Aggiornato al 21/11/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Susie Marks Weber (Ozona, Texas - ) - Siesta Saguaro Cactus Time

Pubblichiamo a partire da oggi ed a cadenza variabile, sotto il titolo “La siesta”, spunti, pensieri e osservazioni di Gianni di Quattro relativi a fatti di attualità, principalmente di politica nazionale ed internazionale. Ci auguriamo che questo possa favorire un interscambio di idee con i lettori i quali sono invitati a commentare ed a dibattere sia in caso di accordo che di disaccordo col pensiero dell’autore.

 

La siesta (01)

di Gianni Di Quattro

 

Per come si sono messe le cose in Italia, l’eliminazione dalla scena politica del movimento 5 stelle pare essere la cosa prioritaria. Per lanciare un segnale a chi li protegge perché ama la confusione per mimetizzarsi, per fermare l’opera di corruzione della società civile che questo movimento ha inconsapevolmente (forse) messo in opera (ha ragione Sansonetti), per dare serietà alla politica, per eliminare il valore delle incompetenze. In poche parole per riprendere a fare politica, costi quel che costi nel bene o nel male.

Il fatto che la Rai vieti la presenza a Sanremo di Rula Jeabreal è l’ennesimo episodio della esistenza di una censura ideologica e politica, cosa non proprio compatibile con la democrazia. Il Presidente leghista detta la linea di questo comportamento. Questa non è una bella notizia.

Nella situazione mediorientale appare chiaro che il nostro paese conta come il due di briscola, che non viene consultato e neanche informato di quello che accade dagli alleati che poi magari pretendono aiuto e la solita fedeltà. E’, inoltre, evidente che il prestigio dei nostri attuali politici è in pratica inesistente a voler essere magnanimi. Forse tuttavia è meglio così, perché chissà quale strampalato contributo saremmo in grado di dare. Vedere il nostro ministro degli esteri andare qua e là onestamente c’è da temere che ci possa capitare qualcosa di brutto da un momento all’altro.

Quello che sta succedendo nella politica della scuola, il modo come il governo (non solo quello attuale) sta trattando la scuola è assolutamente inconcepibile per un paese che pensa di volere un futuro. Non hanno capito che la scuola e la formazione sono le uniche cose che possono consentire al nostro paese di andare avanti e di non sciogliersi come neve al sole. Chissà chi potrebbe farglielo capire!

Tutte le settimane vengono con grande enfasi annunciati arresti di mafiosi appartenenti a varie strutture nazionali, mi pare con quella calabrese in prima fila. A centinaia vengono arrestati e indagati, fra essi anche nomi di rilievo come politici (soprattutto), funzionari dello Stato, imprenditori. Dopo un po’ non si ha più notizia di questi arresti, che fine fa tutta questa gente acchiappata? E anche la dimostrazione che i media fanno solo cronaca e non seguono gli eventi, ancora meno fanno analisi, confronti, riferimenti e ne seguono i percorsi.

Boris Johnson dopo la vittoria delle ultime elezioni politiche ha la strada spianata. Può esercitare tutta la sua fantasia, ha libertà di fare quello che vuole, anche di fare diventare Londra una Singapore europea alternativa. Deve trovare gli uomini giusti, sistemare il problema Scozia (che si potrebbe trascinare anche l’Irlanda), inventarsi una politica per i giovani e trovare il modo per non perdere il contributo straniero (finora molto importante).

L’Unione Europea dovrebbe invece trovare il modo di reagire e pure con una certa velocità. Purtroppo la Francia è sconvolta da problemi interni (e Macron è senza alternative), la Germania sconta la fine politica di Angela Merkel (e l’avanzata impetuosa dei nazisti) e gli altri paesi bloccati dalla mediocrità e dalla irrilevanza (e anche dalla nuova strategia di attacco dei russi di Putin).

Uno degli uomini che nello scenario internazionale conta molto è Benjamin Netanyahu ed è un uomo duro. Conta molto anche in America, di più di quanto tanta gente pensi.

Donald Trump ha deciso di fare uccidere l’iraniano Suleimani e di vantarsene per sfuggire (o comunque distrarre la sua gente) dall’impeachment e per vincere le prossime elezioni (almeno così lui pensa). Lo hanno fatto altri Presidenti americani, tra essi l’ultimo lo stesso democratico Clinton. Ma forse se si cominciano a moltiplicare gli attentati, se cominciano a morire molti americani, se devono partire molti soldati, forse questa volta la ciambella nasce senza il buco.

A proposito di Trump, che fine ha fatto il famoso muro con il Messico? Vuoi vedere che con il nuovo Presidente Obrador del Messico, populista come Trump, ha trovato una maniera di vivere, facendo finta che tutto è cambiato senza che invece nulla davvero è successo?

 

Inserito il:06/01/2020 18:10:28
Ultimo aggiornamento:06/01/2020 18:31:26
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