Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale

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AI: Ahi Ahi

… a ruota libera

di Davide Torrielli

L’A.I. Artificial Intelligence, strumento potentissimo, è ormai realtà e, piano piano, sta permeando la nostra vita in molti diversi ambiti.

Inutile negare che si tratta di uno strumento molto utile se ben gestito e consentitemelo, limitato e mantenuto al suo posto.

Diventerà un valido collaboratore, un consigliere, una segretaria o come la volete vedere, un aiutante tutto fare al quale potersi appoggiare per diverse attività, utile e potentissimo.

Qui, molto brevemente, mi piace invece richiamare la nostra attenzione su un uso nel campo giornalistico che rischia di diventare fuorviante ed a tratti, ingannevole.

Tutti noi siamo a conoscenza di come Chat GPT sia perfettamente in grado di redigere un articolo in pochi secondi dando l’impressione che a scrivere sia un vero e proprio autore, anche se, ad un occhio minimamente allenato, non sfuggono i tratti caratteristici del modo di comporre digitale.

In queste settimane, quindi, ho letto e riletto diversi articoli di differenti testate, inclusa la nostra e mi permetto di evidenziare come alcuni degli articoli che sono stati pubblicati manifestano i tratti distintivi della mano di A.lberto I.ngannecchi o a.lfonso I.mitato o A.lfio I.lluso come socio, collaboratore o al più, redattore e scrittore.

Questo viene confermato non solo dalle mie vacue percezioni, ma anche da aver passato alla versione zero di IA qualche articolo avendone un contro parere.

Premesso che non ritengo che ci sia nulla di male nel farsi aiutare ad esprimere un concetto o a strutturare bene un articolo dai signori su indicati, esiste però il tema etico di informare chi legge che sta addentrandosi in una esposizione fatta da più persone o meglio, al limite, da una firma o più firme che devono essere chiare a chi legge: se leggo un articolo voglio sapere chiaro chi l’ha scritto, chi l’ha rivisto e corretto con nomi e cognomi anche solo se ha cambiato un punto od una virgola.

In questo, non esiste metodo migliore, come sempre, dell’Uomo, nella sua più ampia accezione che deve essere franco, etico, trasparente e leale verso i suoi compagni di viaggio.

Questo, provocatoriamente, deve aprire una seria riflessione ed un’attenta autoanalisi.

Ad ognuno il suo, …, specchio

Chi è la più bella del reame?

Te curas.