Aggiornato al 20/01/2025

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale

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In occasione dell’ incontro Zoom di Nel Futuro su “L’Europa tra Trump e Putin”, in programma per giovedì 23 gennaio alle ore 17:00, pubblichiamo alcune riflessioni di Vincenzo Rampolla su Occidente, Oriente e MO. In agenda un prossimo articolo che tratta delle mire di espansione di Trump. Chi volesse partecipare all’incontro di giovedì 23, può richiedere le credenziali di accesso a convegni@nelfuturo.com.

 

Una cricca di dittatori all’attacco delle Nazioni d’Occidente

di Vincenzo Rampolla

 

Guidato da ideologie disparate, c’è un asse che vede Putin attore, con voraci mire imperialiste su vaste regioni, slave e non. Ne fa parte anche la Cina, con la nota libido di dominare il mondo; l'Iran, che anela a un Califfato islamico globale; la Corea del Nord, in misura minore, chiaramente smaniosa di risucchiarsi la penisola coreana. Ultima della cricca la Turchia, con i suoi capricci egemonici sulle rotte energetiche nel Mediterraneo e sul MO. L'instabile ordine politico mondiale riflette attualmente uno scontro tra un asse di dittature egemoniche, che ostentano la loro crescente potenza militare, e un'alleanza di nazioni occidentali. Nell'asse serpeggia il desiderio di un nuovo ordine mondiale, con Mosca al timone. Grazie al loro sforzo congiunto potrebbero ribaltare la leadership globale unipolare Usa nella sfera politica, economica e militare.

Se gli Usa non riuscissero a contrastare le mire egemoniche di Pechino e dell’asse, il nuovo panorama globale sarebbe sulla strada di un regime totalitario e repressivo. L’ipotesi di una Cina leader mondiale, le consentirebbe di imporre la sua ideologia marxista e di far scomparire o compromettere le libertà dell'Occidente. Attualmente, gli Usa e le potenze occidentali alleate si trovano di fronte a una Cina aggressiva con i cinesi, brutale con i musulmani, violenta con altre etnie e fortemente decisa ad affermare la propria superiorità sull'ordine unipolare esistente.

Palese la sua infida strategia del debito con le Nazioni del continente africano.

Scavando più a fondo, le forze motrici alla base di questo scontro tra grandi potenze hanno molti elementi e facce, una delle quali sembra essere la religione, eterno comodo pretesto, perché molte realtà richiedono fede, non prove. Se così fosse, il conflitto finale potrebbe avvenire tra espressioni opposte di verità, perché al centro di tutte le religioni e delle loro contraffazioni, c'è il concetto di verità, che molte religioni sembrano credere appartenga esclusivamente a loro.

Da un lato le principali religioni sostengono di essere le uniche depositarie della verità, dall’altro, nei regimi autocratici o totalitari nasce l'imperativo di affermare con forza l'idea di religione del regime, della sua verità, spesso su una popolazione dominata e restia. Alita diffusa l'intenzione di stabilire una conformità globale con i loro precetti, sulla china di religioni di supremazia statale.

Nel febbraio 2022, la Russia ha invaso l'Ucraina, dopo aver annesso la Crimea nel 2014.  L’aggressione del presidente Putin nella regione sembra guidata da un'ideologia imperialista volta a conquistare ulteriori territori. L'impero proposto rifletterebbe forse la supremazia della religione ortodossa russa, da imporre in tutto il mondo russo. Un'analisi della Russian Nuclear Ortodoxy suggerisce questa visione: La fede ha un alto profilo nella condotta privata e pubblica del presidente Putin e nella politica interna ed estera, perché è una misura dell'identità nazionale simbiotica al complesso militare-industriale nucleare russo. Non sorprende Kirill, patriarca della Chiesa ortodossa russa, un tempo ufficiale del KGB e braccio destro di Putin a Berlino. Ha pontificato che l'invasione dell'Ucraina è giustificata come guerra santa. Cercando di ristabilire lo storico Impero russo, Putin mostra un obiettivo fondato sulle ambizioni di Pietro il Grande e del regime comunista URSS e oggi punta avidamente ai Paesi slavi come Moldavia, Bielorussia, Stati baltici e Ucraina, regioni vulnerabili alla soggezione militare e demografica da parte Russa.

