Daniel Patrick Kessler (USA, 1956 - ) - The White House
Il voto dei cattolici americani e storie Vaticane
di Vincenzo Rampolla
È ormai chiaro, dalle indagini e dalle analisi condotte dopo l’elezione presidenziale: la componente cattolica è stata determinante sul risultato del 2020. Oltre al diretto sostegno del Vaticano e dei vescovi americani per Joe Biden, non è mancato il velato appoggio da parte di due giudici nominati da Trump alla Corte Suprema: Brett Kavanaugh e Amy Coney Barret, entrambi cattolici: hanno bloccato qualsiasi tentativo di indagine sui brogli elettorali, violando la fiducia dell’elettorato repubblicano Gop (Good Old Party).
Lo stesso vale per William Barr, l’Attorney General di Trump che si è rifiutato di condurre qualsiasi indagine sui possibili brogli dichiarando che eventuali brogli emersi non avrebbero ribaltato il risultato del voto. Neil Gorsuch, giudice indipendente, è stato l’unico tra quelli nominati da Trump ad avere fatto almeno un tentativo per esaminare il caso.
E parliamo dei porporati. Joseph Nauman, arcivescovo del Kansas, responsabile del Comitato vescovile Usa sulle attività a favore della vita, in una lunga intervista riportata in parte, ha detto che è ora che Biden smetta di definirsi un cattolico doc: Quando dice di essere un cattolico devoto, noi vescovi dobbiamo correggerlo. E benché la gente abbia dato a questo Presidente potere e autorità, non può definire che cosa sia valido per un cattolico e quale sia un valido insegnamento cattolico. Sta usurpando il ruolo dei vescovi e confonde la gente. Dice di essere cattolico e al tempo stesso vuole costringere la gente a sostenere l’aborto con le proprie tasse. Ma ora che Biden è stato eletto, i vescovi cattolici americani stanno considerando l’opportunità di chiedergli di smettere di ricevere la comunione a causa della sua posizione sull’aborto. Credo che il Presidente abbia la responsabilità di non presentarsi per ricevere la santa comunione. Quanto i cattolici ricevono l’eucaristia, riconoscono la reale presenza si Gesù e anche credono negli insegnamenti della Chiesa. Il Presidente Biden non crede negli insegnamenti della Chiesa in materia di santità della vita e perciò non dovrebbe porre il sacerdote nella posizione di decidere se ammetterlo o meno all’eucaristia. Dovrebbe saperlo dopo essere stato cattolico per 78 anni. Ciò che il Presidente appoggia è un male estremo.
Nauman, con il vescovo David Malloy, ha poi aggiunto: Rattrista vedere che il primo atto compiuto dal presidente Biden sia di distruggere le vite umane nelle nazioni in via di sviluppo. Si riferisce alla Mexico City policy, cancellata da Biden non appena salito al potere. Impediva l’uso di fondi governativi per finanziare organizzazioni senza fini di lucro che promuovevano l’aborto al di fuori dei confini statunitensi. Padre indiscusso della regola era stato Reagan e cancellata poi da tutti i Presidenti democratici venuti dopo e reintegrata da tutti i Presidenti repubblicani successivi, incluso Trump che la reintegrò appena arrivato alla Casa Bianca. Questo ordine esecutivo, conclude Nauman, è antitetico al raziocinio, viola la dignità umana, è incompatibile con gli insegnamenti della Chiesa Cattolica.
Il voto cattolico è stato determinante nell’elezione di Biden alla Casa Bianca non solo per il contributo notevole del voto ispanico ma soprattutto per l’azione diretta e aperta da parte del Vaticano, confortata da una circolare inviata dai vescovi americani a tutti i fedeli in cui venivano guidati al voto. La circolare era un attacco palese alle politiche di Trump in cui lo si accusava di ciò che ora lo stesso Biden sta facendo al confine con il Messico. Essa ribadiva fermamente l’opposizione della Curia americana all’aborto.
