Aggiornato al 21/12/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale

Clicca qui per ascoltare

 

I dilemmi legali di Babbo Natale

di Achille De Tommaso

 

Ogni anno, con l’arrivo delle festività natalizie, la magia di Babbo Natale si rinnova. Tuttavia, se ci fermiamo a riflettere con uno sguardo più pragmatico, è evidente che l’operato del caro vecchio Babbo solleva numerose questioni legali. La sua impresa annuale si scontra infatti inevitabilmente con leggi e regolamenti.

***

Per cominciare, c’è il problema dei danni materiali. Babbo Natale atterra sui tetti delle case con una slitta sovraccarica. Questo, per quanto suggestivo, può comportare crepe nei camini o danni strutturali ai tetti, che non sempre sono progettati per sopportare il peso combinato della slitta, delle renne e del conducente. La maggior parte delle polizze assicurative di sicuro non copre incidenti causati da "slitte volanti," aprendo così la strada a possibili cause civili contro il portatore di regali.

Le sue sono incursioni internazionali, e pongono seri problemi in termini di regolamenti non solo doganali, ma anche veterinari. Le renne volanti, essendo animali esotici, necessiterebbero di permessi specifici per attraversare i confini nazionali. Inoltre, il loro ingresso in alcuni Paesi richiederebbe un periodo di quarantena obbligatorio.

Non meno preoccupante è il fatto che Babbo Natale sorvoli spazi aerei senza autorizzazione, creando potenziali rischi per l’aviazione civile e con i numerosi droni, di pace e di guerra, che ormai popolano i nostri cieli.

Un altro tema delicato riguarda i diritti dei lavoratori. Gli elfi, da secoli al servizio di Babbo Natale, operano in condizioni che sarebbero considerate inaccettabili secondo qualsiasi normativa moderna. Lavoro non retribuito, turni massacranti e una totale assenza di contratti regolari sono solo alcuni dei problemi che potrebbero spingere questi artigiani a rivolgersi ai tribunali del lavoro.

Non meno complesso è il tema della privacy, che nel caso di Babbo Natale assume contorni quasi distopici. Questo Babbo gestisce una mole impressionante di dati personali, raccogliendo informazioni dettagliate su milioni di bambini in tutto il mondo. La celebre "lista dei buoni e dei cattivi" solleva interrogativi non solo sulle normative sulla protezione dei dati, ma anche su questioni di giustizia e trasparenza. Chi stabilisce i criteri per decidere chi merita un regalo e chi no? Su quale base si definisce un bambino “buono” o “cattivo”?

Questo processo, se analizzato attraverso il prisma delle leggi moderne, potrebbe non solo violare il GDPR – dato che coinvolge minori senza il consenso esplicito dei genitori – ma anche entrare in conflitto con principi costituzionali di equità e non discriminazione. In un mondo dove la parità di trattamento è un diritto fondamentale, affidare a un'entità non regolamentata il potere di giudizio morale su milioni di individui sembra quantomeno problematico. Babbo Natale, per quanto benintenzionato, potrebbe finire con il violare principi basilari di giustizia sociale.

Anche la sua distribuzione di giocattoli non è priva di rischi legali. Molti dei regali consegnati somigliano sospettosamente a prodotti di marchi registrati, il che potrebbe sollevare accuse di contraffazione o violazione del copyright e magari a norme sulla esclusività di distribuzione dei marchi registrati. Inoltre, la distribuzione su larga scala di giocattoli senza il controllo certificato delle normative internazionali sulla sicurezza dei prodotti potrebbe sfociare in denunce e richiami.

Le sue visite notturne nelle abitazioni sollevano ulteriori questioni legali. Nonostante la tradizione implichi un tacito consenso da parte delle famiglie, non tutti potrebbero gradire un visitatore non autorizzato che si introduce nelle loro case attraverso il camino. La violazione di domicilio è un reato in molte giurisdizioni, e Babbo Natale non sarebbe immune da queste accuse.

Infine, c’è il problema della guida in stato di ebbrezza. L’abitudine di consumare brandy lasciato accanto al camino (come testimoniato dai molteplici spot televisivi) in ogni casa visitata, potrebbe facilmente portare Babbo Natale a superare i limiti legali per la guida, anche se si tratta di una slitta trainata da renne.

Ma comunque non preoccupiamoci; questi, lo sappiamo, sono scenari surreali; ci ricordano però come il mondo moderno, con le sue leggi e regolamenti, potrebbe facilmente complicare anche la più innocente delle tradizioni. Per fortuna, la magia del Natale supera ogni ostacolo legale, lasciandoci liberi di godere della gioia e dell’incanto che Babbo Natale porta con sé. E chissà, forse anche gli avvocati, almeno durante le festività, possono chiudere un occhio.

PS: sulla questione della precisione del regalo sulla base della letterina compilata dal bambino, non ho invece dubbi: ho chiesto a mio nipote di sei anni se l’avesse compilata con cura, in modo che Babbo Natale non si sbagli; e mi ha risposto:” non c’è pericolo, gli ho scritto bene tutti i codici Lego!”

Buon Natale!

 

Inserito il:21/12/2024 09:44:28
Ultimo aggiornamento:21/12/2024 15:06:49
Condividi su
ARCHIVIO ARTICOLI
nel futuro, archivio
Torna alla home
nel futuro, web magazine di informazione e cultura
Ho letto e accetto le condizioni sulla privacy *
(*obbligatorio)


Questo sito non ti chiede di esprimere il consenso dei cookie perché usiamo solo cookie tecnici e servizi di Google a scopo statistico

Cookie policy | Privacy policy

Associazione Culturale Nel Futuro – Corso Brianza 10/B – 22066 Mariano Comense CO – C.F. 90037120137

yost.technology | 04451716445