Remigius Adrianus van Haanen (Olanda, 1812 - Austria,1894) - Moonlight Winter Landscape
Il viaggio verso il buio
di Gianni Di Quattro
Quando l’anno arriva verso la seconda metà di novembre la diminuzione delle ore di luce, che inizia ad agosto lentamente, accelera e viaggia rapidamente verso il solstizio di inverno del 21 dicembre. In altri termini, si va verso il buio, la stagione fredda, quella in cui uomini, piante ed animali cercano di rifugiarsi e di proteggersi in attesa del risveglio, della primavera, della rinascita della natura. Tutti sono sicuri infatti che ci sarà, o quasi tutti.
La maggioranza delle persone non è felice di andare verso la riduzione della luce e soffre, spesso anche rimandando decisioni e affari proprio per non essere influenzata dal pessimismo che queste giornate inevitabilmente possono trascinare. Alcuni studiosi che si occupano della influenza degli astri sul nostro modo di essere dicono che il fenomeno del disagio che molti provano in questo periodo dipende anche dal mese in cui sono nati, dal segno zodiacale che condiziona carattere e destino. I nati non in questi mesi invernali soffrono di più, mentre quelli che vi sono nati si possono adeguare maggiormente e con sacrifici relativi.
Poi ci sono anche coloro che amano questo periodo, un periodo intimistico, pensano che possa essere un momento che favorisce pensiero e riflessione, una occasione per scambiare confidenze, per alimentare speranze e desideri, per fare programmi per il futuro. Costoro dicono che questo periodo è come recarsi con la persona che si ama in un bellissimo locale e dove ad un certo momento, mentre una dolce musica si diffonde per accompagnare e senza mai prevaricare, si abbassano le luci, tutti i presenti abbassano la voce, ci si può perdere negli occhi di chi si ama, mentre un delizioso champagne continua ad aiutare a non disperdere le emozioni del momento.
Questo popolo di amanti di questo periodo è molto ridotto e anche quelli nati negli ultimi mesi dell’anno in generale non amano il momento. Infatti, ulteriori censimenti e sondaggi dicono che solo quelli nati a dicembre e, in particolare, dal 10 al 30 di questo mese amano il periodo che si avvicina e l’intimismo che rappresenta.
Ma il tema degli amanti del buio o quantomeno di una luce non invasiva che mette in risalto ogni cosa e che fa in modo che tutto sia visibile, è più complesso. Costoro possono essere timidi o consapevoli più o meno di avere qualcosa che si vuole nascondere come un difetto, una mancanza, una incapacità, non amano apparire e non vogliono essere mai in prima fila, preferendo una esistenza e un sistema di relazioni discreta e personale, molto più personale. Sono anche più fedeli e attaccati a tradizioni e forse sono anche condizionati da paure.
Gli amanti del buio non possono fare certe professioni o quantomeno possono farle con grande sacrificio e sforzo, cercano di non apparire mai, si costruiscono una maschera con la quale vanno in giro per il mondo in modo da non far vedere mai come sono nella realtà. Anche nei sentimenti più dolci e profondi come l’amicizia e l’amore hanno molto pudore e non sempre riescono a creare sintonia con altri, anche se quando riescono a farlo tale sintonia diventa profonda.
D’altra parte il buio rappresenta l’incertezza, il pericolo, il baratro, la fine e non a caso sin da piccoli si ha paura del buio, perché evidentemente tale sensazione è connaturata alla natura umana. Nel tempo ci sono quelli che se ne liberano e altri che non riescono mai e anche quelli che se ne liberano riescono a farlo non del tutto. Infatti, rimangono sempre impressionati da quello che il buio poi in definitiva è e cioè il mistero, ciò che non si conosce. L’inferno di Dante è buio, solo squarciato dalle fiamme e dai lamenti, mentre il Paradiso è luminoso, estremamente luminoso.
Il buio è anche un modo per rappresentare un periodo brutto della nostra vita, una situazione politica, un sentimento che muore, un momento difficile del gioco della vita così come è nel poker, quando qualcuno dei contendenti riesce ad imporlo agli altri.