Aggiornato al 21/11/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Douglas Christian Larsen (from Colorado Springs, USA) - Bewilderment (Smarrimento) painting

 

Salvini a processo

di Tito Giraudo

 

Dunque, il Senato ha dato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini nonostante la commissione incaricata si fosse pronunciata al contrario. C’è da chiedersi a che servono le commissioni, ma questo è un vecchio interrogativo.

Non sono un estimatore del capo della Lega, tuttavia se fossi stato un Senatore non avrei votato a favore, sia per motivi di principio, sia per motivi di opportunità politica, e se poi fossi stato uno della maggioranza anche elettorale.

Salvini era in difficoltà: la presa di distanza di Forza Italia, il fiato sul collo di Giorgia Meloni meglio attrezzata politicamente. Poi il nuovo ruolo dell’Europa che finalmente ha deciso di essere tale e quindi gli ha spuntato l’arma del nazionalismo.

Salvini, dal momento che invece che dai Giorgetti, si fa consigliare dai Bagnai, aveva puntato tutto sulla protervia europea rimanendone scornato; inoltre le uniche ricette economiche che ha continuato a sbandierare: il condono fiscale e l’abbassamento delle tasse sembrano fatte apposta perché giustamente l’Europa non ci dia i quattrini del Recovery.

Nulla quindi giocava a favore di Salvini, gli ultimi sondaggi avevano messo in evidenza la palese difficoltà del leader leghista. Tuttavia, con l’autorizzazione del Senato può rilanciare i suoi temi abituali, quelli per cui alle Europee ha fatto il pieno di voti. Se a ciò aggiungiamo gli aumenti degli sbarchi e la difficoltà di controllare i clandestini anche dal possibile contagio, è chiaro che gli si fornisce un assist insperato.

Nonostante il fenomeno migratorio del 2020, non sia certo quello del 2018, c’è da scommettere che Salvini batterà la grancassa aumentando a dismisura la percezione del fenomeno, facendo dimenticare cone a di là del giustificabile pugno di ferro sugli sbarchi, sia stato un pessimo Ministro degli Interni.

Mi chiedo cosa abbia da guadagnare questa scassatissima maggioranza a buttarla in caciara mediatico-giudiziaria.

Partiamo dai Grillini, più della metà di loro erano “pappa e ciccia” con il Truce sul reddito di cittadinanza e su quota 100, fare i duri con l’immigrazione è stato sbandierato come un successo dell’intera coalizione giallo-verde, il tutto culminato con i decreti sicurezza, opera dell’intero Governo e che presentano pure alcuni vizi costituzionali.

L’avvocato Bongiorno, che presumibilmente difenderà Salvini, avrà buon gioco nel chiedere la correità del presidente del Consiglio dell’epoca (incidentalmente anche l’attuale). Io se fossi “Giuseppi”, non conterei troppo sull’appoggio di un PD.

Il sottoscritto, che in politica ha ancora buona memoria nonostante gli anni, ricorda la fine di Prodi, quando in un Governo d’altri tempi ebbe il medesimo consenso popolare: chiedete a D’Alema che lo trombò per sostituirlo. Lo fece e mal gliene incolse.

Berlusconi, senza ruoli ufficiali in Mediaset è stato condannato “perché non poteva non sapere” e Conte, succubo del duo Matteo-Giggino fino ad un minuto prima di fare il Maramaldo, nel momento in cui la lega si sfilò dal Governo, invece poteva non sapere? Ma per piacere!

Che dire poi del PD. Dopo il caso Palamara che ha obbligato: ciechi, sordi e muti a prendere atto delle ingerenze “sinistre” della Magistratura, ingerenze spiace dirlo, che riguardano gran parte dei magistrati che contano. Continuare a menare la solita solfa “che la maggioranza dei giudici è affidabile” è come credere nella Democrazia dal basso dei Grillini.

Certamente il PD, ma soprattutto i Grillini nati grazie al giustizialismo, non avranno la capacità di intervenire sui temi della Giustizia penale e, di conseguenza non lo faranno nemmeno su quella civile, cosa che sicuramente ci chiederà l’Europa. Inoltre, in un Paese dove la popolarità della classe politica è al minimo storico (lo toccheremo con mano conoscendo l’esito del prossimo referendum), quella stessa classe politica che fu imbelle con “mani pulite” (e ora rimpiange il passato), manda a processo un Ministro per un reato opinabilissimo, creando un precedente.

Io se fossi il ministro Lamorgese, non dormirei sonni tranquilli con l’idea delle navi passeggeri per la quarantena dei migranti sbarcati, idea (per me ottima) che se fosse nata dalle destre avrebbe sollevato gli strali indignati dei Sinistri.

Vedremo se Salvini in questi giorni crescerà nei sondaggi, mi sento di dire che probabilmente si stabilizzerà interrompendo la discesa, a differenza di Renzi che ancora una volta butta al vento le sue capacità strategiche per l’ormai palese incapacità tattica.

L’unica cosa che mi conforta, è che ci avviciniamo sempre più al Governo tecnico, cosa di per sé piuttosto antidemocratica, ma quando ce vo’…….

 

Inserito il:04/08/2020 16:15:00
Ultimo aggiornamento:04/08/2020 16:21:58
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