Parlare chiaro, prima o dopo

di Gianni Di Quattro

Per capire quello che succede nel nostro paese, quali sono le sue prospettive, insomma quale è la vera situazione, si deve ricorrere a cercare i mormorii di qualcuno, qualche accenno di qualche esperto di economia, qualche spericolato che, magari esagerando, riesce tuttavia a farci vedere i nodi principali del nostro percorso.

Bisogna fare un lavoro di integrazione del tutto per avvicinarsi alla realtà ed è un lavoro spesso difficile e spesso impossibile e comunque non alla portata di tutti, certamente non alla portata della maggioranza della gente, del popolo.

Il paese è in una situazione difficile e pericolosa, soprattutto per il suo futuro.

Le politiche di questo governo, e per la verità anche di quelli precedenti, non paiono camminare verso la soluzione dei problemi. Paiono come nel passato più interessati al consenso, al mantenimento del potere, alla distruzione degli avversari, visti come nemici, che al futuro del paese.

Io ho un sogno. Spero cioè, che prima o dopo, se possibile più prima che dopo, qualcuno di qualche parte politica, incurante del consenso, delle tradizioni della politica italiana, con il coraggio di una non comune forza culturale e morale, dica al paese la sua vera situazione.

Dica al paese, alla gente, cosa deve fare per andare avanti, per garantire un futuro ai figli, cosa deve fare, in altri termini, per evitare disastri molto dolorosi.

Dica anche i sacrifici che sono necessari per continuare ad andare avanti, per mantenere la nostra democrazia e la libertà.

I tempi delle menzogne sono quasi al termine, non si può ancora camminare senza comunicare la vera situazione, senza tutti insieme prendere coscienza di quello che va fatto.