Aggiornato al 27/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Jennifer Owens (Irlanda, 1982 - ) - Discussion Developed (2008)

 

Le idee camminano sulle gambe degli uomini

di Gianni Di Quattro

 

Un modo contestato di pensare. Infatti, molti ritengono che la forza delle idee è superiore a qualsiasi impedimento e che anche uomini di poco valore possono essere i portatori di queste idee. Altri pensano che le idee, al contrario, possono avere successo, anche quelle meno brillanti ed efficaci, solo se affidate ad uomini capaci ed in caso contrario l’insuccesso e il fallimento è cosa certa.

In altri termini il dilemma è questo: le idee hanno una forza indipendente o hanno bisogno di uomini validi per avere successo? I movimenti di sinistra, il comunismo che ha occupato gran parte dell’Europa sino a poco tempo fa, pensava che contano le idee e gli uomini che le portano hanno poca importanza al punto che Lenin usava dire che anche la sua cuoca poteva fare il Ministro delle Finanze. E adesso tutto il mondo populista, almeno quello che così si definisce perché afferma di seguire solo le direttive che provengono dal popolo, anche esso lo pensa e lo dimostra in pratica ovunque stia prendendo il potere.

Pensare che una idea forte possa andare avanti comunque anche portata da persone mediocri è una illusione come dimostra la storia, per cui è vero che le idee camminano sempre sulle gambe degli uomini e se gli uomini che le portano non sono capaci anche le idee più brillanti falliscono.

Poi c’è il caso, che negli ultimi tempi pare si stia diffondendo nel mondo, di idee di poco valore affidate ad uomini di scarsa capacità ed allora non c’è solo il fallimento, ma il disastro. Se si guarda cosa succede in certi paesi dal Medio Oriente alla America Latina, dall’Europa dell’Est all’Asia si può avere la conferma di questa asserzione, tenendo conto che normalmente i disastri sono sempre a scoppio ritardato. Nel senso che un paese prima di arrivare al disastro in caso di applicazione di politiche strampalate e controproducenti e prima di cadere deve mangiarsi tutti gli anticorpi che possiede, deve dar fondo insomma a tutte le sue risorse anche le più nascoste e questo è la spiegazione del perché dopo un disastro sociale qualsiasi paese impiega tantissimo tempo per risollevarsi e ricostruirsi.

La situazione più penosa socialmente e umanamente tuttavia pare essere il caso di una buona idea, una idea forte affidata ad un incompetente, ad un mediocre e magari fanatico e presuntuoso. Nella politica, nell’azienda, in qualsiasi struttura pubblica e privata. Perché oltre ad assistere ad un insuccesso c’è il rammarico di disperdere una buona idea, una opportunità.

Personalmente mi è capitato, nella mia vita di lavoro e proprio per il tipo di lavoro che ho fatto, di entrare in contatto con tante aziende di vario tipo, banche o industrie, aziende di distribuzione o di erogazione di servizi pubbliche e private. E mi è capitato, e purtroppo devo dire spesso, di assistere a dei fiaschi, a delle sconfitte di queste aziende a causa di persone incapaci che non hanno saputo e potuto realizzare le idee e le strategie aziendali anche quando sarebbero state competitive e sufficientemente valide per mirare ad un successo.

Devo ammettere che pure nella mia azienda, che con consapevolezza profonda ho tanto apprezzato e posso dire amato, per una molteplicità di motivi umani, culturali e professionali, mi è capitato di assistere a fallimenti di politiche in qualche modo annunciate perché affidate visibilmente a persone assolutamente inadeguate. Naturalmente, sempre nella azienda che ho frequentato per quasi tutta la mia vita di lavoro mi è capitato vedere uomini validi andare in giro e predicare politiche chiaramente impossibili e senza alcuna pietà per le loro capacità, fallire miseramente.

La stessa cosa potrebbe dire un attento osservatore e indipendente laico della politica italiana, della storia di questo nostro paese. Abbiamo avuto tanti governi nati e che non dovevano nascere, tanti ministri che non avevano la statura e le capacità per guidare il settore del paese di loro competenza e che hanno fallito. Il loro fallimento non si deve misurare solo con quello che hanno fatto male, ma anche con quello che non hanno fatto buttando al vento opportunità e bloccando lo sviluppo del paese. Si è sempre detto che la democrazia così è e questi sono i suoi inconvenienti, come persone che il popolo vota senza capire il danno che sta facendo e il gioco dei partiti che spesso, molto spesso antepongono il loro potere alla missione politica.

Credo che si possa affermare che il momento attuale che stiamo vivendo nel nostro paese è assolutamente coerente con il passato e con queste valutazioni, forse il maggiore estremismo delle situazioni è dovuto ad un degrado internazionale che evidentemente non può che influenzare anche noi e le nostre genti, peraltro abbandonate culturalmente da tempo e che oggi manifestano nel modo che vediamo la loro ignoranza insieme a fenomeni di presunzione e di disperazione. Ma la storia, come diceva quel brillante studioso napoletano, ha i suoi corsi e ricorsi e questo consente di non abbandonare la speranza, anche se non cancella la sofferenza del momento. Un momento popolato da tali mediocrità che, al di là delle idee, purtroppo non potrà andare molto lontano e questa è allo stesso tempo una grande minaccia ma anche una grande speranza!

 

Inserito il:06/02/2019 16:51:50
Ultimo aggiornamento:06/02/2019 16:55:41
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