È l’ora del coraggio!
di Gianni Di Quattro
Non c’è bisogno di ridirlo: la violenza cresce e, soprattutto, si diffonde, le lotte religiose, sociali e politiche si moltiplicano. Non è un buon momento per il mondo, si stanno risistemando ed approfondendo fenomeni come la globalizzazione, i valori che sono stati al centro della lotta politica dell’ultima parte del secolo passato per avviare e diffondere la democrazia si stanno affievolendo.
Il mondo occidentale con gli Stati Uniti come leader e sostenitore pare invecchiato, incapace di una vera leadership, prigioniero di lotte intestine, senza idee e completamente asservito alla tecnologia, in grande sviluppo.
Per contro l’altra parte dl mondo che comprende, fra l’altro, Cina, India e Russia, ha preso coscienza di avere un grande potere e si candida a rappresentare lei adesso il mondo nuovo, a guidare una nuova fase di cultura politica e di nuova concezione dell’economia, relegando il mondo occidentale al ruolo di secondo piano.
L’Africa è in sviluppo, malgrado quello che si dice, è collegata sempre più al mondo di cui parlavamo sopra, quello nuovo, quello ormai dentro al potere, fra l’altro con molto odio verso l’occidente che accusa di un passato di colonialismo e di politiche predatorie.
L’America Latina è in declino, ha perso e messo da parte tutte le sue battaglie verso la democrazia e si avvia verso regimi autoritari, alcuni dichiaratamente conservatori e populisti e altri magari apparentemente mascherati da bandiere di sinistra, ma in realtà uguali agli altri.
L’Europa non riesce ad essere unita, i retaggi culturali delle sue politiche fasciste e comuniste la stanno condizionando pesantemente. E senza unità l’Europa non può reggere l’urto del mondo nuovo come si vede da tanti chiari segnali quotidiani.
Gli stessi Stati Uniti, una grande democrazia guida nel passato, appare, come dicevamo, un paese vecchio, dove i giovani non appaiono nella politica, ma non solo. Infatti, nella società, nelle arti, nella musica, nella cultura, questi giovani appaiono tutti dedicati alla tecnologia, forse pensando che attraverso di essa si potrà dominare il mondo.
Un fenomeno che si diffonde anche in Europa, dove il potere è sempre più vecchio e i giovani sono defilati, assenti in balia di altre utopie.
Per uscire da questo meccanismo ci vuole coraggio. Ma ci vuole anche coraggio per vivere in questo scenario.