Natalia Eremeyeva Duarte (from Anaheim, CA - United States.) - Saint Basil’s Cathedral in Moscow
La Guerra Santa di Putin (3)
Risposta unica ai vari commenti, graditissimi da parte mia, agli articoli sulla Guerra Santa di Putin.
di Giovanni Boschetti
Ringrazio innanzitutto l’editore per la sua gentile disponibilità ad ospitare testi, ahimè, spinosi da scrivere e difficili da spiegare.
Ringrazio i lettori attenti che hanno intuito la complessità degli articoli e spero di essere capito su quanto scriverò per coloro che non mi conoscono. Inoltre mi dispiace aver distratto la gentile lettrice che su altri argomenti mi stimava e pure mi rammarica l’ultimo commento dove l’autore si dice basito di fronte alla mia appartenenza più al passato che al futuro. Sono sempre stato tacciato di essere avanti anni luce nelle mie visioni …
Questa sarà l’unica volta che rispondo, per diversi motivi, non ultimo il tempo, nel senso che rispondere vuol dire intavolare una discussione, anche pacata, ma pur sempre con punti di vista diversi; accendere gli animi e, di conseguenza, alzare i toni a cui bisogna dare corso e ricorso. E poi sarebbe una tematica tanto lunga quanto complessa, che fornirebbe spunti tali da dilungare la ‘battaglia’ verbale che durerebbe più della guerra stessa. Magari con animi inaspriti, menti orgogliose, occhi velati dalla democratica democrazia del potere mediatico.
È altrettanto vero che ciò che è pubblicato è soltanto una piccola parte di quanto scritto, che, per ovvie ragioni editoriali e di ospitalità, ho dovuto fare il sunto del sunto. Forse qualcosa mi è sfuggito per meglio far capire… le varie sfumature di grigio che emergono dagli articoli.
L’unica vera risposta che mi preme però dare è quella relativa alla domanda “Da che parte stai? Ti ricordo che Pravda è Verità” e darò soltanto quella.
Tutto il resto saranno premesse, forse considerazioni, alcuni pensieri, anche domande. Spero che capiate …
Premessa 1
Sono alcuni anni che mi sono tolto dalla scena politica, sociale, economica, rurale e quant’altro. Il teatrino dei personalismi, delle zuffe e controversie televisive li ho abbandonati poiché ero giunto al punto di dormire poco per ‘l’ansia delle menzogne’. Sì, caro lettore, le ripetute menzogne ti assuefanno o ti creano ansia. I giornali? Mi scoccia mettere gli occhiali, mi infastidiscono al pari delle malevoli notizie da leggere. I telegiornali? Quando va bene vi sono soltanto tasse che aumentano, liti fra politici, oppure omicidi, stupri, malavita che trionfa. Talk show? Zuffe di vecchie galline che si scorticano per un chicco di grano.
L’arena dove i gladiatori combattono per la vita, sotto gli incitamenti accorati degli astanti, non mi appartiene più. Sono stanco, stanco di soffrire la cattiveria e l’abominio degli uomini.
Mi sono ritirato fra le mie Sacre Icone e posso assicurare il lettore che rimettere piedi in terra è difficile. È più facile vivere fra Santi ed Angeli, loro mi fanno sentire meglio.
Detto ciò, sono tornato fra la naturalità umana poiché questo evento, così tremendo della guerra e mai vissuto in ‘diretta’, ha scosso il mio animo, molto più sensibile ora che gli anni cominciano a pesare e a farsi imponenti ogni volta che guardo lo specchio.
Pensiero 1
La Guerra? Un mostro tanto orribile quanto bulimico. Un mostro dalle mille teste rinchiuso in una gabbia con guardiani addetti alla sua liberazione saltuaria.
Fra le varie teste ci sono quella della Ferocia, della Violenza, lo Stupro, Ferite, Mutilazioni, Sangue, Uccisioni, Stragi, Spavento, Armi, Bombardamenti e mille altre. Ma quella che emerge nella sua pacata violenza è la testa della Morte.
Quando uno di questi guardiani apre la gabbia, la Guerra esce ed esplode in tutta la sua violenza mostruosa. Rientra dopo essersi saziata con migliaia di vittime sanguinolenti e, rinchiusa, continua con terribili rigurgiti fino ad acquietarsi nel tempo. In attesa di una nuova tregenda.
Lontano, lontanissimo da questo mostro che a volte sogno, tormentato che sia realtà. Non mi appartiene…sono per l’Amore in senso assoluto.
Premessa 2
Non mi sembra di aver posto affermazioni atte a giustificare azioni tremende che si nascondono dietro un ipotetico scudo di misticismo russo. Nessun plauso alla Chiesa ortodossa e nessuna condanna ad un Occidente decadente.
Sia Putin che Kirill non hanno bisogno del sottoscritto per intraprendere azioni o avere sostegno di parte. Ci penseranno i loro accoliti.
Premessa 3
Non mi va di partire da Pietro I il Grande o dalla Santa Alleanza. La storia si ripete sempre.