Joe Biden si era presentato come candidato moderato, anche se tutti erano perfettamente al corrente delle sue posizioni radicali in materia di aborto. Troppo tardi. Ai vescovi ora non resta che fare marcia indietro con una forte perdita di credibilità nella base dei fedeli Usa. Notevole lo scalpore tra i cattolici americani suscitato dalla trasmissione Report di RAI 3 che ha rivelato che l’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), organismo della Santa Sede che si occupa della gestione del suo patrimonio, abbia investito €20 milioni nella società farmaceutica svizzera Novartis che, attraverso la controllata Sandoz, produce la pillola concezionale del giorno dopo, dal Vaticano dottrinalmente equiparata a un aborto. L’informazione è fornita da Giorgio Milone, Revisore generale del Vaticano dal 2015 al 2017 che precisò trattarsi di mancata supervisione da parte del funzionario pontificio responsabile.
Per la cronaca la Novartis è stata rinviata a giudizio da un giudice milanese insieme alla Bayer per aver operato una truffa ai danni del sistema sanitario della Lombardia. Sempre Novartis a giugno 2020, aveva concordato di pagare una penale di $ 233,9 milioni al Ministero della Giustizia Usa e $ 112,8 milioni alla Security Exchange Commission per incentivi finanziari non documentati pagati dal 2012 al 2015 a professionisti per commesse della Sanità in Grecia. Nel marzo 2020 anche la Sandoz aveva pagato una penale di $195 milioni sempre al Ministero della Giustizia per violazioni delle leggi anti monopolio tra il 2013-15.
Nel luglio del 2020 è giunta a conclusione un’altra causa tra Novartis e il Ministero Giustizia americano in materia di incentivi finanziari pagati a professionisti della sanità americani per prescrivere i medicinali della società. La penale in questo caso è stata di $ 678 milioni. Altre inchieste del Ministero della Giustizia avevano interessato un comportamento simile da parte di società sussidiarie di Novartis in Vietnam e Corea Del Sud. Novartis oggi è anche impegnata nella produzione dei vaccini della Pfizer-BioNTech e medicinali per il COVID-19.
Il Vaticano ha intanto annunciato la Quinta Conferenza Internazionale Vaticana dal 6 all’8 maggio con sponsor Moderna e la Fondazione John Templeton molto attiva negli USA sul controllo delle nascite e uno dei principali protagonisti nella diffusione dei contraccettivi nel mondo. Tra gli ospiti emergono Anthony Fauci immunologo americano di origine siciliana, massimo esperto di ricerche sull’Aids, Albert Bourla dirigente Pfizer, Stéphane Bancel dirigente di Moderna e David Deinberg direttore di Google Health e Dame Jane Goodall ultranovantenne antropologa inglese, ambientalista, Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e fautrice del controllo delle nascite e della riduzione della popolazione del pianeta. A Davos nel 2020 disse che la popolazione mondiale andava ridotta ai livelli di 500 anni fa, tra 420 e 560 milioni.
La questione è destinata a fare scalpore negli Usa dove la parte più attiva della comunità cattolica considera Joe Biden e Kamala Harris come il più temibile duo nella storia americana in materia di tutela della vita. A poco a poco si scoprono le carte sul profilo e le tendenze di Biden fin dai tempi di Obama, per otto anni primo Vicepresidente cattolico Usa. Biden è favorevole all’aborto oltre la 12ma settimana e Kamala Harris è favorevole all’aborto fino al momento della nascita, ovviamente il tutto a spese dello stato. Kamala Harris, quando era Procuratore Generale della California, ha personalmente braccato i giornalisti che indagavano sul commercio-racket di organi ricavati smembrando feti umani. La Harris si è anche rifiutata di dare seguito a indagini su sacerdoti cattolici di San Francisco accusati di abusi sessuali come rilevato dagli avvocati della difesa ingaggiati dalla Curia nella campagna elettorale.
In quel periodo il tema dell’aborto era stato ampiamente documentato dal Judicial Watch, organo esterno indipendente, noto per la missione di condurre indagini su documenti ufficiali riservati del Governo nel rispetto di una legge Usa che consente l’accesso, su ordine di un giudice, ad archivi di documenti governativi, purché non secretati e che in altro modo non verrebbero resi pubblici. Si trattava del finanziamento della raccolta di organi di feti abortiti con finalità di ricerca per trapianti su cavie animali. L’attività era affidata alla FDA Administration, organo Federale di approvazione dei farmaci, che acquistava fegato, cervello, polmoni, occhi e crani interi, organi freschi non congelati, da consegnare entro 24 ore dal prelevamento e trasmessi tra le 16 e le 24 dello stesso giorno. Si parla di feti ancora vivi smembrati. Ogni feto abortito intero veniva pagato $2.000, cervello e fegato $325, occhi $650 e $12.000 per ogni box di organi assortiti.
