Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Daniel Patrick Kessler (USA, 1956 -  ) - The White House

 

Joe Biden al lavoro, i primi disegni di legge

di Vincenzo Rampolla

 

Il 28 febbraio 2021, a poche settimane dall’insediamento sul trono della Casa Bianca, il NY Times ha pubblicato il Biden’s Immigration Plan (Piano di Immigrazione di Biden), editto lanciato per spalancare le porte della cittadinanza americana a milioni di persone. Sorpresa? Sorgono spontanee due domande, quelle che potrebbe farsi ogni americano: E l'America che ne ricava? E gli americani in difficoltà, che fine fanno? A conti fatti il disegno di legge sull'immigrazione, al suo inizio nello slalom tra le camere, di certo porterebbe l'ammissione legale di 100 milioni di immigrati, conto che ogni americano può farsi. Curioso. Pochi ne parlano. Il fatto è stato ignorato dai media mainstream, quelli devoti e léche-bottes direbbero oltralpe. Sorpresa che va tenuta segreta. Inesplorata la dimensione dell'amnistia di Biden. Un tale evento punta di solito sugli stranieri e su chi trae profitto dall’ammissione di lavoratori stranieri, non di cittadini americani. Mai visto prima d’ora. Per decenni i media compiacenti hanno brutalmente svergognato i supporter di un'efficace e equa applicazione della legge sull'immigrazione definendoli anti-immigrati, mentre osannavano i sostenitori delle frontiere aperte, vale a dire l'anarchia dell'immigrazione come pro-immigrazione. Arte sopraffina della contraddizione: negarsi a vicenda per seminare caos, per indurre in errore e intimidire le masse ad accettare l’inaccettabile. Chi pensasse all'America come una nazione di immigrati, chi mai proponesse al Governo di garantire l’applicazione equa e efficace delle leggi sulla immigrazione, verrebbe messo alla gogna e tacciato di razzista, anti-americano e xenofobo. La Commissione 11 settembre è stata chiarissima: gli attacchi terroristici e attacchi analoghi sono stati possibili solo a causa di molteplici fallimenti del sistema di immigrazione. Eppure i media e i leader politici non hanno mai stabilito tale connessione. Quella Commissione non ha mai parlato di razzismo o xenofobia, ma ha cercato semplicemente di proteggere la nazione dal continuo spettro del terrorismo internazionale.

La conferma arriva proprio dalla revisione di una Sezione dell'Immigration and Nationality Act, 8 Codice Usa § 1182 sugli stranieri inammissibili: le leggi non hanno nulla a che fare con il razzismo o la xenofobia, ma sull’allontanare gli stranieri che sono una minaccia per la salute pubblica, la sicurezza pubblica, la sicurezza nazionale, la sicurezza dei posti di lavoro e degli stipendi degli americani. I fatti sono inattaccabili, a meno che non vengano ignorati o si apra il balletto mediatico contro la realtà - mistificata per verità - e, caso per caso, si cerchi il ribaltamento della situazione.

Sempre dal NYTimes: Il fulcro del disegno di legge è un percorso di 8 anni per ottenere la cittadinanza per la maggior parte degli 11 milioni di immigrati privi di documenti che vivono negli Usa dal 1° gennaio 2021. Una volta passati i controlli e pagate le tasse, verrebbe dato loro il permesso di vivere e lavorare negli Usa per 5 anni. Successivamente, potrebbero richiedere una carta verde, ovvero uno status permanente negli Stati Uniti e l'opportunità di ottenere la cittadinanza dopo altri 3 anni.

