Francine Ethier (Quebec - Canada) - Singing Crickets - 2012
Dalla costituente all’insussistenza, …. e ritorno
di Davide Torrielli
Qualche giorno fa in qualche meandro dell’insulsa programmazione televisiva, tra Verissimo e Isola dei Famosi, tra Uomini e Donne Gay in versione moderna e Ballando con le Stelle, ha fatto capolino un collegamento con qualche rappresentante dei Five Stars in numerosa visita a Copenaghen dalla quale comparivano i soliti due, segnalando di aver intrapreso questa intrepida missione alla scoperta di super intelligenze danesi nel settore delle nuove tecnologie nel campo della gestione ed uso delle rinnovabili, dei rifiuti e dell’inquinamento più in generale. In sintesi, sembra che abbiano scoperto l’uso dei termovalorizzatori danesi, senza però maneggiare con disinvoltura i MW che l’intervistato non dava impressione di titillare tutti i giorni.
Peccato non mi abbia dato un colpo di telefono: senza dover andare in delegazione in Danimarca lo avrei accompagnato vicino a Milano dove a Figino ne funziona uno molto efficace ed all’avanguardia, senza dover affrontare i rigidi climi del nord.
Gli sarebbe stata offerta anche una spiegazione del come bruciando rifiuti magicamente si riesca a produrre energia elettrica in quanto ho la sensazione che a molti dei M5S non sia proprio chiaro in quanto ne parlano ognuno a modo suo, in modo un po’ confuso.
Credo sia importante rilevare come personalmente ritenga che un Movimento, che ora è Partito, abbia una sua curva caratteristica su di un diagramma cartesiano, tanto per rimanere nel tecnico.
Sull’asse X certamente metteremo il tempo che passa o le cose da fare a scelta, e su quello Y il livello dell’intensità “distruttiva” indicante la forza di impatto relativa alla qualità e quantità della protesta demolitiva degli status quo.
La curva che funziona è una semplice gaussiana ovvero, quello che assomiglia ad una collina dove dopo una repentina crescita delle Y, prende posto nella discesa di tale valore, un costante e progressivo aumento delle X che sono le cose che contano.
Ho invece la sensazione che gli amici M5S non conoscano tali principi che potrebbero invece tranquillamente ricordare loro che dopo aver distrutto occorre costruire: la loro equazione assomiglia invece chiaramente ad una iperbole che sale di continuo sulle Y ma si sposta poco sulle X.
La continua e costante opera di demolizione è certamente necessaria quando compare anche una sorta di predisposizione alla costruzione delle fondamenta di ciò che si pensa possa essere il nostro futuro.
Debbo invece confessare, che le X non crescono ma siamo invece di fronte ad una costante crescita delle ordinate in modo anche esponenziale. Qualcuno, spieghi che è venuto il momento di iniziare a pensare di costruire qualcosa che non sia la famosa passera per tutti di Silvio, con vergini che attendono sul bordo del fiume dove scorre latte fresco, o i magici magheggi di Monti che in un giro di carte dimostrava che siamo a posto con i numeri.
Qui ci vuole il buon senso di chi non spara a zero su tutto, atteggiamento lodevole in una fase iniziale, ma che, dati alla mano, guarda in faccia la realtà e dispone interventi, non leggi a raffica piegati in decreti origami, che durano dalla sera alla mattina.
Interventi strutturali, non pezze umide.
Niente di tutto questo, loro dopo aver intrapreso un alacre lavoro di demolizione, continuano a non cacciare sistemi di correzione validi ma perseverano nell’opera di smantellamento di quanto non c’è più o del quale poco rimane. È giunta l’ora di costruire!
Mi viene quindi in mente un paragone certamente irriverente ed ardito, forse un po’ tracotante, ricordando la nostra storia recente dove un muscoloso ed impettito signore era ben riuscito a demolire i flaccidi competitors di una flatulenta fetta di passato passando poi al tentativo di costruire qualcosa di scintillante. La prima parte gli era riuscita non male, anche perché dall’altra parte non c’era molto ed una spintarella equivaleva ad uno zunami, ma poi mi pare che la costruzione di quanto venne dopo non sia durata molto oltre che un ventennio.
Egli ricordava un poco il capelluto comico di oggi che stimo fortemente per quanto è riuscito a fare nonostante lui dall’altra parte non è che abbia trovato poi chissà che avversario …
Inevitabile dire che i due diagrammi si somigliano abbastanza specialmente nella geometria che a mio parere è addirittura congruente nel senso geometrico.
Anche il forzuto di allora si intendeva di tutto, di macchine agricole, di tecnologia, di politica estera di assetto strategico, di finanza …. Esattamente come quelli di oggi; anche lui dichiarava inammissibile chiunque nel suo movimento faceva capolino fuori dal solco tracciato dall’aratro. Un aratro, internet, un solco, il blog: non cambia molto.
La bella notizia è che diamo per scontato che la storia si ripresenta puntuale come la struttura ondulatoria della luce con tutto il suo contenuto di forza, massa ed impatto energetico, la stessa chiederà conto agli amici distruttori di un appuntamento che fu al tempo la ben conosciuta disfatta e disfacimento e la magica e scintillante energia della Costituente di chi invece sapeva cosa stava dicendo e come fare di questo Paese quello che nei contenuti è ancora oggi a dispetto di tanti mafiosi, camorristi, clandestini, ladri, politici corrotti, faccendieri, vecchie puzzolenti cariatidi che odorano di marcio.
La storia insegna che tutto torna e va, più o meno con lo stesso ritmo e tempi: basta saper aspettare ed anche questi andranno, ed avranno avuto il merito indiscusso di aver preparato il campo piatto per una generazione di ragazzi intelligenti e preparati quali sono i 18enni di oggi che tutto sono meno che coglioni.
Loro conoscono la rete tanto millantata da chi oggi la usa in un senso e domani in un altro, e non si permettono di propinarla a loro uso e consumo a tanti anziani che oggi, a sorpresa, costituiscono la maggioranza di quelli che protestano e demoliscono, di quelli che non sanno che dietro un pc c’è sempre un uomo che con un click, manipola tutto quello che vuole così, come gli pare.
La democrazia digitale.
Mi pare di aver studiato che qualcuno faceva nello stesso modo con il ministero della Propaganda o forse ricordo male.
Ovviamente si tratta di un ricordo, soggetto ai miei errori di memoria.
Il grafico, però, che ricalca l’equazione, è quello.
Uomini che furono della Costituente, quando arrivate?
Vi stiamo aspettando.