Lettera all’uomo per amare una donna
di Vincenzo Rampolla
Rileggendo una lettera di S. Agostino (354 - 430 d.C.) diretta all’uomo, celebre invito all’amore per la donna, viene riproposta, considerata vera anche in senso reciproco, per l’amore della donna verso l’uomo, nella sventura e nel sogno:
Giovane amico, se ami, questo è il miracolo della vita. Entra nel sogno con occhi aperti e vìvilo con amore fermo. Il sogno non vissuto è una stella da lasciare in cielo. Ama la tua donna senza chiedere altro all’infuori dell’eterna domanda che fa vivere di nostalgia i vecchi cuori.
Ma ricordati che più ti amerà e meno te lo saprà dire. Guardala negli occhi affinché le dita si vìncolino con il disperato desiderio di unirsi ancora; e le mani e gli occhi dìcano le sicure promesse del vostro domani. Ma ricorda ancora, che se i corpi si riflettono negli occhi, le anime si vedono nelle sventure. Non sentirti umiliato nel riconoscere una sua qualità che non possiedi. Non crederti superiore, poiché solo la vita dirà la vostra diversa sventura. Non imporre la tua volontà a parole, ma soltanto con l’esempio.
Questa sposa, tua compagna di quell’ignoto cammino che è la vita, amala e difendila, poiché domani ti potrà essere di rifugio. E sii sincero giovane amico, se l’amore sarà forte ogni destino vi farà sorridere; amala come il sole che invochi al mattino. Rispettala come un fiore che aspetta la luce dell’amore.
Sii questo per lei, e poiché questo deve essere lei per te, ringraziate insieme Dio, che vi ha concesso la grazia più luminosa della vita!