A ottobre 2021, al Forum Valdai, Putin ha lanciato un appello: È il primo grande e forte invito a reinventare l'ideologia russa per la Russia e per il mondo. [… ] Il processo principale che sta avvenendo nel mondo è la perdita da parte dell'Occidente delle sue posizioni precedenti.

Il 10 novembre 2024, sempre al Forum Valdai, Putin ha detto: Il mondo è entrato in un lungo periodo di turbolenza e cambiamenti che alla fine daranno vita a un ordine mondiale multipolare senza l’egemonia dell’Occidente. […] la Russia non cerca di insegnare lezioni a nessuno o di imporre la sua mentalità a nessuno. E ancora. Nel Corano (Sura 9:29) si legge: Combattete coloro che non credono nell'Ultimo Giorno né in Allah.

E per chiudere con Putin, entra nel conto la sua recentissima zampata alla Meloni, trasferendo in Libia le basi navali smobilitate in Siria: colpo gobbo al piano Mattei e zuccherino a Erdogan in vista dell’hub energetico mediterraneo.

Il 1° febbraio 2024, in un editoriale del suo magazine settimanale, il gruppo terroristico ISIS esalta il fascino di un Califfato islamico da parte dello Stato Islamico, stimolo ideologico per gli altri jihadisti. Ecco dove sta la verità: prima preoccupazione di Hamas, non è creare uno Stato indipendente per i palestinesi (due popoli, due stati), ma istituire un Califfato islamico globale basato sulla sharia attraverso il jihad. Per Hamas, uno Stato palestinese sarebbe il primo passo di un programma più ampio. Chiara e vincente, questa è la vera carta in gioco.

A febbraio 2024, una pubblicazione di al-Qaeda in India, anticipa che una moschea sostituirà un tempio indiano, in the name of Allah e che Allah ha dichiarato il jihad come la via per applicare la religione, necessario per stabilire l'Islam come unica vera fede di una religione globale.

A settembre 2024, Mahmoud Abbas, presidente dell'Autorità Palestinese (AP), governatore dei musulmani in Cisgiordania, ha definito il Monte del Tempio di Gerusalemme (luogo più sacro per gli ebrei) come proprietà esclusiva dei musulmani. In realtà, il sito è sacro per gli ebrei e per i musulmani. E allora? Mentire e rinnovare la verità. La questione della religione è predominante, con la convinzione che l'Islam debba dominare il mondo, Gerusalemme e Israele inclusi.

Dopo l'assassinio del leader Hezbollah Hassan Nasrallah a fine settembre 2024, un attivista islamista del Michigan ha detto con enfasi: Trovatemi una religione che abbia prodotto un essere umano così completo, così perfetto e immacolato come Nasrallah. L'Occidente ha osato avere l'audacia di proiettare il proprio terrorismo sui soldati e sui santi del Signore dell'Universo.

In Cina, la cittadinanza è soggetta alle politiche tiranniche e al dominio del forte e inestirpabile Partito Comunista Cinese (PCC). La fedeltà allo Stato è la religione ufficiale del marxismo-leninismo e del comunismo, anche se, alcune confessioni religiose approvate dallo Stato possono operare ufficialmente sotto la stretta supervisione del PCC. La Cina non perseguita forse ebrei e cristiani a causa delle loro affermazioni contrarie al dogma ufficiale del Paese?

L’Iran, infine, è il principale istigatore dei continui attacchi contro Israele, sia direttamente che attraverso i suoi proxy jihadisti e le nazioni musulmane aggregate. Sfida direttamente l'Occidente che affonda le proprie radici nella cultura giudaico-cristiana e Israele per il controllo militare del Medio Oriente e sembra essere determinato a imporre la legge islamica a tutti gli abitanti, la religio della sharia sotto un Califfato islamista sciita.

(consultazione:   nils a. haug, 12. 2024, gatestone institute; russian nuclear orthodox, prof. dmitry adamsky centro interdisciplinare herzliya - israele; russia news – forum valdai 10.11.2024 – discorso putin;)

 

Inserito il:20/01/2025 16:24:34
Ultimo aggiornamento:20/01/2025 16:39:24
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