Stalin usò la famosa Madre di Dio di Kazan, quella miracolosa, per vincere sui tedeschi durante l’assedio di Stalingrado.
I crociati europei utilizzavano riti cristiani per vincere massacrando migliaia di infedeli. I medesimi affidavano le loro vite ad Allah con il miraggio di un premio di 70 vergini.
Inoltre ogni condottiero della storia premiava ed elogiava i suoi uomini poiché sgozzando centinaia di nemici avevano contribuito alla vittoria.
Non mi si dica che siamo nel 2022, per favore. Perché oggi siamo peggio di quando gli americani smembravano bambini, stupravano donne e decapitavano anziani indiani, massacrando le loro tribù. O in Iraq, dove i cowboy hanno sterminato circa 35.000 bambini e un totale di oltre 140.000 morti.
Gli israeliani hanno occupato territori, distruggendo case, incendiando quartieri, deportando umani, massacrando la popolazione di quei territori.
La Libia è ridotta ad uno stato tribale. Gli armeni sono sempre sotto attacco. Oggi, mentre scrivo, vi sono 40 guerre nel mondo.
Considerazione 2
L’errore che ha commesso l’umanità, dopo la Rivoluzione francese, è stato quello di ergere al centro dell’universo l’uomo abbandonando o relegando Dio chissà dove, non considerando, soprattutto dopo le scoperte cosmologiche attuali, che l’uomo è un piccolo essere nell’immensità dell’universo, talmente ridotto nella sua Conoscenza che nemmeno si rende conto che vi possono essere Intelligenze superiori governate e alimentate dai numeri. Sì soltanto i numeri, da sempre, sono l’equilibrio perfetto che generano l’Armonia cosmica. Se così non fosse, vi sarebbe soltanto il caos. Rivedersi gli illustri scopritori dell'universo, dell’infinito, della vita oltre natura.
È vero anche che la terza forza confessionale è l’ateismo, nel mondo. Ma l’80% dell’umanità crede a qualcosa, a qualcuno. Si chiami Dio, Allah, Buddha o quant’altro l’uomo non vuole morire nel Nulla, ne ha il terrore.
Chavez, negli ultimi giorni della sua vita, dilaniato dal cancro, tormentato dal dolore, urlava “Non voglio morire, non voglio morire…”
Margherita Hack, che sbandierava ai quattro venti di esser atea e senza Dio, poco prima di andarsene dichiarò: “La scienza non riesce a dare una risposta a tutto. Se scoprissi che c’è la vita eterna direi a Dio che ho sbagliato, e forse, tutto sommato, sarebbe bello essersi sbagliati.”
Premessa 4
Se consideriamo che 3/4 dell’umanità non sono allineati con gli americani e l’Occidente tutto, perché dobbiamo ‘esportare’ democrazia a prescindere, distruggendo storia, usanze, costumi di interi popoli per un’illusoria libertà che ci condanna a morire con la Coca Cola in una mano e un panino Mac Donald’s dall’altra?
Il cinese lo ripete da un po’ di tempo. “Basta unilateralità, dobbiamo armonizzare il mondo nella multilateralità.
Quando non vi era la democrazia, invocata a piene mani in ogni dove e ripiena di false libertà, i bambini crescevano ugualmente bene, anzi forse meglio. La famiglia era il fulcro della società, un pizzico di religiosità ci proteggeva da ogni cosa, era voluta dagli oranti; uno schiaffo dalla maestra non ha mai traumatizzato nessuno, proibire di gozzovigliare in età minore non ha provocato uomini infelici e mantenere la verginità il più possibile dava un certo appagamento alle vergini di non tanto tempo fa. Non sono un nostalgico bigotto, no, mio caro lettore. Sono talmente avanti nei pensieri che prefiggo una Conoscenza per l’uomo tutta da scoprire.
Ovviamente ci siamo evoluti, abbiamo tutto, ma…fino a quando potremo permettercelo di avere tutto. Fino a pochissimi anni fa se non si compravano le scarpine di Prada a una bambina di due anni, si era tacciati quasi di povertà; ed io riflettevo, ma se a due anni si comprano scarpe di Prada a vent’anni cosa sarà? È difficile mantenere uno standard di vita elevato e poi costa! La bellissima casa, l’auto suv, la scuola privata, le doppie vacanze, la palestra, i vizi, gli extra…costano!
È vero caro lettore, non si può tornare indietro. Ma vi è, nel mondo, chi si accontenta. A tutti piacerebbe la vita dei protagonisti video che si permettono tutto e di più. Ma sono sempre finzioni. L’illusione della ricchezza, dello star sempre meglio, del tutto subito, non può reggere all’infinito, perché la storia ci insegna che ogni tanto ci si ferma, si arretra e poi si riprende. Oggi, dopo aver corso tanto per primeggiare, l’occidente si è stancato.
Dopo 2000 anni è privo di forze, soprattutto l’Europa.
