Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Sandy Tracey (Detroit, 1953 - Arizona) - Freedom

 

Get your freedom!

di Davide Torrielli

 

Gli scellerati che mi seguono leggendo i miei articoletti, sanno bene quanto sia contrario a Facebook ed Instagram, parere del quale mai ho fatto mistero. Questo periodo difficile però ha rinsaldato e rinvigorito tale convincimento al punto di permettermi di lanciare qui un appello agli uomini e donne che ancora riescono in qualche modo a non abbandonarsi al loro alter ego digitale ed all’immagine riflessa distorta che tali piattaforme offrono di se stessi, con l’unico e solo scopo di fare denaro, tanto, fiumi di denaro, con la pubblicità veicolata in quei wc nei modi e tempi più abbietti e laidi.

Il richiamo qui parte forte a soffermarsi qualche attimo a riflettere con grande attenzione, dedicando il giusto tempo in quanto si parla di se stessi, alle nostre azioni quotidiane e magari, complice il periodo revisionista del corona virus, modificare le proprie abitudini rendendosi conto di che cosa si sta facendo, come a svegliarsi da un sogno, di colpo.

Niente è più bello ogni tanto di soffermarsi un momento chiedendosi se quanto stiamo facendo, ingranati in un meccanismo, abbia un senso e corrisponda veramente al nostro volere o se, come automi, procediamo comandati da spinte psicologiche perverse che sulla scia di un percorso ben studiato, ci fa sembrare completamente padroni del vapore ma invece, non è così.

Il successo personale dell’essere normali, la normalità che non è quella indicata da altri ma quella vera, fatta di autonomia decisionale e condotte veramente volute con consapevolezza personale, il fare e disfare come si vuole, senza il vincolo di un ingranaggio autoimposto, ma vi rendete conto dell’assurdità dell’aver deciso di non decidere?

Lo stile di vita che ci vede ansiosi di postare qualsiasi azione ci capita, è davvero quanto vogliamo noi? A chi può realmente interessare seguire la nostra vita momento per momento, azione per azione, pastasciutta per pastasciutta, torta per torta, sorriso per sorriso, gita per gita, momenti felici per momenti felici e così via?

E poi, quanto ci interessa magari davvero, reimpadronirci con un consapevolissimo sogghigno del nostro tempo, come schiavi liberi, cancellando definitivamente il proprio profilo e dati dai loro server, rendendosi conto di quanto sia bello non dover essere spinto a condividere condividere ed ancora condividere, tenendo per se stessi invece egoisticamente quanto liberamente, si liberamente, i momenti della nostra breve vita tutti per noi?

La vera forma di egoismo che diventa libertà!

Liberi di essere liberi … di dare un calcio nelle chiappe ai padroni del nostro tempo!

Non postare più nulla, nessuno sa niente che non voglia sapere chiamandomi o perché io lo chiami!

Rendersi conto di quanto sia stato facile aprire un profilo su quei cessi, e quanto invece sia difficile cancellarsi ed ottenere, forse, la cancellazione dei propri dati. Come mai questa differenza? Strano vero?

Facile concedersi in schiavitù difficile è uscirne. Oro regalato che quando si riscatta, diventa difficile da avere indietro.

Liberi di non dover fare quello di cui non si ha voglia … sono certo che vi sia capitato di “dover” leggere o postare qualcosa per stare al passo… ma al passo di cosa? Chi vi dice di doverlo fare per forza? Sapete che si può, sorridendo, fare il gesto dell’ombrello, cordialmente salutare ed uscirne cancellandosi?

E come ci si sente? Sapete che chi l’ha fatto mi ha detto di non avere mai immaginato che si possa farne a meno e non condividere proprio una mazza con nessuno?

Bene, provare per credere amici formiconi. Fuori dal cesso e di nuovo liberi, liberi di scegliere di non dare a nessuno le nostre cose, liberi di avere finalmente fatto la scelta della consapevolezza, della cultura dell’uomo come entità pensante, dell’essere padroni del nostro io, del nostro tempo e delle nostre azioni!

La comunità digitale … che ridere. Due concetti antitetici tenuti insieme con lo scotch tanto per incatenare le persone al treno del progresso, si ma a quale prezzo? Il prezzo è l’autonomia del nostro pensiero, delle nostre scelte. Alzati al mattino, caffè e manutenzione del proprio io digitale … controllo del profilo FB, di instagram … che fatica ragazzi ma chi interessa? E se invece si cancellasse tutto, se sparissse, come si starebbe?

Provare per credere!

Periodo di grandi rivisitazioni interiori quello del corona … il momento giusto per capire cosa è giusto e cosa no, quello che ci fa bene e cosa no. Il momento corretto per dare un calcio nelle palle a chi ci vuole schiavi sottomessi credenti di essere liberi, di una libertà piegata al volere falsamente benevolo di chi fa palate di grano su di noi.

Provare una settimana per rendersi conto, non costa nulla e tentar non nuoce. Chi l’ha fatto, non è di certo tornato indietro e credetemi, non sono proprio pochi!

Un libero saluto!

Te curas

 

Inserito il:16/05/2020 16:44:56
Ultimo aggiornamento:16/05/2020 17:03:42
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