Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale
Per la Madonna! (Louise Veronica Ciccone)
di Graziano Saibene
Stasera qui di fronte alle nostre finestre “Lei” si esibirà in quello che i Brasiliani sostengono sarà “ il più grande show della terra” (sono previsti circa 2 milioni di spettatori).
Chissà se sarà anche il suo ultimo show dal vivo: vista la sua non più così giovane età, forse si concluderà in modo apoteotico la sua lunga tournée mondiale, in questa che sarà anche l'unica presentazione nell'America Latina di “The Celebration Tour”.
Da varie settimane uno stuolo di 1500 operai ha lavorato giorno e notte per erigere un enorme palco sopraelevato, che, con retropalco, colonne per amplificatori e pannelli led lungo gli spazi per gli spettatori, occupa quasi uno dei quattro chilometri della grande spiaggia di Copacabana.
Lei, che da sempre è stata molto amata e persino venerata dalla comunità LGTBQ+ - particolarmente numerosa da queste parti – è qui da una settimana, e con la sua numerosa troupe ha occupato quasi tutto lo splendido super hotel Copacabana Palace, proprio di fronte al palco sull'altro lato dell'ampia avenida Atlântica.
Merita ampiamente i successi che si è conquistata nella sua lunga carriera di artista superdotata di talento, come creatrice e interprete di spettacoli musicali che hanno marcato un'epoca. Gli atteggiamenti trasgressivi che hanno sempre caratterizzato le sue apparizioni pubbliche le sono costate anche ben tre scomuniche della Chiesa Cattolica, ma hanno certamente contribuito alla sua enorme popolarità.
Rio de Janeiro le sarà per sempre grata di essere stata scelta come tappa finale del suo grandioso tour di celebrazione. Il ritorno in termini finanziari per l'economia della città toccherà cifre record incalcolabili, che giustificano ampiamente il criticatissimo contributo concesso dal Municipio (circa 2 milioni di dollari); è però altrettanto vero che con questa cifra si poteva migliorare la disastrosa situazione in cui versano gli ospedali pubblici o le scuole del territorio.
Ma da buon cronista accidentalmente presente in questo emblematico Paese dell'emisfero sud, non posso ignorare l'enorme contrasto delle situazioni climatiche che proprio ora si stanno contemporaneamente verificando: mentre a Rio, come in tutta la zona centrale del Brasile, si stanno succedendo settimane torride e eccessivamente secche, (temperature che sfiorano i 40 °C, col 20 % di umidità) negli stati meridionali (Rio Grande do Sul e Santa Catarina) la speventosa quantità di pioggia che da giorni si sta rovesciando dal cielo sta causando la più disastrosa inondazione che si ricordi, con danni ancora incalcolabili così come il numero in continua crescita delle vìttime.
Forse c'entra il “Ninho”, ma personalmente propendo per responsabilizzare la continua deforestazione dell'Amazzonia e della tundra per creare nuovi pascoli e campi di soja.
E' sconveniente citarlo – ma mi viene comunque in mente in questo momento Jovanotti “Piove, Madonna come piove!” (nel Rio Grande do Sul).
Perché qui proprio adesso sta cominciando lo show del secolo, che per tutti i Brasiliani, sarà inevitabilmente “il più grande del Mondo”: sotto un cielo stellato, con una folla che canta e balla e suda e beve fiumi di birra.
Come se non ci fosse un domani.