William Turner (Londra, 1775 - Chelsea, 1851) - Il Naufragio
Nuove riflessioni sul problema dei migranti
di Gianni Di Quattro
Nella sua riflessione sui migranti Ruggero Cerizza dice perché l’Europa non decide di accogliere ogni anno un tot di migranti e poi di ripartirli nei vari paesi? Potrebbe organizzare un servizio di traghetti, che si possono denominare navi della speranza, controllare agli imbarchi le caratteristiche anagrafiche, personali di chi decide di lasciare il proprio paese perché perseguitato o per cercare una vita migliore, forse più semplicemente la vita. Di colpo sparirebbero gli scafisti, le ONG, i morti nel Mediterraneo, le polemiche politiche e soprattutto le lacrime di coccodrillo.
Caro Ruggero, una domanda: perché il nostro paese non decide di adottare questa soluzione, che è la unica possibile, a prescindere dall’Europa o magari chiedendo all’Europa un contributo in denaro per organizzare tutta l’operazione? Aspettare che l’Europa metta d’accordo 27 paesi per organizzare questa operazione è una pura utopia, non è pensabile che si possa realizzare a breve, sarebbe come prendersi in giro. È invece concretamente pensabile che l’Europa sponsorizzi questa operazione fatta dai singoli paesi che lo ritengono opportuno con contributi economici e magari con un coordinamento politico.
D’altra parte è così che funziona da anni, la Germania per esempio quando ha pensato di averne bisogno ha accolto i profughi che ha deciso, così la Francia e la Spagna e altri paesi.
Il nostro paese ha bisogno urgentemente di risorse umane. Aumenta la denatalità, calano gli iscritti alle università, il prossimo anno nelle scuole medie e superiori ci saranno 130mila iscritti in meno, cominciano ad andare deserti i concorsi, l’industria non trova personale e così il settore dei servizi per non parlare di quello dell’agricoltura.
E allora? Vogliamo capire una buona volta che il problema non è buttare a mare chi arriva con mezzi di fortuna rischiando la morte, ma di accogliere e di organizzare l’inserimento delle risorse di cui abbiamo estremo bisogno? La soluzione c’è, l’Europa potrebbe aiutarci con soldi (questo è più facile ottenerlo), abbiamo la capacità di organizzare l’operazione. E in questo modo torneremmo ad essere di nuovo umani.