Aggiornato al 21/12/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Il futuro dell’ Italia

di Giorgio Panattoni

 

Oggi mi hanno particolarmente colpito tre cose.

- Titolo di Repubblica web “Piazza rosso arancio contro Renzi” con riferimento alla adunata di piazza Santi Apostoli a Roma convocata da Pisapia. Qui si ritroveranno la sinistra antagonista, non tutta ovviamente, cioè quelli che hanno affermato “mai con Renzi”, i fuoriusciti dal PD che non hanno votato la fiducia al governo, (Bersani e compagnia), i seguaci di Orlando alle ultime primarie del PD, e altri simpatizzanti. Il tema è come “costruire un centro sinistra autonomo e diverso”, al quale, se crede, può aderire anche Renzi. Esordio quanto mai dialettico, per non dire altro, aria di fronda, confronto testa a testa, opposizione dura.

 

- "Non saremo in piazza con Pisapia”, dichiarazione stentorea da parte del nuovo movimento di sinistra creato da Falcone e Montanaro, che contesta tutte (tutte) le riforme di Renzi sostenendo che una sinistra che si rispetti non può accettare compromessi. Un altro pezzo di coalizione che se ne va, questa volta con rumore ancora più grande.

 

- La dichiarazione di Prodi, che continua a dire che lui è fuori e che continua ad entrare su tutto. “Per SALVARE l’Italia occorre fare coalizione per ridurre la frammentazione”. Scusi Presidente, coalizione su che cosa? Con chi? Solo a sinistra o anche a destra? E poi SALVARE è un termine che si usa di solito per situazioni estreme: crede Presidente che siamo a questo punto? E per responsabilità di chi? Di qualche frammento, come li chiama lei? E poi, vede Presidente, Francia e Germania, che non hanno fatto coalizioni, si sono salvate (salvate) lo stesso! Anzi.

Insomma, mi pare che la situazione sia quanto mai complicata, che tutti vogliano tutto, che insieme sia difficile stare, Berlusconi con Salvini, Salvini con Grillo, Bersani con Renzi, Pisapia con i frammenti, Orlando non so con chi,e Montanari e Falcone da soli. Per non parlare di Rifondazione e di Comunisti italiani e di quel pezzo di SEL che sta fuori.

In questa situazione fare coalizione elettorale sembra davvero difficile, non tanto per vincere, ma poi per governare, come avviene quasi sempre quando le forze forti in campo sono più di due.

Vedremo dalle prossime discussioni come evolverà la situazione e quali prospettive concrete si aprono.

Ma purtroppo se si continua così credo che a vincere sia l’anti politica, e l’astensionismo dei più stufi.

 

Inserito il:01/07/2017 09:22:42
Ultimo aggiornamento:01/07/2017 09:35:43
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