Varieventuali.
Una carrellata su alcuni fatti e affermazioni che mi hanno colpito in questi giorni.
Grillo: in questi anni ho continuato a lavorare, cioè a fare il comico, che è il mio mestiere. Verrebbe da dire, ce ne siamo accorti, anche se sono affiorate durezze inaspettate, al di là del lazzi e delle battute tipiche di questa attività. Perché scomunicare chi non si adegua e non fa professione di sottomissione? I cinque stelle appaiono essere una chiesa molto più rigorosa di quella di Papa Francesco, che tenta di aprire al mondo moderno con le sue complessità e contraddizioni. Per esempio ora i divorziati mi pare possano partecipare ai riti religiosi, senza alcuna penalizzazione. Che è un bel passo avanti. Anche se Salvini ha tuonato: giù le mani dalla religione (ce le vuole mettere lui?) per l’assenza di un presepe in una scuola multi etnica della Brianza.
Grillo: dal 13 dicembre inizieremo a raccogliere le firme contro l’euro. Appunto. Anche se stiamo assistendo al passaggio dalla commedia comica al dramma, per carità, un’ azione utile a differenziare la carriera, ma forse occorre studiare di più.
Finiti gli scherzi, come si usa quando si fa satira, veniamo alle cose serie.
Negli USA la sollevazione dei repubblicani contro Obama. Non è un fatto nuovo, ma questa volta è singolare. La motivazione è che il Presidente americano ha autorizzato e reso pubblico il documento sulle torture di Guantanamo. Non doveva farlo, perché Bush, repubblicano, aveva affermato solennemente che a Guantanamo torture non si sapeva neppure cosa fossero, erano metodi civili per far confessare colpe ipotetiche o forse inesistenti. Fa impressione, malgrado i tanti anni di esperienza sul cinismo della politica, vedere difendere posizioni di partito e di schieramento senza nessuna considerazione dei contenuti che emergono. Andrà a finire che in questa democrazia azzoppata aumenterà la impossibilità di governare, con le camere repubblicane contro un presidente democratico, che ha fatto affiorare e denunciato un crimine contro l’umanità.
A Roma è stata catturata una banda pericolosa che seminava il panico nei quartieri. Ne facevano parte cinque ragazzi tra i quattordici e i diciassette anni. Appena finito di compilare il questionario sulla Buona Scuola si dedicavano alla loro attività preferita, perché nel tempo libero ci si deve pur divertire. In fondo sono solo ragazzi.
In Umbria è stata sgominata un’ altra banda collegata alla ‘ndrangheta calabrese, con l’arresto di 61 (!) componenti, che terrorizzava la regione. Fa impressione la diffusione ormai senza limiti della criminalità organizzata, in regioni insospettabili. Viene in mente quando Bossi e la Lega si adirarono molto perché Saviano in una trasmissione televisiva aveva affermato che anche in Lombardia c’era una presenza diffusa di esponenti mafiosi che compivano il loro dovere. Ma scherziamo? Pensare che in Brianza ci siano comportamenti delittuosi è polemica politica, fuori dalla realtà.
L’ultimo editoriale di Scalfari su Repubblica, dopo la solita analisi negativa sulla politica, questa volta di Draghi e di Renzi (con modestia il titolo afferma che si sarebbero spiegati i veri obiettivi dei due), termina con una frase sibillina. Alla fine della giornata, quando suonano le campane, non si sa se suonano a festa o a morto. Anche questa volta colpisce l’ottimismo dell’approccio, la positività della analisi e della proposta. Certo con questi contributi non c’è speranza di migliorare, anzi, viene quasi da piangere. Viene in mente la canzone di Fo e di Iannacci, “che sempre allegri bisogna stare, perché il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, che sono tristi se noi piangiam”. Va aggiornato qualcosa, perché è passato molto tempo e sono (in parte) cambiati i poteri forti, ma si può riflettere.
Ultima osservazione sui poteri dei media. In USA un “gatto scontroso”, fotografato e diffuso nel web, con il suo muso imbronciato e la bocca piegata all’ in giù. Negli ultimi due anni ha guadagnato cento milioni di dollari con i suoi gadgets, le sue apparizioni, la sua presenza diffusa sui video di tutto il paese. Pare si sia scatenata una corsa sfrenata a ricercare animali con espressioni particolari, c’è stato un bum di vendite di apparecchi per fare fotografie e immortalare espressioni curiose, sono nate società di consulenza per aiutare le nuove start up, e agenzie di promozione innovative, oltre a studi di estetica animale per acconciare in modo adeguato gli animali potenzialmente attori di questo nuovo business (in USA l’occupazione è aumentata nell’ultimo mese di più di trecentomila unità). Forse anche da noi, soprattutto al sud, si potrebbe innescare un nuovo filone di crescita, darebbe finalmente una risposta seria a un problema di disoccupazione strutturale che tormenta l’Italia da tanto tempo. Sempre che le banche nostrane concedano il credito necessario. Ma questa volta le basi sono solide e quanto successo in USA una garanzia ben forte.