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Nucleare Italia, nuovo reattore modulare (2/2)
di Vincenzo Rampolla
In risposta all'evoluzione del mercato e alle aspettative dei clienti, la società Nuward ha rivisto la progettazione del suo nuovo reattore modulare SMR. Presentata il 25 febbraio 2025 da J.Garrel, Presidente esecutivo durante un webinar Sfen (Société francaise d’énergie nucleaire), la nuova strategia rivista nel 2024 e annunciata il 28 febbraio 2025 si basa su tecnologie collaudate, produzione ottimizzata e adattamento alle esigenze industriali e urbane. Con potenza elettrica di max 400 MW e una potenza termica fino a 100 MWth, ha una produzione di calore competitiva: Nuward intende affermarsi come attore chiave nella decarbonizzazione in Europa.
Nel suo intervento J.Garrel ha sottolineato: Nel 2024 abbiamo preso una decisione difficile ma coraggiosa dopo aver rivisto alcune scelte tecnologiche che avrebbero potuto suscitare preoccupazioni tra i clienti. Ci siamo chiesti a quali mercati rivolgerci, con quale design e con quale valore aggiunto. Scopo di Nuward è promuovere la produzione di energia decarbonizzata (elettricità e calore), insieme allo sviluppo dell'energia nucleare ad alta potenza.
Quanto è potente il reattore Nuward? Nuward SMR, reattore modulare piccolo (SMR) di 3ª generazione, utilizza la tecnologia dei reattori ad acqua pressurizzata e produce calore in modalità di cogenerazione. L'intervallo di potenza elettrica compreso tra 350 e 400 MW corrisponde a un valore ottimale dal punto di vista tecnico e economico.
A quali mercati si rivolge Nuward? Nuward è posizionato in due segmenti principali:
fornitura di energia elettrica: l'obiettivo è sostituire le centrali elettriche a carbone, soddisfare le esigenze delle industrie ad alto consumo di energia elettrica e la forte domanda dei Data Center.
Produzione di calore industriale e urbano: mira a essere situato in prossimità di siti industriali o urbani che consumano calore, installato fino a poche decine di km di distanza.
Quali scelte tecnologiche sono state fatte per Nuward? Una delle sfide più grandi è stata quella di affidarsi assolutamente a tecnologie e componenti comprovati. Negli ultimi 6 mesi è stato svolto un lavoro significativo per garantire che i componenti tecnologici di Nuward possano essere prodotti negli stabilimenti di Framatome. Adotta un'architettura di sicurezza attiva basata sulle tecnologie implementate nella attuale flotta nucleare e sui futuri reattori EPR2. Inizialmente Nuward si è concentrato sui concetti di sicurezza passiva. Il reattore utilizzerà un involucro in cemento armato precompresso e un circuito primario che sfrutta le linee esistenti. Il circuito è costituito da due circuiti primari, ciascuno dotato di un generatore di vapore, una pompa primaria, un serbatoio di dimensioni adeguate e un pressurizzatore. La fonte di freddo sarà aperta o semichiusa (raffreddatori ad aria umida), secondo i vincoli specifici del sito.
Quali combustibili utilizzerà il Nuward SMR? Il combustibile utilizzato da Nuward è di tipo tradizionale, cioè di materiali completamente riprocessabili negli impianti a ciclo attuale. Le barre di combustibile sono di dimensioni ridotte. Si parla anche della possibilità di arricchire leggermente il carburante, intorno al 5%, per consentire cicli di funzionamento di 24 mesi.
Quali innovazioni nell'edilizia? A livello di produzione, per attrarre clienti e investitori privati, abbiamo bisogno di un modello classico e ragionevole, spiega J. Garrel. La sfida è ridurre il più possibile l'immobilizzazione degli investimenti. Nuward sta quindi valutando un tempo di costruzione inferiore ai 48 mesi dopo la produzione di 4 - 5 unità (60 mesi per la serie in piombo).
La principale innovazione del Nuward SMR risiede nella sua prefabbricazione. Basandosi su un modello altamente standardizzato, in particolare su scala europea, l'azienda prevede di adottare una progettazione modulare per massimizzare la prefabbricazione e il preassemblaggio in fabbrica. Ciò aiuta a ridurre i costi e garantire i tempi. J.Garrel sottolinea la necessità di orientarsi verso fabbriche 4.0 altamente robotizzate, tema particolarmente innovativo nel settore.
Quanto calore viene prodotto? Il tema della decarbonizzazione del riscaldamento, in particolare in Francia e in Europa, è spesso trascurato. È complesso a causa dell'ampio intervallo di temperature richieste secondo gli impieghi: da temperature relativamente basse per il teleriscaldamento a temperature molto elevate (+ 700 °C ) per alcuni settori industriali. Nuward punta a un intervallo di temperatura di 150 - 280 °C, coprendo un'ampia quota di mercato.
Costo dell'elettricità e del calore prodotto. Nuward punta a un costo dell'elettricità tra 80 - 100 €/MWh. Per il calore, il costo è stimato tra i 30 - 50 €/MWh, dunque molto competitivo.
Quale concorrenza per Nuward? Nuward deve affrontare diversi potenziali concorrenti. Tra gli esempi figurano GE Hitachi, che offre un reattore ad acqua bollente di 3ª generazione, l'SMR di Rolls-Royce, basato su un'elevata modularità, e il progetto AP300 di Westinghouse; ogni progetto presenta vincoli o gradi di maturità diversi. Per quanto riguarda i reattori modulari avanzati (AMR), J.Garrel precisa: Non desidero oppormi alla 3ª e alla 4ª generazione. Piuttosto, si completano a vicenda in termini di decarbonizzazione, senza dimenticare il loro interesse a chiudere il ciclo.
