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Troppi mostri sono figli dell’Occidente
di Maurizio Merlo
I media ci martellano di crimini internazionali, di guerre di cui fatichiamo a intravedere un senso e inorridiamo nell’osservare i danni umanitari provocati.
Una guerra di tutti contro tutti, un allarme di civiltà, certo soltanto l’ultimo nella storia dell’Umanità.
E da noi in Occidente, accanto alle guerre e alle tante tragedie, tanta celebrazione di falsi valori, tanta mitologia della democrazia e della libertà da esportare a chi si presume la civiltà non ce l’abbia, tanto colonialismo irrisolto.
Leggerezza da ricchi stupidi, ricordiamo alcune gemme di cui il firmamento storico occidentale è ricco, tralasciamo per una volta gli orrori del nazifascismo, che pur Occidente sono: negli anni ’20, la ferocia delle sanzioni contro la Germania nel dopo prima guerra mondiale, che produsse, più o meno indirettamente, la risposta feroce del Nazismo, contro cui l’Occidente dovette provare a riorganizzare i suoi valori; la bomba atomica, che cambiò in direzione della barbarie gli scenari dei conflitti mondiali; il Vietnam negli anni ’60 del secolo scorso; e la miriade di episodi che apparentemente secondari, in realtà hanno sconvolto aree geopolitiche di grande rilievo, dagli epigoni relativi a Gheddafi all'Afganistan.
Oggi parliamo di Europa. Siamo stati capaci di creare una creatura libera e bella ma totalmente priva di testa, con patrioti, fascisti e afascisti all'assalto dei singoli Paesi e perché no della stessa Europa. Un’Europa tempestata da veti di paesi e personaggi minori promossi con stoltezza di sistema a giganti che ci ammoniscono sul fatto che senza di loro l’Europa non ha autorità per decidere. Teatro dell’assurdo? No! Europa oggi, minacciata, con grandi difficoltà di difesa da attacchi militari sul fronte russo, conflitto da Gorbaciov a Putin largamente prevedibile e dunque prevenibile; da mercati economici interni all’Occidente, gli Usa, ed esterni, la Cina; dall’incapacità di autodeterminarsi, riformarsi, governarsi politicamente.
Troppa ricchezza e troppa stoltezza in Occidente, e in grande evidenza il dubbio di aver creato proprio noi i mostri più grandi.
"Come? – alcuni lettori mi scrivono – Possiamo essere noi gli unici autori di mostri e atrocità in giro per il mondo? Rispondo: “Certamente no, l'uomo, inteso come Umanità, non vive soltanto in Occidente, imperversa ovunque nel pianeta, intendo soltanto affermare una certezza: essendo noi occidentali faro inarrivabile di civiltà, siamo sicuramente i maggiori responsabili dell’intolleranza, delle logiche di guerra, della barbarie!".