Pierre Bonnard (Fontenay-aux-Roses, 1867 - Le Cannet, 1947) - Le faux pas (1891)
Il passo falso umano
di Alessandra Tucci
Quanto sei perplesso?
Abbiamo messo in croce il tuo insegnare il non giudizio e non odiare
sulla scia di un ego collettivo e personale che non è il nostro Io sacro.
E continuiamo a farlo senza un tempo ultimo.
Di’, quanto pensi non abbiamo ancora imparato?
E tu che ce l’hai mostrato?
Come il nirvana sia uno stato interiore e quotidiano,
come vada coltivato ogni giorno quell’afflato all’essere armonico
che abbiamo relegato a una meditare che dura sola qualche attimo.
Di’, quanto pensi sia insensato adesso il nostro affanno?
Tu che fai fiorire il mondo ad ogni ciclo?
Abbiamo sezionato il miracolo del Cosmo per capirlo,
abbandonando quell’incanto verso il tuo Tutto poliedrico.
E continuiamo a separare atomo da atomo senza un Senso unico.
Di’, quanto pensi sia ridicolo tentare di violare le regole dell’Universo?
Il nostro umano è un passaggio tra questa terra e il cielo.
E ancora siamo qui a non voler comprenderne il senso vero.
Che il Cosmo intero ha tre regole inviolabili e un solo metodo.
Cooperazione. Armonizzazione. Evoluzione.
Con rispetto.
E ciò su cui noi abbiamo impostato questo esistere terreno ignorando ogni monito,
quel prevaricare, il dividere, il nostro delirante distruggere la vita e il mondo.
Puntando sempre il dito.
Beh, è drammaticamente e solo
un infinito passo falso.