Steve Hester (from Fountain Inn, SC - United States) - Parallel Universe
Pastiera - Parte terza - La teoria del doppelgänger
di Achille De Tommaso
(seguito del raccontino di fantascienza)
Il nostro universo è l'immagine speculare di un universo di antimateria, che si estende all'indietro nel tempo prima del Big Bang. Così hanno affermato da tempo i fisici canadesi, che hanno, poi, confermato l’esistenza di un nuovo modello cosmologico che descrive l'esistenza di un "antiuniverso". Tale universo, accoppiato al nostro, preserva una regola fondamentale della fisica chiamata simmetria CPT (1), e risolve tutto.
Le teorie sulla simmetria sono state sempre promettenti; ma, con l’avvento del LHC (2) di Ginevra, si è verificata una svolta epocale: assieme al Perimeter Institute of Theoretical Physics in Ontario, il CERN è riuscito finalmente a sviluppare un modello dell'universo in grado di spiegare tutti i fenomeni osservabili basati solo sulle particelle e sui campi conosciuti.
In pratica, i fisici che si chiedevano da anni se esistesse un modo naturale per estendere l'universo oltre il Big Bang - una singolarità in cui la relatività generale si rompe temporaneamente - per poi andare fuori dall'altra parte, finalmente hanno dichiarato: "Abbiamo scoperto che c'è".
Spiego meglio perché la scoperta è considerata rivoluzionaria: presumere che l'universo nel suo insieme obbedisca alla simmetria CPT risolve tutti i problemi irrisolti della fisica. Infatti, come tutti sanno, il problema che abbiamo è che l’universo richiede che qualsiasi processo fisico rimanga lo stesso se il tempo viene invertito, lo spazio invertito e le particelle sostituite da antiparticelle. E i fisici classici si sono rotti la testa su questo per anni: si rendevano conto, infatti, che questo non è il caso dell'universo che vediamo intorno a noi, dove il tempo, invece, scorre in avanti mentre lo spazio si espande e c'è più materia che antimateria. E si sono sempre arrovellati alla ricerca della soluzione. Soluzione che è stata trovata, quindi, sommando all’universo che conosciamo, uno simmetrico, al di là del Big Bang.
In parole povere: l'entità che rispetta la simmetria è quindi una coppia universo-antiuniverso.
Nel 2000, però, nonostante tutte le sperimentazioni circa l’antiuniverso, che avevano avuto un grande successo teorico, i risultati pratici venivano dichiarati essere ancora insoddisfacenti; il progetto era stato quindi abbandonato dal CERN per mancanza di fondi.
Il fisico Giovanni Esposito, di Napoli, che aveva però condotto con grande accuratezza gli esperimenti di frantumazione degli atomi, a mezzo LHC, rimase afflitto e preoccupato da questa decisione. Era da almeno dieci anni che lui ci lavorava come capo progetto, e, a parte qualche problema iniziale di aggiustamenti, era riuscito, col suo team, a produrre un dispositivo, che aveva denominato Simmetry Transfer System (STS). Lo aveva anche sperimentato, con animali, ma questo suo successo era comunque teorico, perché nessun animale, quando era tornato indietro, aveva saputo dirgli cosa aveva trovato dall’altra parte. Tra l’altro, il dispositivo, ormai inutilizzato, era stato abbandonato in un ripostiglio del CERN.
Giovanni era quindi nell’angoscia di voler continuare le sue sperimentazioni, in cui credeva fermamente, ma di non poterlo fare al CERN.
Per spiegare meglio le sue preoccupazioni, inizierò col dirvi che Giovanni aveva anche un’altra attività; assieme alla moglie gestiva una rinomata pasticceria a Napoli, di cui lui era la mente. La sua mente di ricercatore, infatti, lo teneva impegnato continuamente a cercare di migliorare i suoi prodotti, che erano babbà, sfogliatelle, casatielli e pastiere. I miglioramenti, che Giovanni ricercava con dedizione, non consistevano assolutamente nel cambiare metodologie, o componenti (le quali cose dovevano rispondere rigorosamente ai canoni classici); quanto nel trovare ingredienti dalle caratteristiche innovative.
