Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Bruno Vazquez (Sevilla, Andalusia, - Contemporaneo) – Tokyo Bar

 

Gli Altri n.2 - Giappone sconosciuto - Bar speciali

di Vincenzo Rampolla

 

Se c'è un posto al mondo dove le invenzioni più impensabili prendono vita è di certo il Giappone, Paese sempre aperto a nuove idee, prima o poi destinate a realizzarsi e a far soldi. Idee le più strambe.Tutte, letteralmente tutte. L’izakaya è l’esempio. A Tokyo ogni izakaya con la sua lanterna rossa di carta esposta all’esterno, dà l’idea del bar, ma non si entra solo per un caffè o per abbuffarsi di sushi di riso e pesce, con alghe o altre leccornie. Non è né bar né buffet e neppure pub o ristorante. Fa parte di un mondo a sé. I giapponesi ci vanno dopo il lavoro. Amici e colleghi si ritrovano a fare il pieno di birra e saké e a mandar giù qualcosa di diverso da condividere in armonia. Certi izakaya sono decisamente speciali, originali, fuori del comune, strambi, divertenti, curiosi e bizzarri. Altri sono folli e assurdi. I bar degli Altri.

 

Bar del gufo (Fukuro)

Due anni fa nessuno ci avrebbe scommesso, oggi il bar del gufo è chic e ricercato. Con la miriade di uccelli selvatici in giro per le case, tutti pensavano all'inizio che fosse stramba l’idea di riunire i gufi in uno spazio ristretto e vederli come animali domestici. Sembrano selvaggi e appartati ma sono abili e capaci, docili e facili da addestrare. Basta poco e si lasciano avvicinare dai curiosi e si posano sul braccio o sulla spalla, tranquilli. Ci sono delle regole, ovviamente. Per €8 all’ora chiunque può godersi la compagnia di queste eleganti creature. Amano le carezze e pare abbiano superato il fatto di essere rapaci notturni. Si adattano alla luce del giorno. Se in alcune culture il gufo è il tipico uccello del malaugurio, in Giappone è grande portatore di fortuna, simbolo di saggezza e spiritualità. In volo può raggiungere un’apertura alare di un metro, caccia uccellini, topi e piccoli mammiferi e si nutre anche di insetti, falene, ragni e lucertole. Con la sua capacità di vedere al buio e di ruotare la testa quasi per intero è simbolo della chiaroveggenza e di profezia. I giorni del gufo erano anticamente perfetti per gli specchi magici e per forgiare invincibili spade. Gli appassionati possono portarselo a casa per €1.000 pur di convincere il proprietario a cederlo.

 

Bar dei rettili (Hachurui)

Al bar dei rettili si trova di tutto: lucertole, serpenti, iguana, geco e salamandre, tartarughe e rane, liberi o protetti in teche, rettili calmi, silenziosi e inoffensivi. Il geco in particolare, spesso se ne sta immobile a contemplare il nulla. Si dice che porti fortuna ed è simbolo molto diffuso per i tatuaggi. Alcuni serpenti dell’izakaya sono stati addestrati e, si fa per dire, scherzano con il cliente e gli strisciano sulle spalle. Molti clienti ne sono attratti e il proprietario è in genere aperto alla vendita. I prezzi sono abbordabili e variano naturalmente secondo l’animale e la capacità di trattare. Poi come te lo riporti a casa, in Europa? Visti, certificati d’igiene, dogana, modalità di trasporto …? Aspettare il rientro, prima di innamorarsene e curiosare nel negozio giusto. Non esiste il rettile domestico e può diventare aggressivo se inserito in un ambiente non adatto e se non è correttamente alimentato.

 

Bar delle capre (Sakuragaoka)

Incredibile, sì. A Tokyo ci sono bar dove si può godere il fresco in un giardino e passare un po’di tempo in compagnia di una capretta mentre ti bruca l’erba attorno ai piedi! E’ il Sakuragaoka Café a due passi dalla Stazione. Il bar è aperto da una decina d’anni e per gustare la colazione o per uno spuntino si va in terrazza o nel giardino. Shibuya, il proprietario, ha creato un posto d’incanto, un'oasi di pace in mezzo al traffico e al ritmo degli affari. Ha avuto l'idea di mettere nel giardino due caprette, una bianca e una nera. Attirano la gente e i curiosi riempiono il bar e gli animali smettono di brucare, fiutano i cuccioli che ronzano intorno a loro, si rincorrono veloci e attirate dal cibo offerto, si lasciano avvicinare dai clienti. Se scatta la voglia di avere una capretta in giardino, meglio farsela passare se non si ha l’abitudine a gestire questi animali. Registrazione alla Asl, iscrizione nel Registro stalla, codice auricolare, visite dal veterinario sono di poco conto rispetto al riparo da allestire, ai parassiti interni e esterni, all’alimentazione, al puzzo, alla lagna dei vicini …

