Aggiornato al 21/12/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Teresa Capasso (Torino, Contemporanea) - Torino di notte

 

Il ’68 e dintorni ….

di Claudio Bellavita

 

... che a Torino cominciò nel 67, con la prima occupazione di palazzo Campana. C’erano dentro tutti i miei amici, e dal mio punto di vista, che lavoravo, ero anche assistente volontario a economia, e militavo nel psi, il 68 ha voluto dire la sparizione di una generazione dal ricambio politico: i leader sessantottini erano mediamente molto migliori di quelli che nella politica sono restati.

La fine definitiva del 68 fu la marcia dei quarantamila, che nessuno, nè giovane nè sindacalista seppe prevedere. Più grave , certo, l’incapacità del sindacato allora dominato dal bertinottismo. L’altro colpo ai sessantottini fu l a nascita del terrorismo che , per lo meno a Torino, non raccolse molto tra loro, certo non i migliori.

Ma quello che tragicamente denuncia l’incapacità non solo dei sessantottini ma di tutto il ceto intellettuale e di governo del nostro paese è che nessuno si è mai posto il problema di chi manteneva i terroristi. Eppure bastava un calcolo molto semplice: mantenere, armare e far abitare un migliaio di latitanti costava due miliardi di lire d’allora al mese. Mettiamo pure che ogni tanto i latitanti scendessero a 500, fa sempre un miliardo. Ancora adesso, un leader di Prima Linea che si è fatto molti anni di carcere mi diceva che bastavano le rapine in banca: manco per idea, e basta controllare le statistiche delle assicurazioni (che ogni anno fanno pagare alle banche qualcosa di più delle rapine dell’anno precedente).

Ma non è il solo “buco” dei nostri storici contemporanei, che più che storici sono giornalisti che si regalano le cattedre tra loro in base a “ricerche” che decantano le virtù di ottime persone che non han mai contato niente. Crepa se qualcuno ha cominciato a analizzare il funzionamento del sostanziale protettorato degli USA sull’Italia nel dopoguerra...eppure le carte han cominciato da tempo a essere disponibili alla biblioteca del Congresso USA.

Come è successo per il nostro Risorgimento, anche per il dopoguerra dovremo aspettare che se ne occupi uno storico vero. Di Cambridge…

 

Inserito il:29/01/2018 20:17:41
Ultimo aggiornamento:29/01/2018 20:22:47
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