Oscar Niemeyer (Rio de Janeiro, 1907 - 2012) – Palacio de Alvorada
Storie di fantasmi
(Dall’America latina)
di Giorgio Cumo
Avevo cominciato a scrivere, per gli stimati lettori di Nel Futuro, un pezzo sull'importanza del Trattato di Tordesillas (1494) per il mondo moderno.
Ma sono stato folgorato dalla necessità di trattare un tema di ben maggiore importanza ed attualità.
È che leggendo La Repubblica di oggi, 13 Marzo, ho trovato una pagina dedicata ad una torbida storia del Presidente brasiliano, Michel Temer, alle prese con fantasmi, veri o presunti, nel palazzo presidenziale dell'Alvorada, in Brasilia.
Dico un'intera pagina, cosa che non riesce più neanche a Speranza e Bersani, per non parlare di Renzi, che su La Repubblica è ormai trattato giornalmente a pesci in faccia.
Ammetto, per chiarire al lettore le mie idee preconcette, che nei diverbi fra esseri umani e fantasmi, mi trovo sempre più spesso dalla parte degli ectoplasmi.
Li trovo più concreti, più trasparenti, per così dire.
Ma farei un grosso torto al Paese che gentilmente mi ospita, e che amo, se non difendessi il Presidente Temer.
Voglio evitare che il Brasile venga confuso con una qualunque isoletta caraibica e che si pensi ad esso come ad una terra di voodoo, dove si infilzano bambolotti con gli spilloni.
Siamo in Latinoamerica, Signori, la terra del realismo magico di Garcia Marquez, l'autore di "Cien anõs de soledad" che subito presenta il personaggio di José Arcadio Buendía, "la cui smisurata immaginazione andava sempre più lontano dell'ingegno della natura, ancora più in là del miracolo e della magia".
È la terra di Isabel Allende e del suo "La casa de los espiritus". Di Jorge Amado e della Bahia di "Dona Flor e.seus dois maridos", dove uno dei due mariti è, appunto, un fantasma, attivissimo.
In Brasile, poi, le Chiese dove si pratica lo Spiritismo, sono importanti e l'ultimo censo IBGE informa che 2,3 milioni di brasiliani professano questa fede.
E come dimenticare il Candomblé, religione afrobrasiliana dove si invocano gli Orixás, non divinità, ma spiriti? Potete considerare altri due milioni di brasiliani fedeli di questa religione.
E come dire ad un discendente di Yoruba o Nagó, appena entrato in trance, mentre danza all'ossessivo ritmo degli atabaques, che lo spirito che lo possiede è un'irrazionale fantasia?
Dunque, come criticare o, peggio, ridacchiare del Presidente Temer se lui e la moglie (una ex miss Brasile, fra l'altro), sentono, nel palazzo dell'Alvorada la presenza di cattive vibrazioni, di cattive energie, e ritornano in fretta al palazzo della Vicepresidenza, dove già abitavano?
Vorrete mica che un gigantesco Paese emergente abbia l'economia sconvolta da vibrazioni maligne, quando già ha da vedersela con l'inflazione, il rapporto di cambio e l'opposizione dell'ex Presidente Lula?
E poi, a dirla tutta, si tratta comunque di fantasmi istruiti e progressisti. Invece di infilarsi in un antico maniero, fra spifferi, umidità e servizi pessimi, si sono installati in un palazzo disegnato da Oscar Niemeyer, una vera perla dell'architettura moderna.