Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale
Ti, Giacu, ma cot voli? Pisa pi curt!
… a ruota libera
di Davide Torrielli
Formiconi, eh sì, stavolta parliamo proprio di lui: Elon Musk, il magnate americano che sembra deciso a colonizzare ogni centimetro della nostra attenzione. Tesla, SpaceX, Neuralink, Twitter, pardon, X, e ora pure "libertà d’espressione". Musk non si accontenta di conquistare pianeti e lanciare razzi nello spazio: no, deve pure farsi i fatti nostri: lo sborone di turno è arrivato. Ma perché, Signore, uno ne chiami a te ed un altro peggio ci recapiti?
Ma se lo ricorda che quando loro tiravano le frecce noi scrivevamo le leggi e dipingevamo capolavori, elaboravamo teorie matematiche e scoprivamo la fisica?
Lui oggi giudica i nostri giudici insieme ai fascisti che consentiamo insozzino il parlamento.
Ti ggiacu cot dise se at fasi i toi afè?
Ora, diciamocelo chiaro: Musk è l’amico che entra a una festa e decide che sarà lui a scegliere la musica. La festa, in fondo, l’ha organizzata lui.
X se lo accattò lui, quindi possiamo davvero lamentarci se l’ha trasformato in un suo personale social-saloon? Libertà per tutti, ma con un avvertimento: questa è la sua libertà, mica la nostra.
Ma se lo mandassimo a fare in c..o?
E non c’è ambito in cui lui non abbia un’opinione… e ce la deve dire. Vuole portare internet ovunque? Starlink! Vuole che smettiamo di guidare? Tesla! Vuole che pensiamo direttamente tramite chip? Neuralink! Tutto, ovviamente, per il bene dell’umanità. E chi siamo noi, comuni mortali, per contraddirlo?
Lui ci vede lungo, ci dice. Lui "ci sta salvando", ci ricorda.
Così, Musk si muove con fare da supereroe senza mantello (e senza freni), calpestando norme, criticando governi, spostando il centro della conversazione come un vero dio moderno. È l’amico invadente, il capo esuberante, il vicino curioso. Forse anche lo zio ricco che fa domande scomode. Solo che stavolta non possiamo semplicemente cambiare stanza o far finta di nulla: lui arriva, twitta, proclama e si impone.
Perché sì, Elon Mask... ehm, Musk, se c’è una cosa che proprio non riesce a fare, è farsi i fatti suoi.
Diciamocelo chiaro, se volevamo sapere chi sarà il successore di Trump alla Casa Bianca, ora lo sappiamo, a meno che gli americani rinsaviscano o Donald capisca chi si è messo in casa prima che gli infili un microprocessore la dove non batte il sole e lo radiocomandi con un telecomando.
Nel frattempo che si tenga pure le Tesla.
Te preoccupa.
Mamma mia che pau!