Jackson Pollock (Wyoming, USA, 1912 - Springs, New York, 1956) - Abstract on paper
Per andare dove si deve andare
di Gianni Di Quattro
Lo spazio che Conte vuole ricoprire è quello di centro politicamente con il suo partito, perché è la sua personale formazione e perché probabilmente ha visto i dati che dicono che il centro sarebbe l’area sociale di maggiore sviluppo, lasciando la destra e la sinistra sempre più nelle mani di estremisti o comunque di chi è guidato da ideologie vecchie rivisitate in qualche modo.
Ma lo vogliono fare tutti, è il tentativo che la Lega sta cercando di fare neanche tanto nascostamente, è l’obiettivo di gruppi come quello di Calenda e di Renzi, è naturalmente il luogo del cavaliere. Forse anche di Letta, almeno in parte.
La sensazione è che forse si sbagliano tutti. Nel futuro la politica si dividerà in progressisti e conservatori, che prenderanno vari nomi, potranno anche dividersi tra di loro per ragioni personali, ai loro lati ci saranno alcune frange di vecchi estremisti certamente non significative anche se saranno sempre una spina nel fianco di tutte le società. Persino le religioni, come sempre, avranno influenza soprattutto in certi paesi dove il laicismo e la cultura sono rimasti un passo indietro.
Bisogna vedere se Conte non se riuscirà a conquistare il partito perché ci riuscirà avendo avuto l’investitura dall’elevato, ma come ci riuscirà. Quanto sarà autonomo? Riuscirà a trovare un modus vivendi con il giovane Casaleggio? Riuscirà ad eliminare alcuni figuri che si sono attaccati al movimento perché senza arte e né parte e che cercano di rimanere nel gioco degli incarichi, dei soldi, delle interviste televisive? Riuscirà a far diventare prima di ogni cosa il movimento un partito e a dargli una struttura? Il vecchio elettorato che lo ha fatto vincere nel 2018 capirà tutto quello che succede? Molti hanno profondissimi dubbi e io non riesco a dar loro torto.