Hugo Gerhard Simberg (Hamina, Finlande, 1873 - 1917) - Old man and child
Il problema demografico delle società occidentali
di Simone Fubini
Non si cresce più come nel passato perché la società è invecchiata. Il problema è particolarmente grave per l’Italia, dove l’età media della popolazione è tra le più elevate del mondo ed il numero di nascite all’anno è in continua decrescita.
I vecchi predominano: risparmiano, non investono. Il paese deve dedicare a loro sempre più risorse. Da qui il sentimento dei giovani: per essi il futuro sarà peggiore.
L’ottimismo è delle società che crescono! Cina, Africa, America Latina.
Tutto ciò è una drammatica smentita alla “decrescita felice”.
Inoltre, la rapida rivoluzione tecnologica riduce le possibilità d’impiego dei giovani e le risorse per finanziare una transizione positiva sono invece dedicate al supporto dei vecchi (welfare, pensioni, sanità, ecc.).
L’unico lavoro che cresce è il supporto alle persone, coperto dagli immigrati, così come tutti i lavori che i giovani locali ormai rifiutano, avendo già oggi, pur nella disoccupazione, un livello di benessere tradizionale elevato.
La società dei vecchi inoltre accetta l’immigrazione (che ringiovanisce la società) solo se al suo servizio, ma la combatte perché è diversa nei valori della società che loro hanno costruito e ora difendono.
Il problema principale delle società vecchie e ad elevato reddito è la resistenza al cambiamento, e il pessimismo verso un futuro che non sentono più come il loro.
Questa situazione è il maggior ostacolo ad una gestione positiva delle transazioni socio-economiche che la globalizzazione e l’evoluzione tecnologica rendono necessarie.
Difficili le soluzioni, ma non possono prescindere da programmi che riorientino gli investimenti in welfare verso quelli alle giovani coppie, all’istruzione professionale e al sostegno all’occupazione dei giovani, a programmi sostenibili di integrazione degli immigrati.