Nino Chakvetadze (Tbilisi, Georgia ,1971 - Children painter )
Succedono cose e nessuno ci fa caso
di Gianni Di Quattro
Allora, come succede periodicamente da un po’ di tempo, l’Istat o qualche altro ente specializzato in analisi dei dati che si raccolgono sulla vita del nostro paese, ci sta dicendo che la differenza tra chi muore e chi nasce è negativa cioè è a favore di chi muore e non solo perché c’è la pandemia. Detto con altre parole nel nostro paese nascono pochi figli e le previsioni sono negative per i prossimi anni.
Tutti sanno che con una situazione demografica negativa è impossibile crescere in economia e anche i dati assumono un significato diverso perché evidentemente cambia il Pil pro capite. Ogni tanto si sente la voce di qualche esperto politico o giornalista che parla degli asili nido necessari per consentire alle donne di accudire ai figli e vivere la loro vita, di contributi da elargire, delle opportunità che il paese offre o meglio che non offre per i giovani, dello sfascio della scuola e delle università, dei rischi che la società offre a chi è costretto a crescere nelle difficoltà anzi nella miseria, del fatto che la nostra società non consente più alcun ascensore sociale se non in via eccezionale, chi nasce misero rimane misero e chi nasce ricco rimane ricco.
Ma non si fanno progetti, nessuna delle forze politiche in campo nel paese studia il problema, formula proposte, agita il paese, muove le menti intellettuali del paese per partecipare a cercare di immaginare il futuro e cercare di renderlo migliore per tutti. Nessuna forza politica che pure avrebbe proprio questo compito, né di destra e né di sinistra. Posso capire la destra per cui vale la conservazione, il mantenimento del privilegio, l’allontanamento del pericolo di qualunque rovescio sociale. Ma non si può capire proprio la sinistra che dovrebbe essere progressista, che dovrebbe cercare di inseguire un futuro migliore, una giustizia sociale.
Credo che il paese si stia lasciando andare, stia scivolando verso dove neanche lui sa, coloro che possono cercano di godere tutto quello che possono come fosse l’ultima serata sul Titanic, quelli che non possono non sanno comunque che fare e si limitano a guardare e commentare che succede solo per far vedere che ancora ci sono quando ormai è chiaro che non ci sono. La politica è nelle mani di chi sta cercando di raccattare tutto quello che è rimasto sulla tavola dopo che i commensali hanno finito e si sono alzati.