Il disegno di legge cerca di ribaltare le prescrizioni dettate dalla legge sull'immigrazione dei tre decenni passati. Spazzerebbe via le restrizioni all'immigrazione basate sulla famiglia, facilitando a coniugi e figli la riunione con le famiglie già presenti nel Paese e estenderebbe i visti a un maggiore numero di stranieri per l’ingresso negli Usa per lavoro. A differenza delle riforme sull'immigrazione, la proposta non impone un maggiore controllo alle frontiere, ma aggiunge risorse per trattare legalmente i migranti nei porti di ingresso e con $4 miliardi investiti in 4 anni in caso di difficoltà economica, nella speranza di impedire alle persone di abbandonare gli Usa a causa delle leggi sulla sicurezza e delle varie crisi economiche.

Tanto per cominciare, la presunta data del 1.1.2021 è totalmente priva di senso. Nessuna traccia di ingresso viene creata da stranieri che eludono il processo di ispezione. Qualsiasi straniero che entri negli Usa senza ispezione può facilmente aggirare il processo e dire semplicemente di essere entrato negli Usa entro la data limite stabilita e procurarsi documenti giustificativi fasulli. È difficile, se non impossibile, per gli ufficiali giudiziari determinare se le informazioni contenute nelle domande di amnistia siano veritiere o fraudolente. La Commissione 9/11 ha identificato la frode dell'immigrazione come una tattica fondamentale per incorporare i terroristi. Semplici controlli sono insufficienti per prendere adeguate decisioni. L'unica cosa peggiore dell'assenza di sicurezza è la falsa sicurezza. Questo sì. Il problema nasce per approvare le richieste di cancellazione dell'arretrato. Bastano pochi minuti per approvare una domanda, ma possono essere necessari giorni o settimane per rifiutarne una. Senza le risorse per condurre vere e proprie indagini sul campo, la frode domina il processo di assegnazione e minerà l'integrità del processo stesso di immigrazione, insidiando irrevocabilmente la sicurezza nazionale e quella pubblica.

Sparisce l’intervista e l’indagine di fondo a causa dell'enorme numero di candidature. Il numero di stranieri probabilmente supererà i 20 milioni. Un’indagine (Yale Univ. Market Research) prevede che se fino a 2 anni fa c'erano 22,1 milioni di stranieri illegali negli Usa, i numeri effettivi sarebbero di gran lunga superiori. Inoltre, tutti gli stranieri legalizzati avrebbero il diritto assoluto che tutti i loro figli minori e coniugi si uniscano a loro legalmente negli Usa. Se, in media, ogni straniero legalizzato avesse 4 figli, il poderoso programma di amnistia di Biden consentirebbe senza difficoltà a più di 100 milioni di bambini immigrati legali di entrare negli Usa, tutti da istruire nei sistemi scolastici nazionali.

In che modo Biden fornirà lavoro a 100 M di giovani immigrati con l’avanzare dell’età e si uniranno alla già enorme massa di lavoratori? Anche i coniugi di questi immigrati appena legalizzati potrebbero entrare negli Usa. Inimmaginabile l’impatto che ciò avrebbe su sanità, economia, ambiente, istruzione e infrastrutture americane, con la pressione inflazionistica che ciò creerebbe e porterebbe a un aumento dei senzatetto in tutti gli Usa. Se ciò non fosse abbastanza disastroso, Biden aprirebbe le porte anche ai lavoratori stranieri, come nota il NY Times. Follia pura in qualsiasi momento e soprattutto ora con la massa di americani martoriati dalla pandemia, con una assoluta carenza di posti di lavoro, vaccini e letti d'ospedale.

Non basta. In primo luogo, i lavoratori qualificati e le loro famiglie creano nuove famiglie e ovviamente si trasferiranno in unità abitative vuote, la cui saturazione attuale contrae i prezzi delle case. E il calo dei prezzi delle case è un fattore importante nei pignoramenti dei mutui e nel crollo di valore della grande quantità di titoli garantiti da ipoteca che hanno contribuito in modo pernicioso alla destabilizzazione del sistema bancario Usa.