 

Bar di gatti e cani (Neko)
I Neko sono piccoli isakaya con i gatti protagonisti assoluti. Il primo Neko in Giappone risale a 15 anni fa, nato dall’idea del beneficio della carezza associato all’immancabile piacere di trascorrere momenti di distensione con un animale domestico, cosa vietata nella maggior parte dei centri residenziali giapponesi. In perenne attività il bar occupa un monolocale al secondo piano, €8 per l'ingresso e €2 per ogni quarto d'ora in più, inclusa la consumazione di the o caffè. Togliere le scarpe, indossare le ciabatte, lavare con cura le mani, niente foto con flash e abbassare la voce per non intimorire i padroni di casa e non svegliare i dormiglioni: queste le regole della casa. Pulizia estrema e ambiente vellutato a misura di gatto con moquette, cuscini, sofà e tavolini con sedie. Foto di gatti alle pareti, ovunque cucce, ciotole d'acqua, palline, gomitoli e zone dove affilare le grinfie, arrampicarsi o sonnecchiare e per un pisolino in braccio al cliente ci sono coperte per ripararsi dai peli. Nel Neko girovaga una decina di esemplari di razze e colori diversi, dai cuccioli agli anziani e in un album fotografico ci sono i nomi e le date di nascita. Anche se piccolo il bar è sempre pieno di gente del luogo, rari i turisti. Chi frequenta il bar si rilassa, legge un libro o beve qualcosa in loro compagnia, in silenzio, lontano dal caos e dalla frenesia della metropoli. Loro sono al primo posto, trattati egregiamente e nessuno li vede come trastulli. Giocano solo se loro ne hanno voglia e si lasciano accarezzare se sono loro ad avvicinarsi con il primo struscio. Eccellente la sorveglianza dei gestori ai clienti. A Itabashi, quartiere di studenti e università, c’è anche il Bar Wan-nyan unica struttura per cani al primo piano e gatti al secondo, aperto per pranzi e per gustare the, caffè e deliziose torte, più che luogo per la gioia con gli animali. Tre cani fanno parte dello staff del bar e ricevono i clienti che possono entrare con le proprie bestie. Ingresso a €4/ora e bevande a €2,5.

 

Bar del monaco (Vowz )

Al banco non c’è una giapponesina ma un monaco buddista, dall’inconfondibile faccione tondo e cranio rapato a zero. I cocktails sono gli antipasti tra una chiacchiera e l’altra e con stravaganti nomi, un misto di termini religiosi e terreni: Nirvana nella Terra Pura (Heaven o Gokuraku-Jodo), La sofferenza infinita nell'inferno (Mugen-Jigoku), Ossessione d’amore che porta all'inferno (Aiyoku-Jigoku ) a €8, Bloody Mary a €6,5 e Last Kisses a €7,2. Ogni drink ha la sua storia, misteriosa e avvincente come il nome Vowz, gioco di parole tra bozu (monaco buddista e richiamo alla testa rasata) e vow (voto). Per una birra ci vogliono €3,5 e €16 per ascoltare il monaco che spiega i sutra nelle notti speciali. Per l’ingresso ci vogliono €8 e i clienti possono sedersi al bancone o ai tavoli e parlare con cinque o sei monaci- baristi su una decina che lavorano in turni. Sembra di essere in un bar normale e c'è un giovane monaco con il senso dell'umorismo che vivacizza l’ambiente e qua e là butta consigli di vita. L'atmosfera è accogliente e speciale e a fine serata non manca il divertimento, bevendo con gli amici e imparando qualcosa di nuovo. Un gruppo di bonzi esperti musicisti mantiene salda l’immagine con una rock band. Con vent’anni di attività i clienti abituali del Vowz sono professionisti giapponesi, studenti e stranieri. Nessuno mette piede al Vowz per sentirsi farcire la testa di regole morali, i clienti entrano per un drink e rilassarsi, se è il caso per ricevere una guida spirituale o godersi l'atmosfera di un ambiente simile a un tempio buddista tra cocktail poco ortodossi e scollature di ragazze. Tradizionalmente i giapponesi trovano gli isakaya come un luogo in cui riversare il loro cuore al proprietario, rilassarsi e ricevere qualche parola di conforto. Molte le donne. Chiedono consigli personali, adorano sentire storie e aneddoti, si rasserenano e parlano. Bevendo alcolici, dice il gestore, le persone si sfogano, qualunque sia il loro stato d’animo. Questo è certo il momento giusto per ascoltare pensieri di vita buddista. I clienti vanno e vengono, si sentono a loro agio e poi escono per la loro strada, dopo aver gustato un sorso di buddismo come stile di vita. Nessun monaco impone le proprie credenze religiose mentre ascolta le loro storie. Simboli spirituali e rituali, mandala e sutra spiccano sulle pareti e non manca un altare nella sala posteriore. Sembra di essere in un luogo sacro. Vows apre alle 19 e chiude all’una di notte. Si fuma anche al bar, che può tenere 23 persone. In mancanza di spazio si invade il secondo piano, in un edificio nel centro di Tokyo. Quando è affollato, c’é il terzo piano, per altri 12 clienti. In Giappone, continua il gestore, l'immagine del buddismo è ancorata ai funerali e ai monaci che leggono i canti o le scritture sacre, dando una cupa visione della loro opera. I clienti ricevono un quadro distorto, hanno scarsa familiarità con la religione e ripartono avendo iniziato a conoscerla: hanno scoperto che rende la vita più facile.

