Anne Weirich (from Ingelheim, Germany) - The old man and the sea (2012)
Quando l’estate incontra la vecchiaia
di Gianni Di Quattro
È dunque la stagione dei giovani e della maturità, di quelli che incontrano l’estate come una vacanza dalla vita, quelli che stanno correndo per vincere, per amare, per vivere a più non posso.
Ma ci sono anche i vecchi che incontrano l’estate. Costoro non stanno correndo, stanno guardando quelli che corrono, alcuni sono coscienti del loro passato e dei sentimenti che hanno dominato nella loro vita, altri hanno deposto il piacere di pensare e cercano di prendere quello che possono prendere momento per momento. Per tutti questi l’estate non è una occasione, non è un modo di abbracciare la vita, è un fastidio, è forse persino un dolore per non potere più fare quello che una volta si poteva, nel ricordare i bei momenti del proprio passato. Per alcuni nella loro fragilità da vecchi, è persino un pericolo.
Un consiglio ai vecchi. Bisogna essere coscienti di sembrare vecchi ma di pensare giovani, di continuare a sognare e sperare sempre come se la vita non finisse mai, come se ancora si aspettano incontri, occasioni, opportunità, esperienze. È necessario alimentare la curiosità, la voglia di sapere, di scrivere, di leggere, di raccontare, di inventare.
Non è facile essere vecchi, soprattutto non è facile esserlo d’estate, ma se si coltivano le amicizie, i ricordi, i sentimenti si può benissimo cavalcare anche la bella stagione anche se non è quella adatta ai vecchi. A questi ultimi è adatto l’autunno con la sua dolcezza, con i suoi colori accesi di marrone, con il suo clima tiepido, con la gente che corre per inventarsi un altro anno, gli studenti che riprendono a studiare, le feste che si avvicinano e le famiglie che si riuniscono. La stagione, l’autunno, del proprio stato, una stagione che si vorrebbe non finisse mai, perché l’inverno è la fine dei colori, della vita all’aria libera, del gelo, della fine.