Patrick Marquis (born New England then Berkeley CA) - Radiation
Nucleare, no grazie! Grazie Graziella e grazie a …
di Davide Torrielli
1987
Il premier russo Gorbaciov è l'uomo dell'anno: in uno storico discorso al Parlamento sovietico, chiede la necessità di un radicale cambiamento dell'economia dello stato socialista, ormai moribonda. "Trasparenza" delle decisioni dell'apparato statale, "rinnovamento": "Glasnost" e "perestrojika" diventano parole di uso comune anche in Occidente.
Roba seria; un aiuto insperato al leader russo arriva anche dalla spettacolare bravata di uno studente tedesco, Mathias Rust, che con il suo piccolo aeroplano sfugge a tutti i controlli e atterra sulla Piazza Rossa di Mosca. L'azione porta alla rimozione di buona parte dei vertici militari russi, e tra loro anche molti oppositori di Gorbaciov.
Non aveva soldi investiti in borsa, probabilmente, l'anonimo acquirente de I girasoli di Van Gogh, battuto all'asta per 38 milioni di dollari: inizia la moda dell'arte come bene rifugio. Viene riconosciuta validità legale all'utilizzo del DNA nei processi, mentre i Paesi industrializzati prendono coscienza del problema del famigerato "buco nell'ozono": roba seria.
Per i loro studi sui materiali superconduttivi, sono Nobel gli studiosi Georg Bednorz e Alexander Müller: roba grossa.
Margareth Thatcher rivince le elezioni in Gran Bretagna, mentre avviene la tragedia dell'"Herald of Free Enterprise", un traghetto che si inabissa poco dopo aver lasciato il porto di Zeebrugge, causando la morte di tutti i 193 passeggeri e membri dell'equipaggio: eventi importanti.
Comincia in Palestina la prima intifada (in arabo,"rivolta"), sollevazione di massa contro il dominio israeliano nel campo profughi di Jabaliya, estesa poi a Gaza, alla Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Forma di disobbedienza civile, acquistò visibilità internazionale a causa dei lanci di pietre da parte dei giovani contro le forze di difesa israeliane. L'amministratore della Disney Michael Eisner e il primo ministro francese Jacques Chirac firmano il contratto che dà il via alla costruzione di EuroDisney, poi Disneyland Paris, il più grande parco divertimenti d'Europa. Siglato l'atto unico europeo, con lo scopo di completare la costruzione del mercato interno, e avviare il processo di unione politica, che porterà al trattato di Maastricht del 1992: ci si preparava alla grande truffa.
Mentre il mondo si trastulla con cavolate, da noi, Maradona fa grande il suo Napoli mentre l’Italia bada più a problemucci da soap-operas: avviene un evento che segnerà il nostro paese per sempre.
Mentre io passavo il mio tempo a 21 anni nei famosi laboratori e nei sottoscala di Fisica Nucleare di Torino, il nostro beneamato e lungimirante governo, non capendone una mazza di politica energetica faceva quello che in Italia i nostri governanti ignoranti ed insulsi fanno quando vogliono passare il fiammifero: chiedono agli italiani lucidando il concetto della parola al popolo che, si badi bene, nasconde sempre la fregatura.
Rimane da chiedersi allora per cosa sono pagati!
In quei mesi, ricordo benissimo che si vedevano passare utilitarie con adesivi sul posteriore “Nucleare, No Grazie!”
È stato un anno di forte propaganda, soprattutto e purtroppo, manovrato da chi non ne capiva assolutamente niente.
Mentre la Cuccarini saltellava ed Heather Parisi sculettava a stelle e strisce, capitava quindi che tali insulsi adesivi ricoprissero le Y10 delle cotonatissime shampiste, le Ritmo 60 dei muratori abbronzati e segnati dalla fatica, le Panda 30 delle attempate signore della periferia Fiat di Torino, le 500 sgangherate e rumorose degli operai, le 127 tristemente blu degli impiegati anni 80 così come le 128 verdi delle nonne e nonni.
Loro sì che avevano il telecomando in mano, per poter gestire con un sì o con un no, la nostra politica energetica futura. Loro sì che sapevano come affrontare la necessità dei quasi 45.000 MWh dell’Italia che cresceva sotto i colpi di Mike e Pippone nazionale.
La parola al popolo! Si esprimano loro invece di far sì che una commissione di esperti pagati per quello, decidano cosa è meglio fare per noi: il CNR contro i circoli ARCI, l’ENEA contro la FIOM e la Federcasalinghe…. Amme amme. Signur….
Fatto questo, la responsabilità passa di mano e chi ce l’ha nel posto giusto oggi siamo noi.
Nessuno si ricorda delle centrali a carbone, delle immense caldaie a gasolio ed olio combustibile, di come le nostre falde, la nostra aria sia stata inquinata dai silenziosi scarti della produzione di energia di questi ultimi 30 anni.
L’atomo faceva paura, mentre invece il PM10 no, quello non si vede mentre causa tumori a più non posso.
I primi di novembre quindi tutti a votare, esperti di fisica ed ingegneria nucleare insieme a Zia Maria che va al seggio mentre il sugo cuoce, a Nonna Pina spinta sulla sedia a rotelle da Francuzzo nella pausa del turno alla Fiat ed a Cenziello del piano di sotto che dice sempre di mandare tutti a fare in culo. Ogni voto sul nucleare vale uno.
Votiamo quindi per non proseguire sulla strada del nucleare senza però proporre dove trovare i MW che ci servono e che crescono di anno in anno. Diciamo no, ma nessuno sa come fare: chiediamo a Cenziello!
Amici, abbiamo perso il treno ed oggi è tardi. È certamente stata una decisione sbagliata in tutti i sensi, nelle modalità, nei contenuti e nelle tempistiche. Chi vi scrive è testimone di come oggi si inquini drammaticamente, ci si danni l’anima e ci si disperi per rimediare a questa atavica fame di energia che cresce e che non è supportata da progetti fatti da gente che ne capisce.
Il vento, il sole, le maree, per carità, cose belle ma assolutamente ed incongruamente insufficienti: lo vede anche un bimbo con un pallottoliere: roba da sussidiario e poco più. I pannelli solari, i certificati verdi, la geotermia, i mutui Sole per comprare roba che quando sarà mia, tra dieci anni, smetterà di funzionare. Tetti invasi da accrocchi tristi che quando producono non posso goderli perché devo vendere energia a destra per ricomprarla a sinistra: una italicissima versione del gioco delle tre carte; vallate meravigliose deturpate da versioni moderne e schifose dei mulini a vento che sono quasi sempre fermi, inutili sgorbi tecnologicamente arcaici e degni solo per la camorra.
Ma come ci facciamo prendere per il culo … ma possibile che nessuno se ne renda conto?
Ci si troverà molto presto a dover fronteggiare come sempre accade, repentinamente e drammaticamente con urgenza, la necessità di elaborare un piano energetico di emergenza: bene, chiamate quelli che allora votarono “nucleare, no grazie”: loro sapranno certamente come risolvere e nel frattempo, spegneremo il frigo ed il condizionatore oppure mano al portafoglio e bussiamo ai cugini d’oltralpe che di centrali ne hanno oltre 40 ma noi per difenderci, come disse il mitico Giulio di fronte ad un dormiente e drammaticamente malato da piaghe di decubito, parlamento, “diremo ai finanzieri di fermare le radiazioni al confine”!
Loro intanto l’energia ce l’hanno e vanno avanti a studiare alternative, noi no, possiamo solo cacciare il becchime bruciando il carbone come nel paleolitico sotto le caverne.