Alessandra Binini (San Polo d’Enza, Emilia Romagna, ? - ) - Famiglia con Ulivo
Chiara, ti lovo!
di Davide Torrielli
I fenomeni che attengono alla nostra società rivestono caratteristiche di grande interesse e suscitano spesso sconcerto nella loro assurdità.
Vero è che il nostro popolo da sempre è abituato a dover convivere con eccessi di ogni tipo sia in politica che nel sociale, senza manifestare poi grande reazione oltre ad una normalissima quanto inutile indignazione da bar.
Poche sono infatti le reazioni concrete di fronte ad episodi anche deprecabili da parte del nostro popolo italiota che nella maggior parte dei casi, si limita a frasi quasi sempre di convenienza.
“è ora di finirla” … “è uno scandalo” …. Poi tutti a magnà a pizza ca mozzarella n’coppa.
Così è negli scioperi, non di certo alla francese, nelle proteste di piazza, nel reagire di fronte a ruberie varie anche conclamate.
Tanto per fare un esempio banale, è di questi giorni la conferma della veridicità da parte del costruttore del nuovo palazzo della regione Puglia di aver tentato di far pagare le plafoniere installate ad un prezzo che nella migliore, o peggiore, delle ipotesi, è oltre 4 volte il massimo possibile.
Stiamo parlando di centinaia di migliaia di euro … e noi che facciamo? Beccato il truffatore, tra l’altro da una segnalazione giornalistica di Giletti, la Corte dei Conti stabilisce il nuovo prezzo, una pacca sulle spalle e …. Guastamacchia, non lo fare più …. Stai bravino.
In un altro paese, non solo la magistratura lo avrebbe sbattuto a pulire i cessi dello stesso palazzo della regione per una decina di anni, ma il popolo stesso, lo avrebbe linciato per aver tentato di fregare i nostri soldi! Invece, a parte una timida indignazione, lui si comporta ancora da vittima degli eventi e con un’arroganza mai vista.
Ma vediamo l’altra faccia della medaglia di un popolo che se da una parte stupisce per la non reazione alle truffe, si eccita in un modo anomalo di fronte a fenomeni da baraccone che ingenerano nella nostra società reazioni che lasciano basiti.
Tutti credo conoscano Chiara Ferragni.
Cosa faccia di mestiere effettivamente è un po’ un rebus, ma se definiamo mestiere quell’attività in grado di procurare reddito, allora qui ci siamo in pieno ed il suo mestiere, è di certo rispondente alla definizione in toto.
Ho in questi giorni assistito attonito ad una notizia riguardante un evento come si chiamano oggi, dove la mitica Chiara, una macchina da soldi come se ne vedono poche, ha venduto il suo tempo, ed a caro prezzo!
In sintesi la Chiaretta, ha messo in vendita una stretta di mano con selfie a 300 meloni definendo un listino vero e proprio che arriva ai 650 cocomeri per un qualche minutino da soli con lei per avere consigli sul trucco e essere trattati da veri amici!
Da non credere: soldout di tutti i profili inclusi quelli Vip …
Si è fatta un mare di soldi!
Le clienti: principalmente ragazzine viziate, ma non solo, provenienti da tutta Italia, isole comprese! Paganti fior di denaro per stare con la Chiaretta nazionale, non per sentirla cantare, non per vederla ballare, non per vederla recitare o fare uno spettacolo comico o triste, ma per fare l’amica per qualche secondo: vi rendete conto di dove siamo finiti?
Intervistata una cliente, in un italiano stentato definiva “umana” la Ferragni, come se fosse uscita da mani taumaturgiche; un genitore sentito sulla concessione di denaro a fronte di prestazioni per i propri figli del genere, confermava candidamente lei ci teneva tanto …
Trovo sufficientemente azzeccato, a questo punto, l’auspicio da parte di un illuminato istruttore di spinning, Lucio, che in palestra, considerava come una società del genere si meriti di essere centrata da un meteorite perché … la natura, ripara tutto da sé.
Si badi bene che la mia critica non si rivolge al business della Ferragni che un po’ invidio, ma allo stato indecoroso e tragico della nostra società che se da una parte paga redditi di cittadinanza per tirare fuori da casa dei giovani senza futuro, li rende ancor meno validi socialmente, generando fenomeni da circo del genere.
Sempre più, a mio avviso, è importante e fondamentale il ruolo della famiglia e dei genitori che hanno il dovere di mettersi di traverso a sperperi del genere perché se è vero che non fanno male a nessuno, sono più dannosi di quanto si possa immaginare.
Stiamo vicini ai nostri ragazzi, spiegando che non esiste influencer che meriti di essere pagata fior di soldi per far finta di esserti amica o amico, casomai, il contrario!
Te curas