Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Sharon Rogers (Adelaide, South Australia) - Animal Farm Card

 

Al mondo tutti gli animali sono uguali, ma ….

di Davide Torrielli

 

…. alcuni sono più uguali di altri!

Non credo sia necessario al colto pubblico di NF che citi la fonte di questa affermazione che risale a tanti anni fa e che trova oggi, sempre più, riscontri in quella che piano piano diventa oligarchia digitale, ripugnante come e più di certa becera televisione tanto vituperata dai più.

In casa mi pregio frequentare due splendidi figli: Federico, classe 1998, già laureato di primo livello in Informatica anche se lui usa correggermi spesso sul nome della facoltà, ma tant’è, per noi vecchi, l’università si divideva in una decina di specialità e così rimane, oltre al fatto che i bidelli si chiamavano tali e non  operatori scolastici facente parte del personale ATA e gli spazzini non assomigliavano ad operatori ecologici ma portavano via la rumenta, che poi è quello che fanno oggi; poi c’è Alessia detta Frughilini, il perché non lo ricordo, classe 2004, promessa del softball e frequentante il Liceo Classico, intrisa di cultura mista a atteggiamenti di difesa dei diritti ad oltranza, di tutti, degli animali, delle diversità, delle opinioni, etc etc.

Bene, da tempo sono stato criticato per essere ancora legato all’informazione che passa attraverso la televisione della quale apprezzo cose anche tra le più differenti, che osservo confrontando da sempre: amo guardare alle 18.30 lo schifo dello Studio Aperto, per anni baluardo del berlusconismo più profondo, per poi attendere alle 19 il TG3 dei moderni sinistroidi, o di quel che ne resta per poi sentire gli accenti regionali dei TG3 regione delle 19.30 e passare di sera in sera alle 20 sulla Sette in alternata a TG5 da confrontare.

Concludo, quando posso e mi lasciano, con la mia passione, ovvero 8 e mezzo della indomabile Gruber che sarà anche rifatta, ma fatta abbastanza ancora bene.

Orbene, di fronte a questa informazione fatta di sintesi e confronto, mi veniva fatto non troppo sommessamente osservare che oggi l’unica fonte di informazione è la rete, l’immensa offerta di tutti che sparano tutto e quindi, ho iniziato da qualche mese a visionare qualche canale youtube per vedere come funziona la cultura e l’informazione su questo metodo di comunicazione, seguendo diversi canali indipendenti che trattano di storia, filosofia, attualità ed analisi sociali.

Per essere estremamente sintetici, cari formiconi, il risultato è deludente e presto tornerò a guardare Chi l’ha Visto della Sciarelli per essere confortato della mia vita, oppure Di Martedì se voglio obiettività!

Ovviamente scherzando.

Bello è subire imparzialità, se lo sai!

Ho notato che sulla rete, la mitica rete, l’obiettività rimane tale solo nei confini delle immani minchiate professate dai nuovi guru della stronzata, ovvero i blogger ed i compagni di questi, certificati dall’essere lì a pontificare dietro ad un monitor, esattamente come in televisione, senza alcuna differenza, ma con l’aggravante dell’assenza di un autentico spirito critico nell’approccio.

Ultimo esempio di questo vomitevole comportamento è il canale Nova Lectio, nel quale vengono, o meglio, venivano, trattati episodi storici o argomenti di attualità con un approccio informativo decisamente critico.

Bene, per chi lo conosce, qualche tempo fa su NL comparve un video sulla vera storia di Dubai, fatta di violenza, estremismo, sopraffazione e prevaricazione di ogni e qualsiasi diritto umano, video che ho avuto la fortuna di poter vedere nei pochi minuti che YT ha lasciato di vita a questo vero esempio di informazione per poi prima demonetizzarlo e poi … down! Tolto!

A nulla è servito il reclamo del canale … i poteri forti di chi sappiamo hanno fatto strage del diritto di cronaca, della democrazia e via andare. Cancellato.

E che dire di tanti lavori bannati di Gio Pizzi, al secolo Giovanni Pizzigoni, di certo non un genio ma certamente un ragazzo con una testa come si deve e con la voglia di fare Cultura, quella vera.

Sulla rete cari amici, passa solo quello che non dà fastidio, esattamente come in tv, senza alcuna differenza, filtrato, mediato ed ancor più reso pericoloso proprio dalla convinzione che la rete possa offrire maggior imparzialità e quindi, senza un approccio dotato di uno spirito critico veramente presente.

Due di tanti esempi di proposte della rete, dominate dagli algoritmi critici che etichettano come non adeguati, contenuti fastidiosi ai gestori delle pubblicità, perché se pensate che su internet gli spot siano meno che in tv, vi sbagliate di grosso!

E questa sarebbe l’informazione imparziale del domani? Bella roba, tenetevela pure.

Viva Fantozzi, Colpo Grosso e Drive In.

1948 – 1984

Orwell docet

 

Inserito il:10/06/2021 12:17:45
Ultimo aggiornamento:10/06/2021 12:26:04
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