Secondariamente affronterebbe la crescente concentrazione del reddito nel Paese, riducendo i premi salariali dei qualificati rispetto a quelli meno qualificati. La carenza di competenze in America esiste perché si protegge dalla concorrenza mondiale la forza lavoro qualificata con il  meccanismo di determinazione dei prezzi salariali. Nel processo, si è creata un'élite privilegiata i cui redditi sono sostenuti a livelli non competitivi da quote di immigrazione su professionisti qualificati. Sorge un’idea finale. Non è che l'obiettivo del Signor Biden è di distruggere agli americani posti di lavoro e salari? Ipotesi malsana. Così gli americani in difficoltà sarebbero costretti a battere cassa al Governo per i sussidi economici e questi arriverebbero centellinati, attraverso il labirinto dei vincoli buracratici, portando all’orgasmo i maniaci del controllo totalitario radicale che sguazzano negli infiniti controlli sui cittadini e sulla nazione. Malsana no, ma di certo eruttata da qualche senatore della loggia dell’Ufficio Ovale: perché non ampliare al massimo l’accesso al voto delle masse, in particolare del popolo degli immigrati?

Detto e fatto. Mercoledì 3 marzo la Camera a guida democratica ha approvato l’HR.1, un disegno di legge su Governo, Etica ed Elezione, in palese contrasto con le azioni repubblicane per limitare l'accesso al voto a livello statale. I democratici lo considerano una legge anti-corruzione per catturare consensi e migliorare la responsabilità e la trasparenza a Washington.

Nonostante le affermazioni dell'ex presidente ormai universalmente qualificate false, di elezione truccata del 2020 e di diffuse frodi, gli stati controllati dai repubblicani stanno arrancando con progetti di legge che renderebbero più difficile il voto imponendo nuovi requisiti di identificazione degli elettori e frenando l'accesso al voto anticipato e per posta che molti stati hanno adottato o ampliato nel 2020 per contrastare la pandemia. A febbraio, i parlamentari di 43 Stati hanno introdotto più di 250 proposte di legge con disposizioni restrittive sul voto, mentre già stanno rombando i motori per  le elezioni di medio termine del 2022 insieme al ridisegno dei distretti legislativi che daranno forma al controllo del Congresso per gli anni a venire.

Quando i democratici guardano a ciò che i repubblicani stanno facendo nei governi statali per ripristinare l'accesso alle urne, propongono esattamente il contrario: dobbiamo fare il possibile per stabilire standard di base e migliori pratiche che consentano a tutte le persone di registrarsi e votare in America senza che sia un percorso a ostacoli. Riteniamo che l'HR.1 debba passare perché i repubblicani, preoccupati per le perdite nei loro stati, stanno nuovamente aumentando le loro azioni per rendere più difficile il voto delle persone.

Ci risiamo con la perfida arte del contrasto: contraddire e accusare l’altro, negarsi a vicenda, proporre in alternativa il contrario, seminare caos, indurre in errore e intimidire la gente ad accettare l’inaccettabile.

Nello stesso mercoledì 3 marzo, in una lettera ai leader del Congresso, 20 procuratori generali repubblicani, compresi quelli di Florida e Georgia, hanno dichiarato che le elezioni del 2020 hanno prodotto confusione e sfiducia di massa, problemi che l’HR.1 non farebbe che esacerbare.

(consultazione:    ny times;  h.r.1 - for the people act of 2021 – congress.gov. library)

 

Inserito il:09/03/2021 14:37:23
Ultimo aggiornamento:09/03/2021 14:41:49
Condividi su
ARCHIVIO ARTICOLI
nel futuro, archivio
Torna alla home
nel futuro, web magazine di informazione e cultura
Ho letto e accetto le condizioni sulla privacy *
(*obbligatorio)


Questo sito non ti chiede di esprimere il consenso dei cookie perché usiamo solo cookie tecnici e servizi di Google a scopo statistico

Cookie policy | Privacy policy

Associazione Culturale Nel Futuro – Corso Brianza 10/B – 22066 Mariano Comense CO – C.F. 90037120137

yost.technology | 04451716445