Captatio benevolentiae
Accattivarsi la simpatia, cercare consenso per il raggiungimento dei propri obiettivi e per lo sviluppo dei propri interessi. Un modo di dire che i latini usavano in retorica per individuare una specifica tecnica di comportamento e nel mondo giuridico per indicare un metodo di influenza sull’interlocutore attraverso l’uso spregiudicato di eventuali posizioni di privilegio. Nella antica retorica ecclesiastica indica una delle parti della orazione e precisamente quella dove si cerca di conquistare la benevolenza degli ascoltatori. Arthur Schopenhauer inserisce questo metodo nella sua “Arte di ottenere ragione” come uno dei 38 stratagemmi della dialettica eristica, cioè come in una disputa difendere la propria ragione od ottenerla nel caso in cui essa stia dalla parte dell’avversario.
Ci sono momenti nella vita di una persona, di una comunità in cui si usa molto la captatio benevolentiae, mentre ci sono momenti nei quali la si rifiuta anche sdegnosamente ed in modo evidente perché si vuole indicare di essere in possesso di un carattere fermo, sicuro dei propri diritti e delle proprie ragioni da non avere assolutamente bisogno di alcun metodo per convogliare più o meno subdolamente consenso.
In una democrazia apparente o sostanziale che sia, i tempi delle elezioni sono quelli in cui la captatio viene maggiormente esercitata da tutti coloro che hanno bisogno di consenso per occupare posizioni di potere personale o per collocarsi dove si può contribuire al benessere della comunità, in caso di buona fede. Ecco perché nel nostro paese in questo periodo assistiamo a tantissimi tentativi da parte di forze politiche organizzate, candidati più o meno organici a queste forze che lusingano, promettono, pontificano, irretiscono, si impegnano pronti a dimenticare tutto con la scusa del motivo di forza maggiore o della impossibilità a onorare questi impegni per colpa del modo di funzionare della stessa democrazia.
Il cittadino qualunque può difendersi da queste lusinghe, spesso vere e proprie trappole, misurandone le dimensioni, la quantità e la profondità : quando sono troppe e grandi le probabilità di realizzazione sono molto basse, così come quando sono troppo generiche e ancor di più quando per la loro realizzazione bisognerebbe sconvolgere tutto il sistema giuridico, costituzionale e istituzionale del paese, se non addirittura quello europeo di cui facciamo parte insieme ad altri.
Certamente lo spettacolo è squallido anche perché spesso i tentativi di captatio sono eseguiti con tanta grossolanità e da personaggi visibilmente improbabili, ma ancora più squallido è capire come grandi moltitudini di cittadini siano catturati da queste trappole in modo talmente semplice da apparire incredibile. Succede per molti perché fragili sul piano delle proprie capacità di analisi, per altri perché guidati da schemi ideologici, per altri ancora per forme di opposizione preconcetta ed infine per tanti ancora per assoluta ignoranza di molte materie e situazioni. La mancanza di maturità di un popolo significa proprio questo: mediocrità culturale, fanatismo ideologico, paura di ciò che non si conosce, incapacità di valutare, indisponibilità a mettere al centro dei propri interessi il futuro con le sue speranze e le sue possibilità a vantaggio di poche cose immediate.