Aggiornato al 21/11/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale

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 "Vive la différence", addio!

di Achille De Tommaso

 

Vent'anni fa, nel lontano 2004, pubblicai un libro intitolato "Gli errori dell'Universo" (ed. Gangemi), un'opera di divulgazione antropologica che, con tono scherzoso, esplorava quelli che definivo "errori di progettazione" dell'universo. Il vero scopo del libro era spiegare alcuni fatti curiosi dell'evoluzione umana che, a prima vista, potevano sembrare assurdi.

Uno di questi "errori" era quello relativo al testosterone. Secondo me, assegnare a questo ormone il duplice compito di presiedere sia alla mascolinità che all'aggressività era un vero e proprio "bug cosmico". Infatti, se da un lato l'aggressività era sicuramente necessaria per la sopravvivenza e l'evoluzione della specie agli albori dell'umanità, dall'altro, nelle nostre società civili odierne, è diventata sempre meno tollerata e spesso punita.

Il problema? Abbassando il testosterone, non si riduce solo l'aggressività, ma anche la mascolinità stessa. Con la diminuzione della necessità di essere aggressivi, si indebolisce di conseguenza anche la necessità di testosterone. Il risultato? La mascolinità caratterizzata da forza fisica e protezione della famiglia, diventa sempre meno rilevante.

Già vent'anni fa, nel mio libro, osservavo segnali di questo "appiattimento di genere", come la depilazione del petto maschile, e il maggiore utilizzo di prodotti di bellezza e cosmetici da parte degli uomini. E ipotizzavo una lenta scomparsa della differenza tra i sessi.

Ebbene, sembra che le mie previsioni stiano diventando realtà.

***

 

Diminuzione degli Eterosessuali Americani

Un recente sondaggio Gallup sulla presenza di persone LGBTQ+ negli Stati Uniti ha rivelato dati sorprendenti: il 7,6% degli americani non si identifica come eterosessuale, contro il 5,6% di quattro anni fa e il 3,5% del 2012, anno della prima rilevazione Gallup. Tra i giovani dai 18 ai 26 anni, la percentuale sale addirittura al 22,2%, un numero quadruplicato rispetto al 2017.

Sembra che ogni generazione sia più propensa della precedente a identificarsi come LGBTQ+. Se le tendenze attuali persistono, è probabile che la percentuale di adulti LGBTQ+ supererà il 10% entro i prossimi tre decenni.

La previsione da me proposta due decenni fa pare avere conferma nei dati odierni. La società sta assistendo a un'evoluzione delle identità di genere e sessuali, con un aumento significativo di persone che si identificano al di fuori delle categorie eterosessuali tradizionali. Questo fenomeno riflette non solo un cambiamento nei comportamenti e nelle percezioni sociali, ma anche una trasformazione profonda nella comprensione e accettazione della diversità umana.

 

Inserito il:26/06/2024 16:44:10
Ultimo aggiornamento:26/06/2024 21:45:05
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