Jennifer Owens (Irlanda, 1982 - ) - Discussion Developed (2008)
Pensieri – 9 gennaio 2019
di Giorgio Panattoni
- Qualcuno dice che nella vicenda dei 49 migranti sequestrati per settimane su due navi in attesa che un porto concedesse lo sbarco alla fine ha prevalso il buon senso.
- Per fortuna la storia si sta chiudendo con la disponibilità di otto paesi europei, tra cui l’Italia (!), ad accettare di fornire asilo, 6 per nazione (a sottolineare la inesistenza del problema reale).
- Purtroppo per il Governo Italiano e il suo Ministro dell’Interno le cose non stanno così.
- Le dichiarazioni di Salvini dalla Polonia non lasciano dubbi.
- “ “Mentre col premier e col ministro dell’Interno polacco parliamo di protezione delle frontiere esterne dell’Europa e di sicurezza - dice Salvini (e di accordi elettorali per le prossime europee-ndr)) - leggo che a Bruxelles fanno finta di non capire e agevolano il lavoro di scafisti e Ong. Sono e rimarrò assolutamente contrario a nuovi arrivi in italia. E continuo a lavorare per espellere i troppi clandestini già presenti sul nostro territorio. Cedere alle pressioni e alle minacce dell’Europa e delle Ong è un segnale di debolezza che gli italiani non meritano”.
- Per l’ennesima volta si confonde una linea politica, sulla quale ognuno può esprimere il proprio parere, con una situazione specifica, sufficientemente drammatica, che rischia di mettere a repentaglio vite umane. Fare politica sulla pelle di qualche disperato è non solo sbagliato e incivile, ma persino delittuoso.
- Un conto sono i principi, un conto diverso sono le situazioni reali, che si generano indipendentemente dai principi.
- Mi viene in mente quel vice sindaco di Brescia, che ha preso e buttato via le coperte di un clochard, italiano e benvoluto dalla città, per migliorare il decoro della città. Il principio mi pare giusto, la esecuzione folle e delittuosa. Anche perché ci sono molte altre soluzioni, alla portata della Amministrazione civica.
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- Di Maio tenta di fare accordi per le elezioni europee con i gilet gialli francesi, e Salvini ha iniziato dalla Polonia il giro della Europa conservatrice con lo stesso obiettivo.
- Al di là di qualche distinguo, soprattutto per l’azione di Di Maio, non mi pare ci siano sottolineature particolari, tranne la coerenza delle posizioni e la tempestività delle azioni.
- Ma quello che appare subito evidente è che l’altro “fronte”, cioè quello riformista, pensa solo al congresso, che si concluderà a marzo!
- Non sarebbe opportuno creare uno schieramento con tutti quelli che ritengono che un “fronte”, costruito tra diverse componenti europee, selezionate tra quelle conservatrici e quelle antagoniste, sia un grave pericolo per l’Europa, almeno per quella democratica e dialogante?
- Non varrebbe la pena di incominciare a colloquiare con la Merkel e con i Verdi e persino con Macron?
- E con quanti pensano che sarebbe meglio mettersi d’accordo su cosa cambiare e cosa fare di nuovo perché l’Europa diventi quella istituzione che tutti (cioè quelli che ci credono) sognano e che vorrebbero veder realizzata dal prossimo maggio?
- E magari fare un pensiero anche per l’Italia?
- E con questo andare al confronto invece che subirlo.
- In politica, sopra tutto di questi tempi, se si sta fermi si va inesorabilmente indietro.
- Chiaro che rischio la scomunica.
- Per molti e soprattutto per quelli che dovrebbero prendere la iniziativa la mia è eresia politica che privilegia i contenuti alle appartenenze, le cose da fare ai principi che presiedono l’agire dei partiti, che propone alleanze inedite perché sui fatti e non sui principi.
- Ma purtroppo posso stare relativamente tranquillo, anche se avessi a cuore il problema.
- Perché difficilmente, se non si muovono i cittadini, succederà qualcosa.
- Poi, a cose fatte, molti, forse troppi, si lamenteranno di aver perso.
Ultimo aggiornamento:10/01/2019 10:57:26