Attenzione, qui era cominciato a nascere il problema: come ho detto prima, anche nel caso degli ingredienti più creativi il disciplinare della produzione dei suoi dolciumi era infatti rigoroso: i prodotti dovevano essere quindi assolutamente locali, ossia napoletani o (al massimo) campani. Quindi, ricotta d’alpeggio del Vesuvio e canditi di Ercolano, giusto per fare un esempio. Ciò conduceva al problema per cui, nonostante la dedizione di Giovanni, e il suo acume nel marketing, le possibili creatività si erano comunque esaurite; e i suoi prodotti andavano, anche se lentamente, allineandosi con la concorrenza.
Ma Giovanni, come già detto prima, sapeva usare la testa; e aveva fatto appello alle sue abilità di ricercatore. Si era detto: “se riesco a raggiungere l’Universo Simmetrico, potrò forse trovare un ingrediente che nel mio universo non esiste. Lo troverò nella Campania-simmetrica, quindi non infrangerò il disciplinare, perché sempre Campania è”.
E così fu.
Portò nello scantinato della sua pasticceria il dispositivo STS, appropriandosi dei suoi componenti, che erano nello sgabuzzino, dimenticati, smontandoli e ricomponendoli nottetempo. Non doveva dire addio a nessuno (o arrivederci), quando azionò il dispositivo su se stesso per il trasferimento.
Lo azionò, e non successe nulla. Ossia: tutto quello che era intorno a lui era esattamente uguale a ciò che era abituato a vedere nel suo universo. Salì le scale della pasticceria, uscì sulla strada: niente! Esattamente tutto uguale. Girovagò un po’, niente! Tutto uguale. Tranne il fatto che le persone apparivano più belle delle solite. Le donne, in particolare, apparivano più avvenenti. Per il resto tutto uguale.
Ragionò; e arrivò all’ovvia conclusione: se gli universi erano simmetrici, non potevano che essere all’apparenza uguali; una persona che stava al suo interno non poteva accorgersi di essere speculare a qualcosa d’altro. Forse questo era il motivo per cui il CERN aveva abbandonato l’esperimento; dall’altra parte, in fondo, non c’è niente di interessante. Mentre scendeva dalle scale, Giovanni si arrovellava; si guardava attorno per accertarsi se non ci fosse veramente niente di diverso. Ma, a tutta prima, niente assolutamente: tutto ciò che vedeva era uguale a quanto c’era nello scantinato del pastificio che conosceva.
Tranne il sacco del grano da pastiera.
Il sacco del grano da pastiera era posizionato esattamente dove era solito metterlo, ben disposto assieme agli altri ingredienti; però aveva qualcosa di diverso: guardandolo meglio si vedeva che si illuminava dal suo interno. Una strana luminosità fosforescente, che non aveva assolutamente il grano del suo universo. Incuriosito, stava per aprire il sacco, quando sentì qualcuno che parlava sull’ingresso principale; qualcuno che discuteva con un “Giovanni”, e che stava armeggiando con la serratura per entrare nel pastificio.
Rapidamente ragionò sul fatto che: se lui stesso era nello scantinato, questo Giovanni non poteva che essere il suo “simmetrico”. Per un attimo pensò che magari poteva chiedere al Giovanni-simmetrico un po’ del suo grano fosforescente, che sicuramente era innovativo; ma poi considerò che le spiegazioni avrebbero richiesto troppo tempo. Quindi prese tutto il sacco e se lo portò nell’STS.
E tornò nel suo, ovvero il nostro, universo.
L’intuizione di Giovanni ebbe un grande successo: la pastiera che riuscì a produrre con quel grano era qualcosa di unico. Si dice che gli ordinativi gli fioccassero con un ritmo quasi insostenibile, da ogni parte del globo. Si formarono “forum” circa la pastiera di Giovanni, dove si dissertava sul modo di mangiarla: se direttamente a morsi, oppure con le posate, tagliando la torta a spicchi delle dimensioni della bocca. Per poi ingurgitare in un botto l’intero spicchio. Altri, più coscienziosi, suggerivano di tagliarla a metà, mangiandone metà subito, proponendosi di lasciare l’altra metà per il giorno dopo. Ma, finita la prima metà, attaccare subito l’altra; pare che questo sistema servisse a mettere la coscienza in quiete. I bambini agivano in modo particolare: appena in vista della torta, erano presi dalla frenesia di leccarne subito tutta la sommità, per poi mettersi in tasca i pezzi della pastiera che non riuscivano a ingoiare, e fuggire via.
