James Ensor (Ostenda, Belgio, 1860 – 1949) – L’intrigue (1890)
I complotti
di Gianni Di Quattro
Un complotto è un intrigo a danno di un ente o di una persona, così recita una sua classica definizione. Naturalmente può essere fatto da due o più persone e si propone di danneggiare qualcuno o qualcosa anche se non sempre per averne un utile di ritorno. In questo senso somiglia alla famosa definizione del cretino di Cipolla, di colui cioè che danneggia un altro senza riceverne alcun vantaggio. Può anche essere fatto per scherzo, per impaurire, per danneggiare. Il complotto è un comportamento umano che si sviluppa in qualsiasi settore, da quello politico a quello sportivo, da quello artistico a quello economico e industriale.
Il mondo è pieno di complotti, molti si dedicano a questa attività pensando che sia l’unico modo per progredire, per ottenere, per vincere, soprattutto per sorpassare un avversario o qualcuno ritenuto tale, un impedimento. Naturalmente molti che ordiscono complotti lo fanno così spontaneamente che sono anche disposti a negare, alcuni persino in buona fede, che loro sono responsabili di tali opere.
Ma è interessante considerare come i complotti rappresentano inoltre la scusa perfetta per i perdenti abituali od occasionali, per coloro che non accettano di perdere neanche con loro stessi e trovano nel complotto subito la giustificazione perfetta della loro sconfitta.
Così succede per esempio nella politica dove la sconfitta di un partito, di una coalizione, di un leader viene, con mossa strategica e con la collaborazione dei media che sono sempre aperti a sparare in prima pagina le notizie più eclatanti che comprendono come è ovvio anche quelle inverosimili perché attraggono più lettori e fanno vendere dunque più copie, attribuita dicevamo ad un complotto e si arriva persino, spesso inventando, a costruire ipotesi verosimili ed a disegnare tutte le fasi del complotto stesso in modo dettagliato, quali sono gli uomini che lo hanno realizzato e perché lo hanno fatto.
Naturalmente in questa trappola ci cascano non solo la magistratura che spesso apre indagini e dossier a destra e sinistra inseguendo farfalle, ma molti cittadini, osservatori e analisti. Persino i sociologhi e quelli che sono abituati a vedere nell’animo umano arrivando a giustificare quello che non esiste e che solamente potrebbe esistere.
Un mondo di complotti dunque regola e riempie la nostra vita, lo sappiamo, non possiamo evitarli, magari ne costruiamo tutti consapevolmente o meno, con amici o con persone che condividono obiettivi di conquista di qualche cosa.
Non ci si deve preoccupare perché alla fine i complotti costruiscono il mondo che vogliamo, coerente con la nostra cultura e con i nostri valori, con la nostra situazione economica e con la nostra voglia di vincere. Ma forse quello che stiamo dicendo è un complotto per farci capire che basta complottare per avere, per arrivare.