Frans Verbeeck (Fiammingo, 1510-1570) - Satira della follia umana
Basta con le prese in giro, o peggio
di Giorgio Panattoni
Si è conclusa l’ennesima farsa dei Cinque Stelle.
E’ ora di dire basta, i cittadini italiani, nella loro grande maggioranza, sono stufi di essere presi in giro.
Democrazia diretta, dicono e lo sbattono in faccia a chi, secondo loro, non è democratico. Cioè tutti gli altri, bontà loro.
Basta, non lo sopportiamo più.
Elezioni del candidato CAPO DEL GOVERNO. Votano poco più di 36.000 iscritti, cifra davvero modesta, senza alcuna garanzia, e molto al di sotto delle attese.
Cioè un quinto degli ISCRITTI (NON DEI SOSTENITORI, OVVIAMENTE).
Ma dicono che è il massimo della democrazia, beati loro.
Il candidato da votare è stato deciso dal capo del movimento, senza alcuna consultazione. E’ stato imposto al voto, senza alternative, vista la designazione. Il rischio di candidarsi contro, come successo in passato, era quello di essere espulso. Viva la democrazia.
E, malgrado tutto questo, pare che sia stato votato da poco più dell’80% dei votanti, malgrado l’assenza di competitors.
Ma c’è di più. Il capo ha deciso che il candidato capo del governo sia anche capo del “partito” (aggregazione, movimento, insieme, web, cosa è?).
Ma la votazione non è stata indetta per decidere il capo del “partito”, cosa ben diversa dal candidato capo del governo, ovviamente, soprattutto nella loro definizione di democrazia diretta, che per definizione non dovrebbe presupporre un capo.
Anche se quello attuale ha dimostrato di decidere praticamente tutto da solo.
Altra forzatura del tutto contraria alla democrazia diretta, sempre secondo la loro definizione.
Qualcuno non era d’accordo, ma non lo hanno fatto parlare, un incontro vivace dietro le quinte e tutto si è sistemato. Anzi no, perché la partita pare non sia finita lì.
Viva la partecipazione e il confronto.
Appena eletto il candidato capo del governo ha affermato che lui vuole finalmente fare il contrario di tutto quanto fatto sino ad ora.
E’ possibile per una volta capire che cosa propone? Ma è evidentemente troppo, perché bisogna aspettare la votazione del web. Cioè si fa in Italia quello che decidono 35.000 persone.
Democrazia!
Ecco perché siamo stufi di essere presi in giro!
Per fortuna a supportare il capo del “partito” c’è un altro esempio nel mondo a sostenere la sua idea di democrazia.
Non mi riferisco al dittatore della Corea del Nord, ma a Donald Trump, niente meno presidente della democrazia più osannata nel mondo, cioè quella degli USA.
Bene, questo signore, che è bene ricordare ha perso le ultime elezioni in termini di voti, e non rappresenta quindi la maggioranza del paese, ne sta facendo di tutti i colori.
E’ andato all’ONU e ha fatto un discorso così aggressivo da provocare la reazione di quasi tutti (tranne i quasi dittatori come lui).
Ad esempio dell’IRAN, che guarda caso si è subito divertito con la atomica.
Grazie per la tensione insostenibile che sta di nuovo iniziando ad attraversare il mondo.
E il mondo dello sport, tra gli altri, ha preso di nuovo le distanze.
Basket NBA, baseball, football americano lo hanno fatto platealmente, alcuni persino mettendosi in ginocchio all’inno americano.
E Trump, imperturbabile, cosa ha risposto?
Che bello se tutti questi signori venissero licenziati! E intanto ha cancellato l’invito ad un incontro alla Casa Bianca.
Cosa che non può dire per Steve Wonder, che si è inginocchiato anche lui in mezzo a fans in delirio.
Ma gli piacerebbe molto.
Perbacco, che democrazia è se non la pensano come me?