Qual è la tempistica del progetto? Nuward segue un programma strutturato in diverse fasi:
- 2024: Progettazione preconcettuale
- 2025-2026: Progettazione concettuale
- 2026-2029: Progettazione di base
Dal 2030: progettazione dettagliata, costruzione e messa in opera. Inoltre, Nuward e il Comitato esecutivo EDF hanno fissato un incontro a giugno 2026 per confermare gli studi di mercato, le scelte di sviluppo e la ricerca di partner internazionali.
Quali sono le sfide normative per lo sviluppo di Nuward? Nuward sottolinea l'importanza dell'armonizzazione normativa a livello europeo per evitare che ogni Paese imponga requisiti specifici. Una regolamentazione europea unificata garantirebbe la competitività del progetto sul mercato europeo. Va notato che la prima versione del Nuward SMR ha beneficiato di una revisione congiunta anticipata da parte di 6 autorità europee per la sicurezza nucleare: Francia, Finlandia, Polonia, Svezia, Paesi Bassi e Repubblica Ceca.
Nuward e la strategia italiana. Sono di particolare interesse le ultime vicende che hanno portato l’Italia a riconsiderare il nucleare nella stategia energetica del Paese, dopo 39 anni, da quando il contributo energetico nucleare era del 4,6% e 2 anni dopo veniva azzerato dai referendum abrogativi. A inizio 2024 Edf (Elecricitè de France) con Edison, Ansaldo Energia, Ansaldo Nucleare e Federacciai collaborano allo sviluppo dell'energia nucleare italiana in particolare all'SMR sviluppato da Nuward. Viene firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per rafforzare la competitività e la decarbonizzazione della siderurgia italiana attraverso il nucleare. Il protocollo d'intesa è un nuovo passo e un messaggio forte sulla cooperazione tra Francia e Italia nello sviluppo dell'energia nucleare.
A luglio 2024 la Presidente G.Meloni annuncia in un’intervista al Financial Times che saranno emanate leggi per investire nel nucleare, con SMR operativi entro 10 anni per portare entro il 2050 il suo contributo almeno all’11% del mix energetico.
A settembre 2024, Edf mette fine al suo progetto Nuward. Troppi rischi. Troppo complicato dal punto di vista tecnico, il progetto di minicentrale viene sospeso. Troppe le difficoltà tecniche incontrate e sulle quale ha lavorato con TechnicAtome, la Commissione per l'energia atomica e le energie alternative (CEA), Framatome, Naval Group e Tractebel. Dopo aver superato la fase di progettazione preliminare sommaria (APS), il reattore modulare SMR era comunque entrato nella fase di progettazione preliminare dettagliata (APD). Trascorsi 7 mesi, il 24 febbraio 2025 Nurward si risveglia e annuncia il nuovo SMR. Si tratta sempre degli stessi SMR oggetto di una revisione a seguito dell’abbandono e la francese EDF ritorna alla carica con una partnership per costruire reattori nucleari in Italia. Pichetto Fratin in un'intervista a Il Sole 24 ore afferma il 28 febbraio 2025: L'Italia è pronta a tornare all'energia nucleare, potrebbe risparmiare €17 Mld sui costi di decarbonizzazione entro il 2050. Dietro le quinte, Meloni e Pichetto Fratin, hanno seguito e vissuto il colpo di scena francese e la fantastica rimonta tecnica, rincorrendo le montagne russe francesi del progetto. Fantastica fino ad oggi, per esperienza noti i tipici ritardi e gli errori nella produzione francese.
Ovunque il nucleare rimane una forma controversa di produzione di energia verde e in Italia ad aprile 2024 solo il 51% degli italiani l’aveva approvato, secondo i sondaggi del Sole 24 ore. Altre inchieste di Domani e Il Fatto quotidiano concordarono su alto costo e obsolescenza degli SMR, superati dai reattori a fusione nucleare di impatto ambientale zero, ma disponibili entro il decennio. Forse.
Intanto i partner del progetto iniziato nel 2014 se la spassano nella selva degli accordi in giro per il mondo. Nel 2024 Enel Group gestisce centrali nucleari in Spagna ed è coinvolta in progetti nucleari internazionali. Eni ha investito in un progetto di reattore a fusione nucleare negli Usa con l’MIT Commonwealth Fusion System, con l'obiettivo di fornire il primo impianto di fusione nucleare operativo entro il 2030; ha anche attivato trattative con altre aziende Usa tra cui la Westinghouse Electric Company. Con la madrepatria sembra non siano mai riusciti a combinare neanche un progettino. Con le altre Nazioni: subito, senza esitare. Come al solito, stiamo alla finestra, Vediamo come va a finire con i Verdi, i No Nucleare, i Senatori, i Deputati, i Sindacati, i Sindaci, le Aziende Sanitarie e la Santa Sede. Speriamo anche che il Ministro si ricordi di presentare i costi. Quelli continuano a mancare dal piano.
SMR Nuward (bordo verde) produce elettricità (linea blu) e calore (linea rossa) per impieghi civili e industriali
(consultazione : ludovic dupin (sfen); jean-marc scemama - james bennett. febbraio 2025; semafor inc. park avenue ny, tom chivers and marta biino; world climate action summit; financial times, grist, bloomberg; guglielmo mangiapane/reuters; g.gattullo - progettista logiche automazione impiantii produzione energia elettrica)