Aggiornato al 19/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire
René Magritte (1898 – 1967) – Il vaso di Pandora (1951)

 

PUNTI DI VISTA (14)

di Gianni Di Quattro

 

Il fatto che IL MOVIMENTO DI MACRON presenti a pochi giorni dalla sua elezione a Presidente della Repubblica e dopo neanche un anno di vita la lista completa dei candidati (circa 500) alle prossime elezioni politiche francesi dell’11 giugno, è il segnale di una grande capacità organizzativa. Perché questi candidati che faranno parte delle liste presenti in tutto il paese del movimento sono stati controllati, esaminati via curriculum e di persona, con loro sottoscritti patti di collaborazione e di adesione ideologica (e non contrattuale come fa qualche altro movimento per esempio nel nostro paese). Dimostra che lo staff del movimento è efficiente e che ha le caratteristiche umane, professionali e politiche per fare un grande lavoro sul territorio sul piano organizzativo.

Il periodo di governo di Macron si svilupperà all’insegna dello slogan “PROGRESSO SENZA AVVENTURE”, tanto per richiamare un nostro momento certamente noto a molti italiani non più giovanissimi. E le opposizioni saranno forti, demagogiche e coincideranno su molti punti a prescindere che siano di destra o di sinistra. Quella francese si avvia a rappresentare, in altri termini, l’esperienza più significativa di tipo liberale in economia, socialista nella socialità e internazionale in politica, naturalmente con i valori relativi.

In molti paesi sempre più il potere esecutivo è condizionato fortemente e spesso prevaricato dal potere legislativo e, soprattutto, da quello giudiziario. UNA DERIVA PERICOLOSA PER LA DEMOCRAZIA. Il riequilibrio dei poteri è indispensabile se si vuole ancora credere in questa forma di governo di una comunità. Spesso la politica non riesce a fare il suo mestiere proprio per questo condizionamento o per la paura dello stesso, ma pochi hanno il coraggio di affrontare il tema.

Si dice che l’Italia aveva iniziato una stagione di riforme con Renzi e che ora si è fermata e molti aspettano di vedere se quella che sembra una stasi dovuta pare a instabilità politica che pervade la penisola, si possa risolvere entro breve tempo. Lo dice anche il Ministro tedesco Wolfgang Schauble (quello tremendo, quello della austerità a tutti i costi) e cita a supporto del suo ragionamento (riforme come condizione per lo sviluppo) IL CASO DELLA SPAGNA, un paese che cresce, anche al di sopra dei parametri europei, perché ha avuto il coraggio di fare le riforme giuste in tempi brevi e sino in fondo. In Spagna l’economia va bene, la disoccupazione cala, il turismo va bene, il sistema bancario è stato bonificato, il paese è sempre più competitivo e gestisce con moderazione le spinte autonomiste che derivano da alcune sue regioni come la Catalogna.

Lo stesso Ministro tedesco si dice contento di lavorare con Emmanuel Macron, che pare conosca bene, in particolare al progetto della creazione di un Fondo monetario europeo che possa alleggerire il ruolo della BCE di Mario Draghi. Allo stesso modo Schauble dichiara di essere favorevole alla creazione di UN MINISTRO DELLE FINANZE COMUNE che abbia però il potere di intervenire sui bilanci dei singoli Stati, anche come premessa per la creazione di una politica fiscale comune. Forse qualcosa si muove e tutto questo è la dimostrazione per tutta l’Europa della utilità e importanza della elezione di Macron in Francia.

ECCO SU QUALI TEMI DOVREBBE INSERIRSI e contribuire il nostro paese e non solo sul meccanismo elettorale della Unione, argomento quello elettorale che rappresenta la grande passione dei nostri politici che amano costruire il futuro con le regole e non con il confronto delle idee.

UNA DOMANDA INTERESSANTE. Come mai nei tre anni che Ghizzoni è stato amministratore delegato dell’Unicredit, l’Istituto ha perso un sacco di soldi ogni anno ed ora che non c’è più guadagna un sacco di soldi? che buffa alle volte la vita!

CONTINUANO AD ASSUMERE a tempo indeterminato decine di migliaia di insegnanti alla volta per migliorare la scuola. Come se la scuola fosse esclusivamente un tema sindacale e il problema più grosso la felicità degli insegnanti. Ma fare con una commissione di esperti (e non di amici o di parlamentari), un progetto vero di riforma della scuola (intesa come sistema di istruzione e di formazione dei giovani) mai vero?

Il MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE FORSE DOVREBBE anche approfondire la differenza che esiste tra diritto collettivo e diritto individuale e perché la prevalenza dell’uno sull’altro quando parla di vaccini e non solo. Ma forse il Ministro avrebbe bisogno di studiare un po’ prima di occuparsi di istruzione e non solo dei suoi aspetti sindacali.

NELL’AFFARE BOSCHI. De Bortoli non è detto che abbia parlato con Ghizzoni ma può essere chiunque ad avergli riferito quello che poi lui ha spiattellato, non è detto che sia stata la Boschi a parlare con Ghizzoni ma magari un altro Ministro (ad esempio Del Rio), non è detto che la fonte (sicura) che ha parlato con De Bortoli non abbia capito fischi per fiaschi. La cosa che stupisce è come fa un giornalista di esperienza ad entrare in un ginepraio di questo genere. Qualcuno dice per i soldi derivanti dalla vendita del suo libro e può anche essere con i tempi che corrono. Certo è che tutta la vicenda è molto volgare a partire dai suoi protagonisti.

Pensare che fra non molto alcuni vecchi dirigenti del Partito Comunista si troveranno a fare opposizione INSIEME ALLA DESTRA FASCISTA, e magari anche populista, viene da sorridere. Il suggerimento ai politici con i tempi che corrono è di cercare di essere molto prudenti, il futuro arriva e loro non possono più colorarlo come gli pare.

A Milano ormai la quantità di ristoranti, locali per mangiare, per comprare cibo e portarselo via o farselo portare, sono una quantità enorme, praticamente la città è invasa. Ed ora con furgoni ed altri mezzi si può mangiare e comprare cibo anche per strada. La sensazione è che NESSUNO IN CITTA’ E DINTORNI ORMAI MANGIA A CASA e quando lo fa comunque non cucina se non raramente e per divertimento. Un fenomeno su cui soffermarsi per capire la tendenza (New York non è molto più avanti ormai).

 

Inserito il:13/05/2017 16:22:25
Ultimo aggiornamento:13/05/2017 16:26:57
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