Peter A Cerreta (Palm Coast Florida – Contemporaneo) – Liar Liar Liar
I bugiardi patologici sono tra noi
di Anna Maria Pacilli
Un bugiardo patologico non è un semplice mentitore, ma è una persona che racconta menzogne o inventa informazioni in modo compulsivo. Non sempre è consapevole di quale sia la vera realtà, più spesso crede alle storie che racconta, a volte per ovviare alla propria bassa autostima. Come fare non solo per capire se un soggetto ci stia mentendo volutamente e lo faccia di tanto in tanto, oppure sia patologico nelle sue menzogne?
Le parole, ovviamente non bastano, appare importante prestare attenzione anche al suo comportamento.
Le motivazioni, anzitutto, sono le più varie: potrebbe raccontare bugie per attirare l’attenzione su di sé o per trarne un vantaggio personale.
Stando molto attenti è possibile notare molte contraddizioni nei suoi racconti. I bugiardi patologici, conservano un linguaggio del corpo pressoché normale, ma alcuni piccoli gesti possono tradirli.
Ad esempio, saremmo portati a pensare che chi mente non riesca a sostenere lo sguardo altrui. Al contrario, questi soggetti potrebbero guardare troppo negli occhi, per cercare di essere sicuri che stiamo credendo loro.
Alcuni consigli:
1. Controllare il Comportamento della Persona.
In linea generale chiunque potrebbe mentirci. Potrebbe trattarsi di persone che conosciamo, un amico, un parente o un collega, che abitualmente alterino la realtà. I bugiardi patologici mentono perché li si compatisca, perché sono travolti da un senso di noia o per insicurezza.
Alcuni di loro credono, in questo modo di attrarre le simpatie di chi li ascolta. Spesso, hanno la tendenza a parlare dei loro problemi esagerandone la portata oppure a inventarsi dolori e malattie.
Altre volte mentono per sembrare più importanti di quello che sono. Possono inventarsi di sana pianta carriere brillanti, qualora non li conosciamo affatto oppure moltiplicare i risultati ottenuti solo in parte in una situazione professionale se, invece, li conosciamo già.
Altre persone, inoltre, possono mentire semplicemente perché si sentono annoiate da quanto le circonda.
2. Il mentitore parla solo di sé o anche di altri?
Spesso queste persone raccontano fatti di altri come se fossero state vissute in prima persona ed a volte vengono smascherati in modo del tutto casuale per conoscenze in comune.
Un bugiardo patologico potrebbe fare sua la storia di un amico o di un parente, oppure trarre ispirazione da un film o da un programma televisivo. Ma, ovviamente la fantasia deve superare la realtà e i fatti raccontati potrebbero essere simili, ma resi più belli.
3. Il bugiardo patologico evita le domande.
Se non può proprio evitare di rispondere, troverà il modo di farlo non direttamente, ma utilizzando giri di parole. La manipolazione del prossimo è il loro “pane quotidiano”, per cui a domande più approfondite replicheranno in modo da sviare la domanda.
4. I bugiardi patologici sono esperti nel manipolare le persone.
Hanno la tendenza a studiare gli altri per distogliere l’attenzione dalle loro menzogne. Molto spesso stimolano l’attrazione sessuale per manipolare emotivamente l’altro.
Hanno un sesto senso per capire quale è il genere di persona che potranno abbindolare con le loro menzogne Capiscono molto bene quali persone crederanno alle loro menzogne e questo loro studio della psiche dell’altro li porta spesso a risultati vincenti. Non dimentichiamo che quando si instaura un legame emotivo/ affettivo, anche dei segnali evidenti di bugia possono essere trascurati da chi è coinvolto.
5. Se colti in fallo rispetto alle loro menzogne, possono reagire in modi diversi,
ma quasi tutti rispondono con aggressività quando sono scoperti, oppure si mettono sulla difensiva, incolpando terze persone. Potrebbero continuare ad inventare altre bugie per coprire la prima, quella che è stata o potrebbe essere scoperta.
Osservare il Linguaggio del Corpo:
- Lo sguardo prolungato, come già detto più sopra.
- Spesso, quando una persona normale mente, mostra dei tic o altri segni di nervosismo. Un bugiardo patologico, invece, non prova rimorso per le sue menzogne e di conseguenza può sembrare a suo agio quando non dice la verità. Spesso questi soggetti appaiono persone piuttosto socievoli e tranquille.
- Piccoli, quasi impercettibili cambiamenti nel tono di voce, anche se non sempre frequenti, possono indicare una bugia.
- Il sorriso in alcuni casi è finto come le storie che raccontano. Un sorriso vero provoca un cambiamento nell’intero volto, mentre quando una persona sorride in modo finto muove solo la bocca.
- Non sempre, però, le stranezze comportamentali sono indice di menzogna, quindi non si deve neppure giungere a conclusioni affrettate. Ad esempio, il contatto visivo di cui si è detto, è considerato scortese in alcune culture e il contrario in altre, quindi appare importante la valutazione del contesto in cui ci si trova.
- Fra i fattori di rischio c’è l’abuso di sostanze, il gioco d’azzardo, l’abuso di cibo.
- I bugiardi patologici sono spesso disconnessi dal mondo reale ed in molti casi credono ad alcune delle menzogne che dicono, privi di una visione realistica di se stessi e delle loro capacità, esagerando, ad esempio i complimenti che gli altri possono fare loro.
- L’atteggiamento con gli altri è privo di empatia, ma questo per loro non è un problema. Le relazioni familiari e sociali, ma anche quelle lavorative, risultano, pertanto, spesso fallimentari.
Appare, purtroppo, difficile, anzi impossibile, anche agli specialisti nel settore, riuscire ad ottenere racconti coerenti da parte loro, nonostante essi abbiano degli strumenti in più per riuscire a fare chiarezza.
(Articolo pubblicato anche all’URL: http://www.annamariapacilli.it/2019/11/17/i-bugiardi-patologici-sono-tra-noi/)