George Schill (Contemporaneo - Pittsburgh, PA - USA) – Crossroads
Responsabilità e pentimento
di Giorgio Panattoni
Forse si incomincia a capire quale enorme errore sia stato fatto con la bocciatura referendaria della riforma costituzionale.
Qualche esempio preso dalla cronaca politica recente servirà per rendere esplicite le questioni sul tappeto.
Iniziamo dalla norma che rende obbligatorie le vaccinazioni per la frequentazione di asili e scuole.
Norma di grande civiltà sopra tutto per un paese come il nostro, molto disuguale e che non brilla per una diffusa buona sanità.
Bene, fatta la norma, e trovati gli strumenti per renderla applicabile senza oneri eccessivi per le famiglie, si è assistito ad una serie di attacchi da parte delle autonomie regionali davvero fuori misura.
Le due regioni a guida leghista, Lombardia e Veneto, hanno bloccato l'esecuzione della norma decidendo di rinviarla. Risultato, bambini di serie A e bambini di serie B, cosa che in fatto di tutela della salute è gravissima.
Questo è stato possibile perché l'assurda regolazione dei poteri tra lo stato centrale e le regioni lo consente e lo autorizza, dopo la infelice modifica del titolo quinto della costituzione fatta dal governo Prodi sotto il ricatto degli esponenti delle autonomie, che, vista la esigua maggioranza parlamentare di quel Governo, minacciò di farlo cadere se non si davano ampi poteri agli organi periferici.
Ebbene, la riforma costituzionale bocciata prevedeva di modificare la assegnazione dei poteri su temi di interesse generale del paese, che correttamente devono rientrare sotto la responsabilità del governo centrale.
Ma ovviamente questo non interessava i cittadini, almeno sino ad oggi.
O così spero che sia.
Del resto la decisione delle due regioni sembra ispirata a motivi esclusivamente politici (e non è la sola), anche se fatta sulla pelle dei bambini.
Ma c'è di più. La Regione Valle d'Aosta sta varando una legge per promuovere SCUOLE NO VAX, cioè scuole ove non sono previste le vaccinazioni decise dalla norma statale.
Un caso di opposizione frontale, incomprensibile e pericolosa.
Anche in questo caso ai cittadini non interessava che le autonomie potessero arrivare a questo.
E come al solito dovrà essere la magistratura a cavare i ragni dal buco, perché la politica, in questo caso i cittadini, non sono capaci di farlo.
Un altro esempio illuminante, tra i tanti.
Il Ping pong estenuante tra Camera e Senato continua su temi di enorme importanza.
La legge sulla decisione di poter porre termine alla vita in determinate situazioni è stata dopo anni approvata alla Camera e bloccata al Senato, con poche speranze che possa uscire dallo stallo.
E intanto la magistratura si deve occupare del processo a Cappato, che ha aiutato un povero sfortunato ad andare in Svizzera (!) per poter morire in pace.
E lo IUS SOLI si sta barcamenando allo stesso modo, con veti politici aiutati dalle diverse situazioni di maggioranza tra le due Camere.
Ovviamente la abolizione del Senato avrebbe facilitato le decisioni su temi così importanti, ma ai cittadini anche questo non importava.
Che qualcuno si sia pentito ?
Penso di no, anche se spero di sì, perché per troppi sono ancora più utili al paese i problemi di posizionamento politico, le beghe interne, i poteri personali.
I cittadini dovrebbero almeno capire che lo strumento referendario non è un sistema di convalida di questa situazione, ma un modo per esercitare direttamente una responsabilità su temi definiti. Cioè direttamente sulla loro pelle.
Che è proprio quello che non è avvenuto e che oggi stiamo pagando tutti.