Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale
Le sfide per i paesi di fronte alla rielezione di Donald Trump
di Achille de Tommaso
L'elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti apre scenari geopolitici ed economici complessi per diverse nazioni. Ogni paese affronta sfide uniche legate alla politica estera, al commercio e alla propria stabilità interna. Di seguito una panoramica delle principali implicazioni.
Regno Unito
- Impegno in Ucraina e Leadership Europea
Il Regno Unito, tra i principali sostenitori dell'Ucraina contro la Russia, potrebbe trovarsi in difficoltà se gli Stati Uniti ridimensionassero il proprio coinvolgimento in Europa per concentrarsi sul Pacifico. Londra dovrebbe intensificare il proprio ruolo diplomatico e militare come leader europeo autonomo. - Sfide Economiche Post-Brexit
Il protezionismo di Trump potrebbe aumentare le difficoltà economiche per il Regno Unito, già impegnato a consolidare la propria posizione commerciale globale post-Brexit. Settori come l'automotive e l'agroalimentare rischiano di subire l'impatto di dazi o barriere commerciali. - Rinforzo del Populismo
La rielezione di Trump rappresenta un'opportunità per leader populisti come Nigel Farage, che potrebbero sfruttare la situazione per rilanciare retoriche anti-establishment, complicando ulteriormente i rapporti con l'Unione Europea.
Iran
- Preoccupazioni per il ritorno di una linea dura
Sebbene Trump abbia evitato guerre aperte durante il suo primo mandato, l'Iran potrebbe trovarsi nuovamente sotto pressione, con possibili inasprimenti delle sanzioni e un rafforzamento del supporto americano a Israele. L'assenza di una chiara politica di dialogo da parte degli Stati Uniti rischia di destabilizzare ulteriormente la regione.
Mosca
- Apertura al Dialogo
Trump ha dichiarato di voler perseguire la pace in Ucraina, offrendo a Mosca una possibile finestra per riallacciare i rapporti con l'Occidente. Tuttavia, la prudenza russa rimane alta, poiché la politica estera americana è spesso influenzata da molteplici dinamiche interne. - Strategia di Attesa
Mosca osserva con attenzione le mosse di Trump, sperando in un allentamento delle sanzioni e in una maggiore cooperazione su temi globali. Tuttavia, l'esito della guerra in Ucraina rimane un nodo cruciale per il futuro delle relazioni con gli Stati Uniti.
Tel Aviv
Il più felice tra i leader mondiali per il ritorno alla Casa Bianca di Trump è probabilmente Benjamin Netanyahu. Il premier israeliano e il presidente repubblicano sono legati da una profonda amicizia, rafforzata dalle scelte del tycoon durante il suo primo mandato. Netanyahu deve a Trump il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele, la firma degli Accordi di Abramo per una "normalizzazione" dei rapporti tra Israele e diverse nazioni arabe, e il ritiro dall'accordo sul nucleare iraniano. Inoltre, da presidente Trump dichiarò "legali" tutti gli insediamenti israeliani nei territori palestinesi e sulle Alture del Golan, nonostante questi siano illegali per il diritto internazionale. In cambio, Netanyahu ha ringraziato Trump dedicandogli una colonia israeliana, che ora porta il suo nome: Trump Heights.
Cina
- Tensioni Commerciali e Opportunità per l'Europa
La politica di Trump verso la Cina, caratterizzata da dazi e competizione strategica, potrebbe offrire opportunità a paesi europei come l'Italia, che potrebbero sostituire alcuni fornitori cinesi negli Stati Uniti. Tuttavia, la Cina rimane un attore chiave nelle catene di approvvigionamento globali. - Rafforzamento dell'Asse Mosca-Pechino
L'allontanamento degli Stati Uniti dalla Russia e il rafforzamento dei legami tra Mosca e Pechino rappresentano una sfida geopolitica per l'Occidente, con potenziali implicazioni sulla sicurezza globale.
Taiwan
Durante la corsa elettorale il tycoon ha criticato la posizione di vantaggio competitivo di Taiwan nel settore dei semiconduttori e ha espresso la necessità che il governo dell'isola paghi di più per la sua difesa. Queste posizioni hanno fatto sprofondare nell'incertezza Taipei, che teme un ritiro del suo più importante sostenitore internazionale. C'è il timore che in sede di accordi negoziali con Pechino, Trump possa proporre uno stop al sostegno politico e militare a Taipei, in cambio di una riduzione del deficit commerciale con la Cina. E se Washington facesse un passo indietro smettendo di fornire armi a Taipei, Pechino potrebbe accorciare le distanze dall'obiettivo temporale e politico di "riunificare" l'isola alla madrepatria.
_______________________________________________________________________________________
India
Anche il premier indiano ha salutato con giubilo il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Narendra Modi, che vuole assumere il ruolo di leader del Sud Globale e di mediatore tra Kiev e Mosca (l'India ha stretti legami con la Russia e si è rifiutata di condannare l'aggressione in Ucraina), spodestando le ambizioni del leader cinese Xi Jinping, riconosce enormi vantaggi di una seconda amministrazione del tycoon.
In ottica anti-cinese, Trump potrebbe garantire un miglioramento delle relazioni tra New Delhi e Washington in settori quali difesa e antiterrorismo. Di contro, però, c'è il timore che Trump imponga tariffe più elevate sulle esportazioni indiane verso gli Stati Uniti per un valore di oltre 75 miliardi di dollari, andando a colpire prodotti tecnologici, farmaci, gemme e gioielli. Alcuni economisti stimano che il Pil dell'India potrebbe ridursi dello 0,1 per cento entro il 2028 se i dazi di Trump venissero implementati.
Tuttavia, New Delhi non dovrà affrontare le critiche degli Stati Uniti per le politiche interne che sfidano le norme democratiche, come invece accaduto durante l'amministrazione Biden. Il presidente democratico aveva infatti espresso il suo sostegno al colpo di Stato che ha rovesciato la leader del Bangladesh Sheikh Hasina, alleata dell'indiano Modi.
_______________________________________________________________________________________
Germania
- Crisi Politica e Economica Interna
La Germania affronta una recessione economica e un governo in crisi, con il rischio di elezioni anticipate dopo l'uscita dei liberali dalla coalizione. La vittoria di Trump e il suo approccio protezionistico potrebbero aggravare queste difficoltà, colpendo duramente l'industria tedesca, in particolare l'automotive. - Difficoltà Democratiche e Sociali
Studi recenti indicano una crescente disillusione dei cittadini tedeschi nei confronti della democrazia costituzionale e un aumento della xenofobia. Questo contesto sociale potrebbe complicare ulteriormente la gestione delle sfide interne ed esterne. - Impatto del Green Deal
La transizione ecologica, sebbene fondamentale per l'Europa, rischia di penalizzare ulteriormente l'industria tedesca, già in difficoltà per le regolamentazioni stringenti e l'abbandono delle auto a combustione.
Conclusioni
La rielezione di Donald Trump impone ai principali attori globali di rivedere le proprie strategie. Per il Regno Unito, Germania, Cina, Mosca, Iran e Israele, le implicazioni spaziano da nuove opportunità di cooperazione a sfide geopolitiche e commerciali complesse. La capacità di adattarsi rapidamente a un contesto in evoluzione sarà fondamentale per affrontare le incertezze del futuro.