 

Bar del Signore della Guerra (Shincho Saryo)

I cultori di storia giapponese sanno chi è Oda Nobunaga, il Signore della Guerra, morto nel Castello di Azuchi dato alle fiamme da un suo vassallo che lo tradì e lo indusse al suicidio. In Europa è noto per alcuni drammi storici adatti a ogni età e molto popolari. Con centinaia di libri scritti sulla sua epopea di conquistatore, perché non dedicare un isakaya alla sua memoria? Nel 2013 l’idea nasce tra i produttori del celebre fumetto Gekkan (manga), con protagonista Oda Nobunaga e sull’onda del boom di Anija I need you, canzone di quel periodo osannata dalle donne giovani e di ogni età. L’idea del bar prende subito piede. Costruito sul terreno dove si trovava un tempio, il bar ha 3 piani: ground 0 con souvenir originali di Nobunaga; ristorante al 1° piano; al 2° piano palco per serate e al 3 ° piano replica della torre del Castello di Azuchi. Nel seminterrato abbondano copie di ceramiche Azuchi marroni (vasi pregiati, ciotole, teiere e piattini), il tutto per i fanatici di poemi eroici e per godere l’atmosfera del Giappone medievale, sorbendo sakè servito da un cameriere in abiti d’epoca.

 

Bar per calci, schiaffi e orecchie ripulite (Mimikaki Ten)

Mimikaki Ten è un bar- salone per l’igiene delle orecchie. Risale all'uso giapponese delle madri di pulire le orecchie dei piccoli, sdraiati e con la testa poggiata sulle cosce, ricordo d'infanzia ancora vivo per molti. Va detto che il cerume della maggior parte degli asiatici, secco e friabile, è diverso da quello giallo e ceroso degli occidentali e la pulizia è diversa. Chi vuole perforarsi i timpani da sé, trova nei supermarket gli attrezzi per il Mimikaki in bambù, plastica e metallo. Chi è solo o non ha tempo, ha i bar- saloni con un servizio offerto a €25 per mezz’ora e €41 per un’ora, incluso un massaggio al viso e all’avambraccio. Con €100 ha un corso di due ore per imparare a ripulirsi da sé. Se poi a fine giornata o dopo una notte di lavoro uno vuole rilassarsi, che c’è di meglio di una bella ragazza (komachi) per un massaggio completo alle braccia e alla schiena? Non ancora sazio degli stimoli ricevuti, con un extra di €5 la ragazza è sua per mezz’ora, disposta a un trattamento molto originale: rifilargli calci e schiaffi, €80 per un ceffone e €160 per una pedata nel didietro. Una sola, ben appioppata. Alla fine, se proprio non gli basta, può infilarsi al Bar delle cameriere, luogo molto speciale dove deliziose fanciulle in minigonna nera, grembiulino bianco e corona di pizzo in testa, gli imbottiscono le natiche di lividi a €5 al colpo. Solo quello fanno in quel bar: calci in culo a ripetizione, tra il sollazzo delle cameriere e dei clienti. Pagare per credere!

 

Inserito il:13/11/2018 14:06:13
Ultimo aggiornamento:15/12/2018 14:48:34
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