Aggiornato al 21/11/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Leo von Klenze (1784-1864) - Ricostruzione di Acropoli e Aeropago di Atene -1846

(Precedente - 3)

Partecipare alla vita politica - (4) Le remore alla partecipazione attiva

di Romeo Gazzaniga

 

Per seguire i Partiti nelle fasi predecisionali è necessario frequentarne le sezioni.

Ma per poterle frequentare bisogna prendere la tessera del partito che si è ovviamente scelto di votare.

Nei fatti, totale assenza di Partecipazione e Controllo della vita dei Partiti, scopriamo che è prassi più facile a dirsi che a farsi in quanto:

- schierarsi significa essere etichettato e perdere il ruolo di superpartes che è più adatto per esercitare quello spirito critico nei confronti delle varie decisioni prese dal Parlamento, unitamente alla libertà di non essere psicologicamente  vincolato a votare lo stesso Partito nelle successive tornate elettorali;

- la tessera di partito è recepita come simbolo di militanza per lo più acritica e non purtroppo come formale e irrinunciabile obbligo (o meglio, dovere civico formalmente sollecitato dalla Costituzione e disatteso dai cittadini) per controllare, condividere, contestare, dibattere, con i candidati alle cariche di governo nel loro doppio ruolo di:

. eletti, e remunerati, dai cittadini come i loro rappresentanti e come tali da seguire e controllare da vicino;

. Autorità quando producono leggi che ogni cittadino deve rispettare. In questo caso come sarebbe interpretata la dichiarazione che ci si iscrive al Partito nella logica del Condòmino che intende affiancare, dialogare, controllare preventivamente con l'Amministratore del suo Condominio (Comune, Regione, Stato) ?

- e se il partito, che esprime il governo, e che noi vogliamo controllare è esattamente all'opposto di quello che abbiamo votato? Non è un problema da poco;

- esiste inoltre una scusa interiore, più che un timore, di dover spendere troppo tempo nel frequentare le sezioni e le riunioni più significative del partito (di fatto non superano mai le 5/6 all’anno).

Trattasi di remore che non toccano le classi poco istruite e poco informate: quest’ultime, quando vi militano, lo fanno per istintiva e superficiale passione.

Le remore riguardano quel 20% di italiani (12 milioni circa, e non è poco!) In possesso di quel minimo di istruzione e di informazione che consente di superare quell'esame virtuale (purtroppo nella sostanza non esiste) per partecipare alla politica attiva: formulazione di proposte per il bene comune nell’ambito di un ragionevole equilibrio di interessi.

E che dire se in questo 20% ritroviamo Dirigenti sui quali sia pur a fatica si può indulgere qualora lo slogan “Libertà è partecipazione” non sia da loro naturalmente assimilato.

E’ molto meno comprensibile che costoro glissino sul “portafoglio sano”. Da anni vengono depredati tutti da un continuo e inarrestabile aumento delle addizionali Irpef Comunali e Regionali, mentre quelli in pensione soffrono anche una mancata perequazione del loro assegno mensile e le loro organizzazioni si affidano ad avvocati che intimano inutilmente allo Stato di rispettare accordi contrattuali disattesi. Stato che, com'è noto, ha le casse quasi perennemente vuote per i saccheggi e sperperi perpetrati da decenni, per non parlare dei debiti, da Eletti abbandonati a se stessi ed al loro libero arbitrio, da incauti Elettori.

Peraltro alle elezioni per scegliere l'amministratore dei tradizionali condomìni ove abitano, molti elettori si ritrovano un amministratore che non hanno votato.

Il condòmino che desidera partecipare alle assemblee, controllare, indirizzare, suggerire all'amministratore eletto, lo fa senza problemi anche se non è quello che avrebbe voluto.

Ma nei partiti che non si è votato viceversa non si entra per esercitare tale genere di controllo senza prima aver preso la tessera ..... e prova a spiegare che l’hai fatto perché vuoi controllare chi è demandato ad amministrare e non perché sei un militante incompatibile in quanto noto per la tua avversione a tale amministratore!

Sciogliere tutte queste remore non è cosa da poco. Ma rispetto ad altri ostacoli superati nella vita e per l'interesse proprio, della propria discendenza e di una società in crescente fibrillazione (che corrono pericoli maggiori di quanto possiamo pensare) non dovrebbe essere impossibile superare questa impasse più psicologica che pratica.

Figure di Parlamentari indegni ed incapaci, pluritratteggiate sia dalla satira politica sia dagli avvisi di garanzia, sono da anni all’ordine del giorno ..... e noi continuiamo ad essere schiavi di remore alla Partecipazione e Controllo.

Coraggio!

Basta con i soli sterili mugugni.

Proviamo a smuoverle queste remore.

Libertà (e portafoglio sano) è Partecipazione.

(Continua)

Inserito il:06/03/2017 13:08:56
Ultimo aggiornamento:12/05/2017 15:01:43
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