David Hettinger (Aurora, Illinois, 1946 - ) - The Siesta
La siesta (19)
di Gianni Di Quattro
I sondaggi dicono che il movimento 5 stelle ha nel paese una percentuale di adesioni pari a circa il 10% e molti dicono che non arriva a questa cifra. Questo movimento che fa parte della coalizione di governo si comporta come se nel paese avesse una adesione del 33%, come una volta per la verità aveva. Lo stesso Di Maio, dimissionario perché sconfitto su vari fronti interni ed esterni, ritiene di potere dettare ancora condizioni come se nulla fosse accaduto, come se il fallimento dell’idea sua e del movimento fosse solo un sogno di un pensatore solitario e non una realtà sotto gli occhi di tutti. Tutto ciò non è democratico e purtroppo non deve meravigliare che forze che si dicono democratiche non abbiano il pudore di comportarsi di conseguenza. Perché così è la cultura e l’educazione di questo paese.
Le destre sono in vantaggio in questo paese ed è ormai evidente che vinceranno alle prossime elezioni. Le destre nel nostro paese significano Salvini e Meloni che per la verità più che destre sono ultra destre. Una destra vera, liberale, democratica, laica nel paese non c’è e il tramonto di Berlusconi, che ci aveva provato, è una ulteriore dimostrazione di questo fenomeno. Un elemento da non sottovalutare e che influisce molto nel definire zoppa la nostra democrazia.
Diciamo che tra Salvini e Meloni comunque quest’ultima è inserita nella cultura e civiltà di questo momento, mentre il Salvini è un protagonista fuori del tempo. Salvini è solo uno sparaparole che piace tanto alla gente perché sa parlare a chi non ha capito e non sa che cosa deve capire.
Il male della nostra attuale società? La mediocrità, soprattutto quando incontra il potere.
Perché la Banca d’Italia è un dogma per il paese? A parte la stampa della moneta e la gestione della politica monetaria fino a quando non è stato creato l’euro, aveva il compito di sorvegliare il sistema bancario. Ma sono passati nelle banche italiane, nei consigli di amministrazione e nelle posizioni di potere, tanti incapaci e forse anche tanti malandrini senza che l’Istituto di controllo (forse perché di proprietà delle stesse banche?) desse alcun segnale. Inoltre, ha lasciato che le banche dedicassero i loro investimenti principali ad assumere personale, ad acquisire palazzi e uffici, a comprare opere d’arte, mentre limitati e sporadici sono stati gli investimenti in formazione, nella definizione delle strategie, nel capire il futuro, nell’indirizzare l’organizzazione e l’utilizzo della tecnologia, nella politica di finanziamento del mercato. I risultati di tante omissioni si vedono in tutto quello che succede anche nella attualità, malgrado tanta polvere da sempre si continua a mettere sotto i tappeti preziosi. Però non se ne può parlare, chi tocca i fili muore, un paese che dovrebbe davvero svegliarsi e ragionare molto più laicamente.
Il vero grande problema del sistema giudiziario, la condizione di tutto è la necessità della separazione delle carriere tra la magistratura giudicante e quella inquirente. Devono avere il coraggio di farlo, soprattutto coloro che pensano che l’Italia ha bisogno di riforme per andare incontro al futuro e verso una maggiore democrazia sostanziale.
Come volevasi dimostrare. Fallisce o entra in crisi una azienda come per esempio Airitaly? Intanto succede senza che prima qualcuno se ne sia accorto (governo, sindacati, media) e poi quando succede il governo chiede di incontrare i vertici della azienda e di rimandare il tutto, i sindacati proclamano uno sciopero (per spaventare chi?), i media ne parlano per qualche giorno e poi vanno al gossip che fa più audience. Quando arrivano le elezioni tanti si mettono a gridare promettendo e poi se ne dimenticano sia perché sono presi da altre cose e sia perché comunque non saprebbero che fare in un paese che non ha un piano industriale e che spende i suoi soldi dando contributi a tutti per captatio benevolentiae (cioè per prendere voti). E così scorre la vita in questo paese, molto più velocemente di prima, forse sperando che sia sempre più veloce in modo che diventi sempre più difficile capire.
Renzi (Italia Viva) abbandona la sinistra, forse non è mai stato di sinistra anche quando faceva parte della sinistra. Comunque la abbandona ora anche ufficialmente uscendo nel Parlamento europeo dalla sinistra, di cui fa parte il PD, per entrare nel gruppo francese di Macron. Un gesto forse di poco conto nel gioco politico quotidiano, ma con un valore simbolico forte, una strada per il futuro anche a prescindere da Renzi stesso.
Salvini non sarebbe da processare, si buttano via i soldi dei cittadini italiani per inseguire un reato difficilmente configurabile. Qualcuno potrebbe anche pensare che è una dimostrazione di potere della magistratura nell’ormai acquisito conflitto con il mondo politico. Salvini è da condannare sul piano politico e duramente anche e sperare che gli italiani se ne rendano conto.
La senatrice Taverna, vice presidente del Senato ed esponente di punta del movimento 5 stelle, dice che la legge spazzacorrotti è la più importante licenziata dal Parlamento, per merito del suo movimento, dalla fine di tangentopoli in poi. Naturalmente il fatto che la Corte Costituzionale la abbia dichiarata incostituzionale per la illustre senatrice è acqua fresca.
Gli episodi di razzismo e di omofobia nel paese si moltiplicano. Tutti i giorni i media riportano vari episodi, magari sono per fortuna piccoli episodi, ma tutti sono significativi di un costume, di una cultura che si espande. Naturalmente si può negare che tutto ciò avvenga, come si può negare che forze politiche sdoganate e altre che in modo incosciente si richiamano a determinati valori rappresentano un potente sistema di promozione di questa situazione vergognosa per tutto il paese.