Tina Morello (Barcellona – Contemporary) - No Vax
Ma la scienza è una bufala
di Franco Filippazzi
La riunione dei no-vax nella piazza principale della città stava per concludersi. I vari speaker che si erano succeduti al microfono avevano ripetuto le motivazioni della loro opposizione ai vaccini.
Il concetto era noto: la campagna di vaccinazione era solo una questione di business.
Le aziende farmaceutiche e tutto l’indotto stavano facendo affari miliardari sfruttando la ingenuità e la disinformazione di massa.
Era un imbroglio che andava a vantaggio di pochi e che però metteva in crisi il mondo intero.
I fomentatori del pandemonio endemico erano di varie estrazioni. Si andava dai politici che cercavano visibilità nell’elettorato fino agli scienziati che si proponevano come salvatori di un evento catastrofico.
Per fortuna, però, a contrastarli c’erano i no-vax, i dissidenti che ragionavano con la loro testa e cercavano di far capire alle persone l’inganno di cui erano vittime.
La riunione nella piazza stava volgendo al termine. Avevano preso la parola persone di varia estrazione che avevano contribuito a trattare il problema nei suoi vari aspetti. Il coordinatore della riunione stava per chiudere l’incontro quando uno dei presenti alzò la mano per aggiungere un suo commento.
Gli venne ovviamente data la parola e l’interlocutore prese timidamente a parlare.
Si presentò, era un nonno con alcuni nipoti che stavano usando la DAD, la didattica a distanza, l’unico modo per procedere negli studi.
“Sono del tutto d’accordo con quanto è stato detto da quelli che mi hanno preceduto. La pandemia è una gran balla propinata al mondo intero. Io seguo un po’ i miei nipoti nello studio e spesso non sono d’accordo con quanto viene loro insegnato. Non vi porto via molto tempo e faccio solo un paio di esempi.
Un primo punto riguarda il mondo in cui viviamo. Ai ragazzi viene raccontato che la Terra è rotonda. Io non ci ho mai creduto. La Terra su cui viviamo non può essere che piatta.
Ma vi immaginate dei nostri simili che camminano a piedi in su e testa in giù dall’altra parte della Terra?”
Il nonno fece un sospiro e poi riprese a parlare.
“Un mio nipote che studia fisica mi ha raccontato di un’altra teoria assurda. E cioè di due gemelli, ossia nati nello stesso giorno, uno dei quali parte su una astronave per un lungo viaggio nello spazio. Quando torna sulla Terra, i due gemelli non si riconoscono più perché uno ha ora molti più anni dell’altro. Ma vi pare possibile? E pensare che lo scienziato che ha fatto questa teoria, un certo Einstein, ha avuto il premio Nobel!”
Il coordinatore dell’incontro ringrazia l’autore dell’intervento e, sventolando una mascherina anticovid, aggiunge: “Anche le poche parole di questo signore confermano quello che noi diciamo da tempo e cioè che la cosiddetta scienza è una enorme turlupinatura per guadagnare visibilità e fama.”
L’incontro è finito, i convenuti si salutano e sfollano scuotendo la testa.