Aggiornato al 26/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire
kerbow-michael-diminishing-returns.JPG
Michael Kerbow (Contemporaneo - San Francisco) – Diminishing returns

Le previsioni no, gli scenari sì.

 

Doveva succedere ed è successo: le previsioni non si possono più fare, sono saltati i modelli matematici, i computer non riescono più a seguire le variazioni che si impongono loro nei programmi e nei calcoli da fare o nei risultati che si pretendono, i volumi dei dati cui queste previsioni si riferiscono sono aumentati notevolmente, insomma tutto è cambiato, la causa non è ben definita, sicuramente si tratta di concause, ma le conclusioni sono evidenti.

Le previsioni di tutto non si possono più fare, da quelle meteorologiche malgrado i satelliti che a centinaia girano sulle nostre teste a quelle politiche, da quelle economiche a quelle di mercato, da quelle sportive a quelle probabilistiche su eventi e tendenze di vario tipo.

Naturalmente i tecnici del settore si accaniscono, provano e riprovano, continuano a riproporci i loro dati, le loro previsioni che puntualmente non si realizzano o si realizzano in parte e con tempi diversi, ma è comprensibile perché loro fanno il loro mestiere e vogliono farlo sino in fondo come usano fare i comandanti delle navi che in mezzo a qualche oceano grazie a qualche vistosa falla continuano a imbarcare acqua.

Per fortuna ci sono gli scenari. Gli scenari sono una invenzione fantastica, non sono basati su dati scientifici, non hanno alcun livello di affidabilità tecnica, sono al di fuori del controllo tecnologico e sono basati sulla intelligenza dell’uomo che osservando fenomeni, ricordando avvenimenti in merito ad un determinato problema, con la sua fantasia riesce a formulare ipotesi di cosa potrebbe succedere e come potrebbe succedere.  Gli scenari ormai si possono fare su qualsiasi cosa come le previsioni e sono più economici di queste ultime, chi li formula si fa pagare solo la sua intelligenza e naturalmente spesso i mercati propongono scenari pensati da importanti e ben pagati protagonisti.

Questi scenari sono talmente ben fatti ormai, che spesso si realizzano anche perché riescono a influenzare coloro che condizionano gli eventi sia per l’autorevolezza di coloro che li formulano e sia perché rappresentano le possibili soluzioni di una situazione qualsiasi. Ecco quindi che gli scenari sono, come dicevamo, privi di affidabilità tecnica, ma in compenso hanno un grado di affidabilità professionale ed anche psicologica, proprio per l’influenza che esercitano sugli attori coinvolti.

Il pericolo di questa situazione è per certi versi simile a quello che succede nel mondo finanziario, dove alcuni grandi guru e alcune grosse aziende hanno un potere che travalica quello di molti Stati perché può condizionarne la salute economica attraverso speculazioni, giri di danaro, investimenti fatti o ritirati, eccetera. E naturalmente hanno un potere di ricatto che possono utilizzare non solo e non tanto per utile personale diretto, ma possono metterlo a disposizione di qualcuno magari perché costretti.

Negli scenari internazionali politici e di mercato può succedere lo stesso, perché in relazione ad una ipotesi presentata da un determinato protagonista i titoli di una certa azienda possono andare su o giù, oppure certi paesi possono concludere o meno affari e acquistare credibilità od ancora certi partiti politici possono vincere o perdere le elezioni.

Allora possiamo dire che gli scenari hanno battuto, o sono molto vicini per farlo, le previsioni come influenza sul mondo e sulla vita di ciascuno esattamente come la finanza ha scavalcato e adesso condiziona l’economia. Sarà la globalizzazione che la tecnologia ha promosso e sostenuto, sarà che la concentrazione di potere nelle mani di pochi è un fenomeno in grande sviluppo in tutti i campi e in tutte le maniere, sarà la serpeggiante e sempre maggiore voglia di autoritarismo, saranno le diseguaglianze sempre più accentuate, sarà la mediocrità sempre più diffusa, ma questo fenomeno ormai è una realtà.

Non è una buona notizia sul futuro che ci aspetta, ma bisogna conoscerla e, se possibile, tenerne conto nelle valutazioni di qualsiasi fenomeno sociale, politico, economico, meteorologico, sportivo.

 

Inserito il:30/12/2015 00:20:56
Ultimo aggiornamento:23/01/2016 10:23:40
Condividi su
ARCHIVIO ARTICOLI
nel futuro, archivio
Torna alla home
nel futuro, web magazine di informazione e cultura
Ho letto e accetto le condizioni sulla privacy *
(*obbligatorio)


Questo sito non ti chiede di esprimere il consenso dei cookie perché usiamo solo cookie tecnici e servizi di Google a scopo statistico

Cookie policy | Privacy policy

Associazione Culturale Nel Futuro – Corso Brianza 10/B – 22066 Mariano Comense CO – C.F. 90037120137

yost.technology | 04451716445