La politica del partito democratico è aborto per tutti, in qualsiasi momento e dovunque, a spese dello Stato. Il Governatore democratico della Virginia, Ralph Norman, è quello che ha proposto una legge che consentisse l’aborto con feto vivente. Trump, l’unico Presidente Usa che abbia mai partecipato a una marcia per la vita, a suo tempo aveva commentato il racket dei feti con le parole: Ricordate quando vi ho detto che Hillary Clinton era disposta a strappare il bambino dall’utero? Ecco di che cosa si tratta. Ecco che cosa stanno facendo. È terribile.
Una nuova legge approvata alla Camera dei Deputati con il nome di Equality Act (HR 5) obbliga le strutture mediche e le Associazioni caritatevoli di orientamento cattolico a praticare aborti e minaccia di far chiudere le chiese di orientamento cattolico se non adottano la politica dei gender. La conferenza dei vescovi statunitensi ha inviato una lettera ai membri del Congresso affinché si oppongano a questa proposta di legge, ora al Senato.
Secondo un’indagine condotta da Real Clear Politics su elettori cattolici negli Stati Uniti, solo il 20% accetta i principi tradizionali della Chiesa mentre l’80% li rifiuta. Il cristianesimo rappresenta la principale religione negli USA, anche se con percentuale in graduale calo.
La Chiesa Cattolica con circa il 20% del totale della popolazione, è la confessione individuale con il maggior seguito. La Chiesa Cattolica appare comunque la più organizzata e con la forza di uno stato pontificio come il Vaticano anche la più radicata nella politica americana ai livelli più alti. Non solo esiste un cattolicissimo Presidente Joe Biden, ma anche Nancy Pelosi, una Presidente della Camera cattolica. L’obbligo per i cattolici di allinearsi con i propri principi a quelli del Governo viene anche da Nancy Pelosi, che si dichiara fervente cattolica e strenua sostenitrice dell’aborto per tutti, in qualsiasi momento e ovunque, ma soprattutto a spese del Governo. Sono note le sue critiche ai cattolici che tradiscono la volontà del partito, in due parone non votano Dem. Emerge l’ipocrisia di sostenere che lavorano per il futuro di tutti i bambini, mentre si lamentano che i cattolici americani sono pronti a contrastare il loro stesso partito sulla questione dell’aborto.
Big question. E come trattano la questione dell’aborto? Banalmente, come un punto di vista individuale che non merita neppure di essere menzionato, per non intralciare il progresso della democrazia. L’arcivescovo di San Francisco, Salvator Cordileone, della cui diocesi fa parte Nancy Pelosi, alla domanda ha risposto all'istante: Per iniziare da un fatto certo, diciamo che Nancy Pelosi non parla a nome della Chiesa Cattolica, ma come un popolare leader di Governo e come cittadina privata. E sulla questione dell’uguale dignità della vita umana nel grembo materno, lei parla anche in diretta contraddizione con un diritto umano fondamentale degli insegnamenti cattolici professati e difesi da 2.000 anni.
A chi gli ha chiesto se il Presidente Biden dovrebbe ricevere la comunione, ha risposto in modo secco e molto chiaro: la Conferenza USCBB (United States Conference of Catholic Bishops) ha avviato un gruppo di lavoro per colmare la chiara mancanza di formazione religiosa nei cattolici americani).
In cuor suo forse l’arcivescovo diplomaticamente pensava all’Inferno dantesco, con un nuovo girone Education, esclusivo per Dem e Gop, deputati e senatori, fraternamente avvinghiati a chierici, abati e monsignori nel brodo nero del liquame dello Stige e ogni giorno alla comunione, capsule di olio di ricino per tutti. Sacre e benedette.
(consultazione: rumble.mazzoni news; judicial watch files 2013-2015; la luce di maria - Antonella Sanicanti;dino valle - intopic; fanpage.it-americhe esteri; la repubblica; informazione libera; leggo; giorgio milone-revisore vaticano; osservatore romano)