Varieventuali 3.
Alla rinfusa qualche dato e qualche commento sulla attualità.
GRILLO, che mi pare stia passando il segno (come gli capita sovente).
“Il Presidente Napolitano ha lavorato contro la democrazia”. Detto da lui, che della sua organizzazione ha fatto una specie di regola di clausura autoritaria, con tanto di espulsioni, sembra davvero una mossa estrema contro la riduzione delle vocazioni.
“Renzi è un buffoncello che ci ricatta”. Ogni tanto si ricorda di essere un comico e torna ad essere coerente. Forse.
“L’elettore del PD è un broker, un finanziere o un ex della Banda della Magliana”. Deve essersi sbagliato, l’ha detto Crozza alla televisione mentre lo stava imitando. Impossibile che sia un politico a dirlo.
COFFERATI, ancora tanto incazzato
“Il voto di un PD non può valere come quello di un fascista”. Ahi, la sinistra, anche quella che si proclama tale, è proprio finita. Erano solo primarie, ma è triste lo stesso.
CUPERLO, citando Fantozzi
“Sette italiani che si trovano insieme fanno un partito e tutti e sette vogliono dirigerlo”. Ma avrà capito che una volta era una battuta?
RAZZI
“Berlusconi è il genio che abbiamo sulla terra. Se mi dice di votare Totò Riina, che fa cose giuste per l’Italia, io lo voto. E’ il mio idolo”. Certo non si pensava a questo quando si parlava di lealtà alle decisioni della maggioranza di un partito.
DE LUCA, SINDACO DI SALERNO
“Io non mollo, la mia condanna è ingiusta”. Condannato a un anno con sospensione dei diritti civili, sospeso dalla carica, avrebbe saltato le primarie PD in Campania. Fa ricorso al TAR DI SALERNO (!) che annulla la sentenza in meno di 48 ore e lo rimette sul trono! Ma chi dice che in Italia la giustizia è lenta? Basta andare a Salerno (e chiamarsi De Luca).
TSIPRAS
Vince le elezioni in Grecia e per governare si allea con un partito della destra anti euro. La notizia fa scalpore, ma Bertinotti, famoso ex, dice prontamente “Tsipras può farlo”, solo lui. E per gestire la situazione economico finanziaria del paese, non per fare le riforme istituzionali, dove è ovvio che ci voglia una cooperazione pattizia tra formazioni di diverso orientamento politico (come al momento della costituente!). Finalmente un grande esempio di coerenza. Grazie, Fausto, ne avevamo bisogno.
Emerge come al solito un quadro confuso, del resto figlio della realtà, e la solita difficoltà a valutare le cose per quel che sono, e non per come fa comodo che possano essere.