Giovanni, però, pur avendo una grande mente per la fisica e per il marketing, non se la cavava altrettanto bene con la gestione day-by-day della pasticceria.
“Cosa intendi dire con “il grano è terminato”? Terminato tutto?” Gli chiese un giorno Assunta, che era la signora che aveva, un dì, sposato.
“Non me ne sono accorto, cara; maledizione, è terminato tutto!”. Questa affermazione aveva sicuramente qualcosa di drammatico, in quanto, anche se il grano si poteva facilmente riprodurre partendo da pochi granuli; se di questi non rimaneva niente, niente grano. Niente grano, niente pastiera, niente pastiera, niente ricavi.
“E’ pazzesco, che me ne sia dimenticato – ammise Giovanni – c’è un’unica soluzione”.
“Quale?” chiese Assunta, sapendo già la risposta.
“Tornare lì e prenderne ancora un po’; vado!” ribatté Giovanni.
“Vengo anch’io, non voglio lasciarti andare da solo” disse Assunta, ricordando forse la descrizione delle belle donne-simmetriche fattale una volta da Giovanni.
Andarono quindi nello scantinato e si trasferirono.
Si trovarono immediatamente di fronte alla “loro” pasticceria (quella simmetrica) ed entrarono. Al bancone c’era Giovanni-simmetrico (Giovanni-s). “Buongiorno, Giovanni - fece Giovanni - Sono Giovanni, e questa è mia moglie Assunta. Giovanni-s era praticamente uguale a quello non-s; però era un po’più alto e più bello.
“Buongiorno". cosa posso fare per voi?” Chiese Giovanni-s. “vorremmo parlarle in privato” dichiarò Giovanni.
Al che vennero subito condotti nell’ufficio da Giovanni-s, nel retrobottega; e Giovanni spiegò la situazione, e la loro necessità di grano per pastiera.
“Voi siete quindi quelli che hanno rubato il mio grano tempo fa; bella faccia tosta che avete, a tornare!” Dichiarò Giovanni-s, con volto impassibile. “Mi spiace deludervi, ma non posso darvene neanche un granello, potete tornare da dove siete venuti. Ma non lo faccio per dispetto; e dovete ringraziarmi se non vi denuncio!”.
“Ma perché? – chiese Assunta, quasi pregando – solo un pochino! Ci dispiace molto per avertelo rubato, ma eravamo in una situazione di emergenza! Solo un pochino, per favore!”
“Non posso darvene, neanche un po’, e vi spiego perché.” Affermò Giovanni-s; che cominciò a spiegare:
“L’universo di Arret, (così si chiama questo nostro pianeta, simmetrico al vostro), a causa di una frattura del continuum spazio-temporale, è più avanzato di una cinquantina d’anni rispetto al vostro. Pertanto conosciamo da anni, e meglio di voi, la teoria che noi denominiamo del “doppelgänger”(3), quella degli universi simmetrici. Vi dirò quindi che, contrariamente a ciò che i vostri fisici credono, l’universo simmetrico non è fatto “tutto” di antimateria. Solo una piccola parte, del nostro universo ha caratteristiche atomiche opposte a quelle del vostro. Il grano per pastiera è uno di questi esempi: i suoi neutrini hanno, per dirne una, spin opposti a quelli del grano da pastiera della Terra. Infatti, poiché anni fa noi stessi stavamo soffrendo di penuria di grano per pastiera, individuammo in una azienda cinese la capacità di produrne una varietà geneticamente modificata, introducendo del fosforo nella sua molecola di base. Questa modifica, per merito delle vibrazioni anomale degli spin dei neutrini, rende il grano particolarmente gustoso. Anche se un po’ fosforescente.
“Capisco” affermò Giovanni, ovviamente interessato. “ma perché non puoi darcene un po’?”
“Perché si annichilerebbero: se tu ne portassi anche solo una piccola parte di questa partita sulla terra, e io mantenessi il resto, le due parti si troverebbero in due universi simmetrici allo stesso tempo; e secondo i principi dell’entanglement quantistico, entrambe le parti, la mia e la tua, si annichilerebbero; e noi, entrambi, rimarremmo privi di grano per pastiera. Questo non è successo quando me lo hai rubato prima, perché il grano era di una partita diversa. Il grano di una stessa partita deve stare in un solo universo!
