Giada Gaiotto (1987 – Ciriè (TO) – Due lupi
Una storia vera
di Giorgio Panattoni
In Ucraina un lupo si è ferito ad una zampa e si è trovato tra le rotaie del treno incapace di rialzarsi e uscire dal pericolo. Il suo compagno non lo ha abbandonato, si è disteso accanto a lui e quando un treno gli passava sopra abbassava la testa del lupo malato per non farlo morire. E per 24 ore la cosa si è ripetuta sino a quando un soccorritore li ha presi e portati in ospedale per curare la ferita.
Senza parole, c'e un filmato a documentare questa incredibile vicenda.
Il lupo ferito è filo russo, che approva l'invasione del paese e la perdita della Crimea, l'altro, l'eroe della nostra storia, è un acceso patriota che difende la indipendenza e l'integrità della nazione.
Due lupi del branco.
Hanno parlato a lungo in quelle 24 ore, sempre sul punto di morire, si sono spiegati, hanno capito le reciproche opinioni, hanno disegnato i loro scenari, hanno fatto proposte per il futuro.
Hanno concluso che se fossero riusciti a sopravvivere bisognava trovare un accordo per una vita serena, tutti insieme, e con tutti gli altri lupi.
E magari anche con treni che si fermano davanti a un lupo ferito e a un lupo che dell'amicizia ha fatto la sua ragione di vita.
Un treno che capisce e che sa reagire.
Sto cercando il nome del soccorritore che ha risolto la penosa e pericolosa situazione. Non appena l'avrò trovato lo comunicherò alla Direzione del PD, e agli altri partiti, magari un suo intervento potrebbe rimettere nei giusti binari anche le ferite aperte tra loro e nel paese.
Ma purtroppo si tratta di uomini, che vogliono dirigere il paese, e non di lupi, e di amicizia se n'è vista poca, per non dire niente.
E i treni continuano ad andare senza fermarsi, ognuno sul suo binario.
Ma occorre tentare, chissà che avvenga il miracolo dei lupi.
E allora davvero rimarremmo senza parole, attoniti e storditi, e finalmente in pace con noi stessi, e con gli uomini, non solo con i lupi.