Gaspar van Wittel (Vanvitelli) (Amersfoort, NL, 1653 - Roma, 1736) - Basilica di San Pietro
Cecilia Marogna, la dama del cardinale Becciu (3)
di Vincenzo Rampolla
Cecilia Marogna mi è sempre sembrata persona molto rigorosa, è una a cui piace il mondo dell’intelligence e delle relazioni internazionali per attivare relazioni commerciali proficue ma alla luce del sole, non per fare loschi affari. Queste le parole di Gioele Magaldi, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, presidente del movimento Roosevelt, movimento politico nel quale figura come dirigente anche la Marogna, ribattezzata dai media la dama del cardinale Becciu. Cecilia non mi pare proprio tipo da andarsi ad imboscare in spese improprie. E di solito non mi sbaglio sulle persone, poi saranno le indagini a fare luce, ma il mio giudizio è quello di una persona rigorosa e corretta. È stata nel movimento Roosevelt sin dal primo momento, ha organizzato anche la presentazione del mio libro Massoni con Pino Cabras, parlamentare dei Cinque stelle, a Cagliari.
Fui io a metterla in contatto con Mario Ferramonti, primo segretario della Lega e amico di Flavio Carboni ma tutte cose abbastanza alla luce del sole. Cecilia aveva curiosità di quel mondo.
Cecilia è rigorosa, onesta e leale nei rapporti umani, quindi faccio fatica a pensare ad attività truffaldine. Io dubito sia colpevole di alcunché.
Chi è Cecilia Marogna?
Cecilia Marogna, trentanovenne cagliaritana, in un’intervista concessa al Corriere della Sera ha dichiarato di avere ricevuto una formazione clericale e forti valori cattolici, nonostante la figlia sia nata fuori dal matrimonio. Ha inoltre approfondito studi di geopolitica in Libano dopo una formazione scientifica iniziale. Nel 2013 ha contribuito all’organizzazione del Forum Mediterraneo, tenutosi a Cagliari con la partecipazione di numerosi capi di Stato africani. Ha collaborato anche con la Camera di Commercio italo-araba di Roma, stabilendo rapporti con figure istituzionali di Egitto, Siria, Giordania e altri Paesi mediorientali.
Esperta in relazioni diplomatiche, avrebbe ricevuto bonifici per €500.000 per le sue consulenze alla Segreteria di Stato, quando il cardinale Angelo Becciu ne era Sostituto. Sempre nell’intervista, smentisce le indiscrezioni che la vogliono come figura legata all'alto prelato e destinataria di bonifici a una società situata in Slovenia, attiva in missioni umanitarie.
Io amante del cardinale? Assurdo. Sono un'analista politica e un'esperta di intelligence, dice. Lo stanziamento a mio favore, era di 500 mila su 4 anni e incluso il mio compenso, i viaggi, le consulenze uscite da quel conto, situazioni da gestire in varie aree. I soldi sono giunti a tranche sulla mia società in Slovenia. Ho conosciuto Becciu nel 2015 dopo avergli scritto una mail per capire se le mie analisi fossero corrette, e quali fossero i problemi di sicurezza delle Nunziature e delle Missioni. Becciu mi ricevette e in Vaticano mancava una diplomazia parallela nei Paesi nordafricani e mediorientali, ma io sapevo cosa fare e come muovermi, anche per ridurre i pericoli derivanti alle Nunziature dalle cellule terroristiche presenti in quei Paesi.
In merito alle indiscrezioni, secondo le quali il denaro ricevuto sarebbe stato speso in borse di grandi marchi e in shopping di lusso, si prende atto delle rivelazioni del programma Le Iene del 6 ottobre. Si tratta di documenti ricevuti anonimamente, con i movimenti di un conto corrente di una società slovena Logsic d.o.o., con la visura camerale della società, indirizzo e nome dell’amministratrice Marogna, oltre alla lettera su carta intestata della Santa Sede, firmata da Becciu con cui garantisce personalmente per l’integrità della donna, persona di sua fiducia, con l’aggiunta di una descrizione, una piacente 40enne. Dai documenti risulterebbe che la società avrebbe ricevuto circa €500.000 dalla Segreteria di Stato del Vaticano in diverse tranche corrisposte tra il dicembre 2018 il luglio 2019, versamenti tutti con causale contributo per missione umanitaria. Risulterebbero anche spese per decine di migliaia di euro al mese in vestiti, ristoranti e accessori per un totale di circa €200.000 (tra le cifre evidenziate nel documento appaiono €12.000 per una poltrona Frau, 2.200 spesi da Prada, 1.400 da Tod's, 8mila da Chanel). Marogna replica: Magari la borsetta era per la moglie di un amico nigeriano in grado di dialogare con il Presidente del Burkina Faso.
Sempre al Corriere, la donna ha dichiarato di aver conosciuto il faccendiere Flavio Carboni,
- sardo come lei e il cardinale, condannato per il processo P3 e il crack Banco Ambrosiano - interessata a questioni geopolitiche, per farmi raccontare vicende e dare informazioni. Ma anche perché mi interessavo della Anonima sequestri.
Ha aggiunto di conoscere il massone dissidente Gioele Magaldi, nonché di avere rapporti di collaborazione e stima con i vertici dell’apparato dei Servizi [… ] L’incontro con il cardinale Angelo Becciu avvenne nel 2015, alla Segreteria di Stato vaticana; durante un colloquio durato un’ora e mezza il cardinale mi disse: Mi sembra strano che una giovane donna come lei si interessi di questi temi. In quell’occasione nacque un rapporto di stima sfociato in una collaborazione operativa. Gli elementi a disposizione giustificherebbero che la somma devoluta da Becciu non sarebbe per spese personali, ma per fondi volti a gestire situazioni in varie aree ad alto rischio.
(consultazione: il tempo, ads kronos; ibs; grande oriente di italia democratica; agi- agenzia italia; money.it; corriere della sera; le iene; qui finanza)