Queste teorie sono ampiamente confermate. La cosa positiva di questo fenomeno è che ha una “protezione intrinseca” - proseguì Giovanni-s senza curarsi della bocca aperta di Giovanni - La protezione è dovuta alla teoria di Schroedinger, che noi di Arret abbiamo elaborato assieme al principio di Indeterminazione di Heisenberg” (4)(5).
“Quello del gatto e quello dei dadi?” Chiese Giovanni sorpreso.
“Si, quelli; secondo cui, in pratica, se osservi un fenomeno lo alteri solo per il fatto di osservarlo. Questo, nel caso del grano, si ripercuote facendo sì che lo stato del grano con spin anomalo lo renda inosservabile, a meno di non avercelo davanti e poterlo toccare con le mani. Per cui, se qualcuno volesse individuare, a memoria, questo ingrediente, non potrebbe farlo, perché, secondo Schroedinger lo altererebbe e non lo renderebbe visibile. Se una mia nipote, ad esempio, in un futuro, volesse cercare di ricordare quale era questo ingrediente che rende unica questa pastiera, non vedrebbe nulla nella sua memoria: solo nebbia confusa.”
Giovanni diede una rapida occhiata ad Assunta, e sussurrò: “Capisco”.
Quella notte Giovanni e Assunta erano sdraiati sul letto del loro albergo a tre stelle di Arret; vestiti. Era tardi e non dormivano. “Andiamo?” chiese Giovanni. “Andiamo!” disse Assunta.
Conoscevano la strada a menadito; avevano, ovviamente, anche le chiavi della pasticceria. Scesero le scale dello scantinato; Giovanni prese il sacco luminescente. Assunta disse: “Mi raccomando, Giovanni, assicurati di prenderlo tutto!”
***
- CPT: La simmetria CPT è la simmetria fondamentale delle leggi fisiche, sotto trasformazioni che comportano le inversioni simultanee di Carica, Parità e Tempo. Ad oggi è considerata l'unica simmetria discreta esatta della natura.
- LHC: è il Large Hadron Collider, il più avanzato acceleratore di particelle mai costruito. Una delle sue ricerche più avanzate è quella volta ad individuare universi paralleli e/o simmetrici. https://www.cbc.ca/news/canada/kitchener-waterloo/large-hadron-collider-could-show-parallel-universes-exist-say-researchers-1.3006998
- DOPPELGANGER : Nell’accezione più semplice, un doppelgänger è il gemello di qualcuno o il suo doppio. Spesso, i doppelgänger sono usati per riferirsi a personaggi famosi della celebrità. A volte, un doppelgänger può essere il "gemello cattivo"; può anche essere rappresentativo di una doppia vita.
- Paradosso del Gatto di Schroedinger: Secondo il paradosso, il gatto può essere vivo e morto nello stesso tempo. Il paradosso del gatto di Schrodinger consiste quindi nel fatto di riproporre queste idee, che funzionano molto bene per le particelle atomiche (il mondo microscopico), a oggetti o creature del nostro mondo ordinario (il mondo macroscopico). Parlare di gatti che possono essere vivi e morti allo stesso tempo è certamente paradossale, però si tratta per l'appunto di un paragone fatto apposta per evidenziare la stranezza del comportamento delle particelle atomiche: se un gatto si comportasse come loro allora si potrebbe considerarlo vivo e morto nello stesso tempo. In realtà le strane regole delle particelle atomiche non valgono per i gatti e per tutti gli oggetti del mondo che ci sta intorno, e quindi il paradosso del gatto di Schrödinger è solo un modo colorito per far capire che il mondo degli atomi è davvero un altro mondo, dove succedono cose molto diverse e strane.
- Uno sconcertante aspetto del principio di indeterminazione è che l’atto stesso dell’osservazione modifica gli oggetti osservati. Ovvero, Heisenberg è riuscito a dimostrare che nel momento stesso in cui le particelle vengono misurate, cambiano velocità o direzione. Einstein, che pur essendo uno scienziato era un grande uomo di fede convinto che l’universo obbedisse a rigorosi principi deterministici, non ammetteva che qualcosa in questo meraviglioso congegno fosse casuale. Per Einstein era inconcepibile che “Dio giocasse a dadi”.