Ed ecco che il BRICS avanza.
Domande.
Ma è proprio necessario essere sempre tifosi di una parte o dell’altra? Non si può spiegare qualcosa che si conosce o avanzare proprie idee e farlo con garbo, pacatezza e competenza?
Perché pensare che chi non la pensa come te è un appestato, intellettualmente parlando?
Ci si può sconvolgere per aver descritto qualcosa o situazioni che nell’altro pezzo di mondo, non occidentale, vivono e credono e non vogliono?
I valori della Pace, i valori della Vita, della Spiritualità a chi non piacciono? La crudezza della vita, le asperità dei contrasti, le guerre, sono e fanno parte della vita stessa, ne sono componenti che dobbiamo vivere. Invocare Dio o Cristo o la madre di Dio affinché intervenga per sedare gli animi tumultuosi degli uomini, non ci sta. Loro ci hanno dato il libero arbitrio per scegliere delle nostre vite. Lasciamoli per quando sapremo apprezzare la loro presenza.
E poi che dire dei numerosi Papi e Antipapi e re e scismatici occidentali che alimentavano e pretendevano Guerre Sante in nome e per conto di Dio?
Persino nella Bibbia vi è una giusta causa alle guerre. Ma meglio ancora in Cielo…dove l’Arcangelo Michele, il Principe Guerriero aveva l’immane compito di sconfiggere il male coadiuvato dalle sue schiere angeliche.
Premessa 5
L'intera storia dell'umanità testimonia che la guerra è una componente innata e integrante dell'esistenza umana. La stessa storia dell'umanità appare come una serie ininterrotta di guerre fra tribù, popoli, nazioni, imperi, clan, partiti, tra loro. Alcuni cercavano di soggiogare paesi e popoli stranieri al loro dominio, altri desideravano ardentemente la gloria militare, altri credevano che fosse meglio morire in piedi che vivere in ginocchio.
Mefistofele sosteneva che non c'è niente al mondo che valga misericordia.
Semplificando si potrebbe dire che gli animali non hanno storia, perché non hanno fatto la guerra tra loro. Come sosteneva Hegel, l'animale non conosce la guerra, conosce solo la lotta causata dal bisogno di cibo, una femmina e un territorio per la caccia. Soddisfatto il suo bisogno, si accontenta di ciò che ha ricevuto e non cambia l'ordine delle cose in natura.
L'attrazione della guerra, la propensione a glorificarla, non è affatto diminuita anche oggi, nonostante le terribili devastazioni delle due guerre mondiali del XX secolo. Ciò induce a sospettare che l'uomo ami segretamente la guerra.
Kant, avendo un concetto pessimistico dell’umanità, sosteneva: “La guerra ... sembra radicata nella natura umana ed è persino considerata qualcosa di nobile, a cui una persona è ispirata dal suo amore per l'onore senza motivi egoistici.” Tutto questo non vuole essere una giustificazione alla guerra che va condannata a prescindere.
Considerazione 3
Per quanto riguarda la mescolanza cromatica dell’uomo mi sovviene un corso di fine anni ‘80 in cui, sgranando gli occhi ed emettendo un uhh! ci sentimmo dire che nel 2000, 500 milioni di extracomunitari avrebbero spinto alle porte del Mediterraneo e all’inizio del XXII secolo non sarebbe esistita più la razza bianca. Fu allora che iniziai a capire che sopra le nostre teste si movevano i falchi e le aquile reali. Noi saremmo stati, e lo siamo, le povere vittime da predare in un apparente calma e benessere.
Ha ragione quell’intervento che afferma che possiamo soltanto sognare o soffrire. Sognare un mondo senza più guerre, i cui i bambini rincorrono le farfalle e dove le mamme sognano la bellezza dei loro figli. Intanto, però, soffriamo i contrasti dei grandi che si fanno le guerre proprio come i bambini che godono quando fanno a botte fra di loro e vedono piangere i perdenti; e soffriamo pure i nostri piccoli contrasti sorretti dai nostri più acuti personalismi.
Termino con la frase già scritta e che è l’ultima del mio nuovo libro che, spero, esca presto perché, in una tanto sbandierata democrazia dove regna la libertà più assoluta, rischio di non vedermi pubblicare il mio ultimo romanzo breve. Sarà una sorpresa come lo sono stati questi articoli.
“Penso che l’uomo abbia bisogno di ritrovare se stesso, lontano da ogni rumore fastidioso, come le guerre o gli inni ai diritti sociali o le ovazioni di facciata o addirittura le forzature contro natura. L’uomo ha bisogno di ritrovare il silenzio, quel silenzio che gli permetta di ascoltare una flebile voce. La voce dell’Uomo.”
Risposta iniziale.
Stavo dimenticando il motivo per cui ho fatto tutte quelle premesse ai vostri commenti. Ecco la risposta che do ai vostri scritti e che vi chiedo di leggere e pensare. Brevissima.
Scriveva il grande Pavel Florenskij: “la Verità è un’antinomia”